Borse Europee volatili dopo il calo della vigilia che ha visto i settori esposti alle tariffe statunitensi, come i produttori di automobili, colpiti dalle vendite. A dominare la scena oggi è la guerra commerciale tra Usa e Cina, con mosse e contromosse a suon di dazi da ambo le parti.
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Piazza Affari a metà giornata è poco sotto la parità, nonostante il balzo di Ferrari dopo i conti e il rimbalzo di St. Positiva Tim con Barclays che alza il target price. A trainare al ribasso il listino sono Campari, Prysmian, sempre sui timori per i dazi americani. In frenata anche i titoli del risiko bancario con Mps, Mediobanca, Generali, Unicredit e Banco Bpm che viaggiano contrastate
Proprio Generali stamani con una nota ha chiarito in una nota alcuni dettagli relativi alla joint venture con Natixis, da cui stima un valore per il gruppo di oltre un miliardo di euro.
Vendite anche su Eni con il calo dei prezzi del petrolio. Sul valutario perde quota il dollaro con l’euro che scambia a 1,03. In calo, come detto, il petrolio con il Wti marzo a 71 dollari al barile e il Brent di pari scadenza a 75,3 dollari. In ribasso anche il gas naturale a 52,7 euro al megawattora. Riprende a correre il bitcoin a 98.918.
Intanto, la Borsa di Hong Kong chiude la seduta in rally a dispetto dei contro-dazi cinesi agli Usa in risposta all’entrata in vigore delle tariffe aggiuntive del 10% decise da Trump su tutto l’import del made in China.