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Borsa oggi 4 marzo: i dazi di Trump mandano in rosso i mercati, tonfo auto con Stellantis giù. Crolla il Bitcoin – DIRETTA

Le Borse europee sono in netto calo, in scia al tonfo di Wall Street e ai ribassi asiatici dopo i nuovi dazi imposti da Trump su Canada, Messico e Cina. Attesa per la riunione Bce, petrolio in calo, Bitcoin crolla. A Piazza Affari giù Stellantis e Unicredit, Leonardo in altalena dopo il piano di riarmo Ue – Segui la DIRETTA

Borsa oggi 4 marzo: i dazi di Trump mandano in rosso i mercati, tonfo auto con Stellantis giù. Crolla il Bitcoin – DIRETTA

Le Borse europee continuano la discesa, seguendo la scia negativa dei mercati asiatici e il forte ribasso registrato ieri da Wall Street, appesantita dagli annunci del presidente statunitense Donald Trump sui nuovi dazi. A partire da oggi, infatti, entrano in vigore tariffe del 25% su Canada e Messico, mentre quelle sui prodotti cinesi saranno del 20%. Inoltre, Trump ha ribadito che dal 2 aprile scatteranno dazi reciproci, che colpiranno anche il settore agricolo. Immediata la reazione di Pechino e Ottawa, che hanno annunciato contromisure con nuove tariffe sui beni statunitensi.

Milano guida i ribassi con Piazza Affari che tenta di salvare almeno la soglia dei 38mila punti.

L’attenzione dei mercati resta alta anche sul fronte geopolitico, dopo la decisione degli Stati Uniti di sospendere gli aiuti militari a Kiev. In Europa, dopo l’annuncio della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, sul piano di riarmo, il settore della Difesa continua a brillare in Borsa. A Piazza Affari Leonardo in altalena ma il titolo resta ancora sui massimi.

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La giornata si preannuncia povera di dati macroeconomici, ma gli investitori guardano con attenzione alla riunione della Bce di giovedì, da cui potrebbe arrivare un taglio dei tassi di un quarto di punto.

Sul mercato valutario, l’euro è stabile a 1,048 dollari (da 1,049 della vigilia). Il petrolio è in calo dopo che l’Opec ha confermato l’aumento della produzione ad aprile: il Brent cede lo 0,8% a 71 dollari al barile, mentre il Wti scende a 68 dollari (-0,5%). In controtendenza il gas, con i future Ttf in rialzo dell’1,07% a 45,7 euro al megawattora sulla piattaforma di Amsterdam.

Il Bitcoin crolla a 83.595 dollari (-9,5%) dopo il rally di inizio settimana innescato dall’annuncio di Trump sulla creazione di una riserva strategica nazionale in criptovalute. Lo spread BTP-Bund è in lieve rialzo a 107 punti (+1,56%).

A Milano, Stellantis affonda dopo i dazi di Trump e dopo aver registrato un calo delle immatricolazioni in Italia del 14,7% a febbraio, contro il -6,3% del mercato complessivo. Intanto, la Commissione europea valuta una proposta per concedere alle case automobilistiche europee tre anni, anziché uno, per adeguarsi agli obiettivi sulle emissioni di Co2, che restano invariati. Citi ha tagliato il target price del titolo da 13 a 12 euro (neutral). Giù anche Iveco. Prysmian arretra dopo che Jefferies ha abbassato il target price da 80 a 75 euro (buy). Su Moncler, invece, Hsbc ha alzato il target price da 73 a 77 euro, mantenendo un giudizio positivo (buy). Male anche Unicredit dopo la visita di Orcel a Roma, pesa il gelo del governo su Banco Bpm.

Tim sotto pressione dopo che Vivendi ha presentato appello contro la sentenza del Tribunale civile di Milano, che a gennaio aveva bocciato il ricorso contro la decisione del cda di cedere la rete fissa senza passare dall’assemblea dei soci. Forti vendite su Stm. Bene le utility dopo i ribassi, su tutte brilla Snam sostenuta anche dal completamento dell’acquisizione di Edison Stoccaggio.

Oggi sono attesi i risultati finanziari di Campari, Inwit e Anima Holding, mentre Lottomatica ha già pubblicato i suoi prima dell’apertura: il gruppo ha chiuso il 2024 con ricavi superiori ai 2 miliardi di euro (2,019 miliardi) e un utile netto di 103,8 milioni, in crescita rispetto ai 73,8 milioni del 2023.

Le borse asiatiche hanno risentito del crollo di ieri di Wall Street, dove il Dow Jones ha chiuso in ribasso dell’1,67%, il Nasdaq ha perso il 2,62% e l’S&P500 ha ceduto l’1,89%, appesantiti dalle preoccupazioni per la guerra commerciale innescata da Trump. Tokyo ha chiuso in deciso calo, con l’indice Nikkei in flessione dell’1,34%, dopo aver toccato i minimi dal 18 settembre (-2,6%). Il Topix ha terminato la sessione in ribasso dello 0,7% a 2.710,18 punti. Il rafforzamento dello yen ha penalizzato le esportazioni, aggravando il clima di incertezza. Seduta contrastata nel resto dell’Asia: Seul in calo, con il Kospi giù dello 0,15%, Shanghai in rialzo dello 0,25% mentre Shenzhen ha guadagna lo 0,33%, Hong Kong è piatta, giù Mumbai (-0,26%).

Si prospetta una nuova seduta negativa per Wall Street: i future segnalano, infatti, un avvio in rosso.

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