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Borsa oggi 28 febbraio: Europa in allerta sui dazi di Trump. A Milano brilla Nexi, sì dei soci Banco Bpm a modifiche Opa su Anima – LA DIRETTA

Imagoeconomica

Le minacce di Trump sui dazi pesano sulle Borse europee, che, in scia ai cali di ieri di Wall Street, sono grosso modo piatte nell’ultima seduta della settimana. Milano è poco sopra la parità (+0,08%), grazie al balzo di Nexi. In rosso Francoforte e Amsterdam, quest’ultima penalizzata dal settore dei chip in forte calo dopo il crollo di Nvidia e i timori per l’AI. Positive invece, Parigi, Francoforte e Londra spinta dalla dopo la visita del premier britannico Keir Starmer al presidente Usa Donald Trump, che potrebbe essere aver evitato al Regno Unito i dazi.

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Il timore tra gli operatori è che la guerra commerciale innescata dal presidente Usa – con le tariffe su Canada, Messico e Cina che dovrebbero entrare in vigore la prossima settimana e con i dazi reciproci, previsti per il 4 aprile – possa complicare la lotta della Fed contro l’inflazione e, di conseguenza, anche allontanare interventi sui tassi d’interesse. A tal proposito, è uscito il dato Pce di gennaio, indicatore chiave per la Fed, che segna un +0,3% mensile e un +2,6% annuale, in linea con le attese e il dato più basso dal 2021. Nonostante i rialzi moderati possano spingere la Fed a valutare un possibile taglio dei tassi, Wall Street ha aperto debole. Trump rimane protagonista anche sullo scacchiere geopolitico: oggi dovrebbe essere il giorno dell’accordo sulle preziose terre rare dell’Ucraina.

A Piazza Affari vola Nexi (+9%) dopo i conti e con l’annuncio della cedola. Recupera Ferrari dopo i conti di ieri. Pochi i rialzi tra cui di Hera e Campari. In ordine sparso i bancari Bper, Unicredit, Mps, Intesa e Mediobanca. Poco mossa Prysmian, dopo il flop della vigilia a seguito dei conti, diffusi anche da Eni. Sotto pressione Stm, insieme ai rivali europei e asiatici. Questi ultimi, in una seduta appesantita dai dazi Usa, hanno ceduto fino al 10%, mentre in Europa cedono il passo Asml, Infineon e Be. Difficoltà anche per Pirelli e Pop di Sondrio.

Lo spread stabile a 107 punti base.

L’appuntamento clou di oggi è stata l’assemblea dei soci di Banco Bpm per il rilancio su Anima: l’assise ha approvato la modifica delle condizioni dell’Opa su Anima, autorizzando il rialzo del corrispettivo da 6,2 a 7 euro ad azione e dando al cda la facoltà di procedere anche in assenza dei benefici del Danish Compromise e anche in caso di conseguimento di una partecipazione inferiore al 66,67%. A favore della proposta si è espresso il 97,64% del capitale presente.

Al momento del voto, infatti, in assemblea era presente il 56,67% del capitale. I soci contrari rappresentavano lo 0,457% del capitale presente mentre gli astenuti l’1,9% delle azioni depositate in assemblea. Anche Crédit Agricole, con il 9,9%, ha votato sì.

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