Listini in verde, rendimenti delle obbligazioni in rialzo, spread in discesa. La Bce è riuscita giovedì a realizzare la quadratura del cerchio: da una parte aumentare i tassi, imporre alle banche il rientro dai prestiti agevolati ed anticipare il dibattito sulla stretta del bilancio, dall’altra convincere i mercati che la banca è pronta ad agire contro la recessione. Più una sensazione che un gesto concreto, per ora, ma che probabilmente anticipa un analogo atteggiamento da parte della Fed. La stretta Usa, del resto, ha già raggiunto un risultato: sgonfiare i conti delle Big Tech, da Facebook giovedì sotto del 20% così come Amazon dopo i conti. Vacilla, ma tiene, solo Apple, grazie alle vendite dei “vecchi” Mac, in salute più degli iPhone.
Piazza Affari: un poker di rialzi, rendimenti sotto il 4%
- Piovono dai listini insperati doni per il governo Meloni: lo spread Btp/Bund scivola verso i 200 punti (meno 50 in un mese) ed il rendimento del decennale viaggia sotto il 4% (quasi 5% poche settimane fa), in linea con la corsa dei Bund decennali, sotto il 2% dopo una corsa che dura ininterrotta da mesi.
- Non stupisce in questa cornice che Milano si confermi listino leader + 0,90% a 22.590, davanti alle altre piazze, in salita nel pomeriggio dopo l’apertura di Wall Street.
- Le borse dell’Europa hanno aperto in calo, i future dell’indice EuroStoxx 50 indicavano -0,3%.
- Euro/dollaro a 0,985. Seduta di su e giù ieri per il cross, in reazione alle novità in arrivo dalla BCE. Il bilancio settimanale è a sfavore del dollaro, -1,3%.
L’America evita la recessione, su i Treasury
Giornata radiosa ieri anche per i bond d’oltre Oceano. Il Treasury Note a dieci anni tratta a 3,92%, da 4,01% di ieri. La segretaria al Tesoro americano Janet Yellen non vede segni di recessione a breve termine dell’economia Usa, in ripresa dopo sei mesi di contrazione, come evidenzia la crescita del pil nel terzo trimestre (+2,6%). “Non vedo ora segno di recessione nella nostra economia”, ha detto alla Cnn, sottolineandone la forza, anche nel mercato del lavoro. Yellen ha tuttavia riconosciuto che “l’inflazione è molto alta, inaccettabilmente alta” e prevede che ci vorranno un paio di anni per abbassarla.
Corre la old economy: Caterpillar + 8%
Andamento a doppia velocità per il mercato azionario. Il Dow Jones +0,61% avanza sull’onda dei conti dei vecchi campioni: Caterpillar sale dell’8% dopo i conti. Giù invece S&P 500 -0,6% e Nasdaq -1,63% sotto la pressione delle vendite sui miti della new economy. Il future del listino di Time Square segna oggi un ulteriore ribasso.
Amazon – 17% brucia 100 miliardi di valore
Ieri sera, dopo una seduta di passione per Meta -20%, gli operatori hanno bocciato senza pietà Amazon – 13% nel dopo (e un altro -5% in precedenza): I dati del quarto trimestre sono meglio delle aspettative, ma non così le indicazioni sul quarto trimestre, quello che più conta sull’anno. Nel periodo ottobre-dicembre i ricavi sono attesi in crescita tra il 2% e l’8%, ovvero, a 140-148 miliardi di dollari, il consensus era 155 miliardi.
Resiste Apple grazie al vecchio Mac, Musk compra Twitter
Vacilla ma resta in piedi Apple. Il titolo della Mela ha oscillato tra ribasso e rialzo nell’afterhours, dopo una chiusura in calo del -3%. Stamattina il titolo è lievemente positivo. Nel suo quarto trimestre la società ha di poco battuto le stime sull’utile per azione, a 1,29 dollari. I ricavi sono saliti anno su anno dell’8,1% a 90,1 miliardi: il consensus si aspettava 88,9 miliardi. Il direttore finanziario Luca Maestri ha avvertito che la crescita nel prossimo trimestre, quello più importante dell’anno, sarà più bassa del precedente.
