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Borsa oggi 31 marzo: l’Europa affonda con i dazi di Trump, soffrono auto e lusso. Pesano le banche su Milano maglia nera – DIRETTA

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Le Borse europee iniziano la settimana in rosso, con l’incertezza legata ai dazi “reciproci” che gli Stati Uniti imporranno a partire da questa settimana. Trump ha dichiarato l’intenzione di colpire “essenzialmente tutti” i partner commerciali degli Stati Uniti. Un possibile scenario che secondo Goldman Sachs potrebbe avere un impatto più forte del previsto sulle economie globali. A ciò si aggiunge la situazione in Ucraina dove l’accordo di pace sembra ancora lontano.

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Dopo un’apertura debole le borse peggiorano a metà seduta con Milano maglia nera in Europa seguita da Francoforte e Parigi. A pesare sul listino milanese è anche l’inflazione, con l’Istat che ha registrato un rialzo del 2,0% su base annua (oltre le attese +1,6%) e dello 0,4% su base mensile. Sul tema è intervenuto Fabio Panetta, governatore di Bankitalia, durante la presentazione del bilancio annuale dell’istituto, avvertendo che la lotta all’inflazione non è ancora conclusa e che l’incertezza sui dazi impone cautela nella riduzione dei tassi.

La paura per i dazi americani ha affondato anche i mercati asiatici, con Tokyo in calo del 3,9%, Taiwan a -4,2%, Seul a -3%, Sydney a -1,7%, Hong Kong a -1,6%. Le Borse cinesi di Shanghai a -1,6% e Shenzhen a -0,8% negative nonostante il Pmi manifatturiero della Cina sia salito ai massimi da 12 mesi.

L’oro, invece continua il suo rally, aggiornando il record storico e superando per la prima volta i 3.100 dollari per oncia, con un picco a 3.127 dollari. Petrolio in leggero rialzo, con il WTI che sale a 69,19 dollari al barile. Il gas naturale sulla piattaforma TTF di Amsterdam si attesta a 40,9 dollari (-0,4%). Nel mercato valutario, l’euro scambia a 1,0832 (invariato rispetto alla chiusura di venerdì). Lo yen si incrocia con la moneta unica a 161,13 (da 162,55), mentre il dollaro si attesta a 148,77 (da 150,05).

A Piazza Affari è il comparto bancario il più colpito, con Banca Monte Paschi Siena e Unicredit tra i titoli più venduti. Reggono solo le utility, con Snam, Terna e Italgas che si difendono dalle perdite generali. La maglia nera però spetta a Iveco. Male anche Buzzi e Nexi. Riflettori di giornata su Telecom Italia che rimane sostanzialmente stabile, mentre Poste Italiane sale dopo aver acquistato un altro 15% della società di telecomunicazioni dai francesi di Vivendi.

Sul mercato obbligazionario, i rendimenti sono in calo: il rendimento del BTP scende di 4 punti base al 3,804%, mentre quello del Bund perde 6 punti portandosi al 2,663%.

Avvio pesante anche per Wall Street: il Nasdaq cede quasi il 2%, Dow Jones, -0,3% mentre S&P 500 cede l’1,23%.

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