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BORSA OGGI 27 OTTOBRE – Bce pronta ad alzare i tassi di 75 punti, bond tranquilli, crisi Facebook (-12%)

Imagoeconomica

Oggi la Bce, sorda alle critiche di Giorgia Meloni, alzerà i tassi di 75 punti al 2%, il livello massimo dal primo trimestre 2009.Una decisione scontata dai mercati che non ha impedito nuovi progressi per le obbligazioni. In attesa delle parole di Christine Lagarde, gli operatori hanno preferito concentrarsi sulle decisioni della Bank of Canada che, a sorpresa, ha rialzato tassi di soli 50 punti base, rispetto ai 75 punti base attesi, da 3,25% a 3,75%. Ciò lascia aperta la speranza che anche la FED ad inizio novembre, sia meno aggressiva del previsto.

Scendono i ricavi di Meta, soffre la New Economy

In attesa delle prossime decisioni il Toro rallenta dopo i forti rialzi degli ultimi giorni. Ma i mercati, grazie alla forza delle banche e della “old economy”, sembrano in grado di reggere alla brusca frenata del settore tech, vittima di minori consumi e dei tassi più alti. Clamorosa stanotte la discesa di Meta (ex Facebook) -12% nel dopo borsa. La società di Mark Zuckerberg ha bruciato altri 67 miliardi di dollari che vanno ad aggiungersi al quasi mezzo miliardo perso negli ultimi mesi. Meta, per il secondo trimestre di fila, perde fatturato (27,7 miliardi -4,4%) mentre aumentano i costi (oltre i 100 miliardi per l’anno in corso). Ma la crisi di Facebook, aggravata dai nuovi criteri di tutela della privacy di Apple, è solo la punta dell’iceberg del previsto rallentamento della new economy: scendono i profitti di Google, tracolla Snap, Microsoft annuncia un rallentamento della corsa al cloud. Il risultato? Da inizio anno il Nasdaq cede oltre il 30 % contro il 20% dell’indice S&P.

Corre Unicredit, Crédit Suisse fa pulizia

  • In Europa a sostenere i listini ci pensano i titoli bancari, a partire da Unicredit +4,31% dopo utili per 1,7 miliardi di euro nel trimestre, due terzi sopra le previsioni. Gli analisti aspettano ora la replica di Banca Intesa (trimestrale il 4 novembre). 
  • La ripresa dei tassi ha favorito anche i conti di Barclays e di Deutsche Bank. Fa pulizia, si spera una volta per tutte, il  grande malato, cioè il Crédit Suisse. La banca ha comunicato una perdita trimestrale nell’ordine dei 4 miliardi di franchi, per la maggior parte causata da una rettifica delle attività. Il gruppo finanziario prevede di aumentare il capitale per 4 miliardi di franchi, venderà attività nella gestione delle cartolarizzazioni e ridurrà i costi del 15% per far fronte ad uno scenario complicato. 

Milano aggiorna i massimi del mese, corrono i Btp

Piazza Affari ha chiuso con un guadagno dello 0,5% sui massimi da un mese  In linea con FTSE 100 a Londra (rinviata la finanziaria d’autunno, la prima di Rishi Sunak), meno di Francoforte +0,8%, sostenuta dagli ottimi risultati di Mercedes. 

  • Il future dell’indice EuroStoxx 50 è in calo dello 0,3%.
  • Il BTP decennale riparte nel giorno della Bce da 4,35%, Bund al 2,10%. Il Tesoro ha venduto tutti i 4 miliardi di Btp, a due anni e indicizzati a 5 e 10 anni, tutti con rendimenti in calo.
  • Venti di ribasso dei tassi anche sull’obbligazionario Usa: il decennale sfiora stamane il 4% da 4,08% di ieri mattina.
  • Doppia velocità di marcia a Wall Street: perde colpi il Nasdaq -2,04%, piatto il Dow Jones – 0,01%, S&P -0,67%.
  • Stamane il future del S&P500 segna un rialzo dello 0,5%.

Asia in ripresa ma calano i profitti dei Big cinesi

La frenata dei conti di Samsung (-23%) conferma stamane le difficoltà del settore tech anche in Asia. Il Pil della Corea del Sud è salito dello 0,3% su base sequenziale nel terzo trimestre, la crescita più debole degli ultimi quattro trimestri. Anno su anno la crescita è del +3,1%, in lieve miglioramento rispetto al periodo aprile-giugno. 

Il Nikkei di Tokyo -0,6%. È iniziata la riunione di due giorni del board della Banca del Giappone, la decisione sarà comunicata domani mattina.

Recupera la Cina. La borsa di Hong Kong è in rialzo dell’1,7% grazie alla spinta dei tech. Alibaba +7%, JD.com +9%. Poco mosso il CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen -0,2%. Prosegue in modo sempre più marcato il declino dei profitti generati dalle attività industriali in Cina. Secondo il National Bureau of Statistics, il calo nel periodo gennaio-settembre è stato del -2,1%. I profitti delle aziende manifatturiere segnano nello stesso periodo un ribasso del -13%.

Gas, Meloni anticipa il via libera alle estrazioni in Italia

  • Petrolio Brent e WTI in salita dello 0,2% dal +3% di ieri. Rialzo sostenuto da due fattori: segnali di ripresa della domanda globale e discesa del dollaro, cui il prezzo è inversamente correlato.
  • Gas europeo ieri +4,5% a 104 euro. La produzione italiana di gas, secondo i numeri di Assorisorse, l’associazione di Confindustria delle imprese estrattive, potrebbe aumentare da 3,3 miliardi di metri cubi nel 2021 a circa 6 miliardi di metri cubi all’anno entro il 2025 e oltre 7 miliardi di metri cubi negli anni successivi. Aumentare la produzione nazionale è quello che il governo Draghi voleva fare e quello che il governo Meloni ha già ribadito nel suo programma.

Stm apre la sfilata dei conti oggi

Nella notte sono arrivati i conti Stm. La società ha chiuso il terzo trimestre con un incremento dei ricavi e dell’utile operativo migliore delle aspettative. I primi sono saliti del 35% anno su anno a 4,32 miliardi di dollari, per effetto della forte domanda. Utile operativo rettificato a 1,27 miliardi, consensus a 1,15 miliardi. Il produttore di chip si aspetta per il 2022 un giro d’affari intorno ai 16,1 miliardi: la precedente indicazione era 15.9-16,2 miliardi.
Saipem. Grazie all’importante aumento dei ricavi dell’area costruzioni offshore, il terzo trimestre si chiude con un 215 milioni di euro di Ebitda rettificato. La società ha migliorato le indicazioni sul 2022: al netto dell’area perforazione onshore, l’anno si chiuderà con nove miliardi di euro di ricavi, EBITDA rettificato previsto a oltre 550 milioni di euro, indebitamento netto post IFRS a circa 300 milioni di euro.
Moncler archivia il terzo trimestre con ricavi pari a 638,3 milioni di euro, in crescita del 12% a cambi costanti, spinti da una forte crescita in Europa e dalla ripresa in Asia grazie alle riaperture dei negozi nel mercato cinese.
Tim. Kepler Cheuvreux abbassa il giudizio a Hold.
Poste italiane. I risultati definitivi dell’Opa Sourcesense confermano che Poste verrà a detenere il 98,37% del capitale. Borsa Italiana disporrà che le azioni Sourcesense siano revocate dalle negoziazioni sull’Euronext Growth Milan.

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