Tutto è pronto per l’ennesimo show di Elon Musk che ha appena completato l’acquisto di Twitter. E non si è smentito: per prima cosa ha licenziato quattro top manager, tra cui il ceo Parag Agrawal. I media raccontano che uno dei licenziati è stato scortato fuori dal quartier generale di San Francisco, dove Musk era arrivato con un grande lavandino dal significato criptico (sink sta per lavandino ma anche per “affondare”. “Acquisto Twitter – ha detto Musk – perché è importante per il futuro della civilizzazione avere una piazza comune digitale dove un’ampia gamma di idee può essere discussa in modo salutare senza ricorrere alla violenza”.
La BoJ non cambia rotta: a Tokyo inflazione al 3,4%
L’ultimo dei samurai, la Bank of Japan, non s’arrende. Unica al mondo (salvo la Turchia) mantiene i tassi in territorio negativo. Il boom del dollaro ha provocato l’aumento dell’inflazione al 3,4% come non avveniva da decenni.
Frena l’indice Nikkei -0,4%, +1,2% in settimana. Giù anche le piazze cinesi: Hang Seng di Hong Kong -2,3%, -7% la settimana. CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen -1%, -4% la settimana. Il Kospi di Seul -0,5%, +2,8% la settimana.
Petrolio in calo dell’1% in avvio di seduta dal +2,3% di ieri. Il brent tratta a 96,30 dollari al barile.
Il Gas europeo ieri +3% a 107 euro, ma per ora il bilancio della settimana è negativo del -5%. Potrebbe essere la quarta di seguito al ribasso.
In Piazza Affari il giorno dell’Eni, Juve nella tempesta
Oggi riflettori sui conti Eni che ha chiuso il trimestre con 5,77 miliardi di euro di utile operativo, il consensus era 4,95 miliardi. Il Cda ha deliberato la distribuzione agli azionisti della seconda delle quattro tranche del dividendo 2022, dell’importo di 0,22 euro. La messa in pagamento è fissata in data 23 novembre. Ha deliberato la possibile emissione, entro il 31 dicembre 2023, di uno o più bond da collocare presso il pubblico retail in Italia per un ammontare complessivo non superiore a 2 miliardi.
Pirelli. HSBC abbassa il target price a 4,90 euro.
Monte Paschi. Continuano gli interventi simbolici: il Cda della Fondazione Crt ha deliberato un intervento da 5 milioni di euro nell’ambito dell’aumento di capitale. L’ente torinese si aggiunge dunque alle altre due fondazioni, Cariplo e Compagnia Sanpaolo, che questa settimana hanno deciso un apporto di 10 milioni ciascuna nell’operazione che si concluderà lunedì.
Tim. Il cda dovrebbe dare il proprio via libera alla richiesta di CDP e Macquarie di posticipare il termine per raggiungere un accordo sulla vendita della rete dell’ex-monopolista, dicono due fonti vicine alla situazione. Il nuovo termine per un’offerta non vincolante è indicato al 30 novembre, con l’obiettivo di arrivare ad un accordo definitivo entro il primo trimestre.
Si aggrava la posizione della Juventus. La Procura federale della Figc ha chiesto alla procura di Torino gli atti dell’inchiesta che vede indagato il club e i suoi vertici per presunto falso in bilancio, per valutare un’eventuale richiesta di revoca della sentenza di assoluzione della società, insieme ad altre dieci, nel procedimento sportivo sulle plusvalenze.
Generali ha esercitato l’opzione di rimborso anticipato di un bond subordinato con scadenza dicembre 2042, attualmente in circolazione per 467,6 milioni di euro.