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Borsa oggi 4 marzo: i dazi di Trump mandano in profondo rosso i mercati, tonfo auto con Stellantis giù. Milano scivola sotto i 38mila punti – DIRETTA

Imagoeconomica

Le Borse europee sono in profondo rosso, trascinate dalla guerra commerciale che ha fatto il salto dalle parole ai fatti: Donald Trump ha confermato i dazi del 25% su Canada e Messico e il raddoppio delle tariffe sui prodotti cinesi, con l’entrata in vigore il 2 aprile. Le contromosse di Pechino, Ottawa e Ciudad de Mexico alimentano l’incertezza. Nemmeno l’annuncio della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, sul piano di riarmo da 800 miliardi di euro, ha dato respiro ai mercati.

La giornata si preannuncia povera di dati macroeconomici, ma gli investitori guardano con attenzione alla riunione della Bce di giovedì 6 marzo, da cui potrebbe arrivare un taglio dei tassi di un quarto di punto.

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In questo contesto, le borse hanno iniziato a riflettere i venti contrari cancellando i record della vigilia, con Milano, tornato sotto la soglia dei 38mila punti, e Francoforte che subiscono i cali peggiori. Germania e Italia sono i paesi europei che soffrirebbero di più nel caso di dazi Usa.

La guerra commerciale pesa anche su Wall Street: i titoli legati a Canada e Messico sono scivolati, come General Motors e Ford Motor. Sotto pressione anche il settore tech, con il tonfo di Nvidia e Tesla. Quest’ultima ha risentito anche delle difficoltà legate alla provenienza dei componenti delle sue auto.

A Milano, auto e chip sprofondano sotto il peso dei dazi. Stellantis in picchiata sconta anche un calo delle immatricolazioni in Italia del 14,7% a febbraio e il taglio del target price del titolo da 13 a 12 euro (neutral) da Citi. Giù anche Stm. Pioggia di vendite per Iveco, il governo italiano starebbe supportando l’acquisizione da parte della società delle attività militari. Prysmian arretra dopo che Jefferies ha abbassato il target price da 80 a 75 euro (buy). Su Moncler, invece, Hsbc ha alzato il target price da 73 a 77 euro, mantenendo un giudizio positivo (buy). Male anche le banche: Unicredit dopo la visita di Orcel a Roma, Banco Bpm e Bper le peggiori. Campari resiste in attesa della pubblicazione dei conti prevista per le 17:45 di oggi.

Tim sotto pressione dopo che Vivendi ha presentato appello contro la sentenza del Tribunale civile di Milano, che a gennaio aveva bocciato il ricorso contro la decisione del cda di cedere la rete fissa senza passare dall’assemblea dei soci. Uniche note positive: Inwit e utility. Snam, Terna e A2a salgono grazie alle attese di un taglio dei tassi da parte della Bce, che rende le loro azioni più attraenti rispetto alle obbligazioni. Inoltre, l’annuncio di un fondo da 100 miliardi per la decarbonizzazione sostiene il settore.

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