Cauto ottimismo sulle Borse europee in una giornata sostanzialmente attendista. Senza Londra, chiusa per il Bank Holiday, né Wall Street, che festeggia il Memorial Day, i listini continentali sono già proiettati sul prossimo futuro e in particolare sui dati sull’inflazione in arrivo nel corso della settimana: giovedì è in calendario il dato Pce americano mentre venerdì sarà il turno dei prezzi al consumo dell’Eurozona. Da quelli, come da tradizione, si proverà a capire quali saranno le prossime mosse delle banche centrali.
Per quanto riguarda la Bce, il taglio di giugno viene già dato per scontato con Philip Lane, capo-economista della Banca Centrale Europea che, in un’intervista al Financial Times, ha confermato: “Salvo grosse sorprese, le informazioni di cui disponiamo ad oggi sono sufficienti per rimuovere il livello massimo di restrizione”. Secondo le previsioni la prima sforbiciata sarà di un quarto di punto percentuale dal suo massimo storico del 4% nella riunione della prossima settimana, dopo che l’inflazione dell’Eurozona è scesa vicino all’obiettivo del 2% della banca. Le banche centrali svizzera, svedese, ceca e ungherese hanno già ridotto quest’anno il costo del denaro in risposta al calo dell’inflazione. Ma tra le principali economie del mondo, non si prevede che la Fed e la Banca d’Inghilterra taglino i tassi prima dell’estate e si ritiene più probabile che la Banca del Giappone continui ad alzarli.
“Se poi ‘l’inflazione si avvicinerà in modo visibile al target del 2%, il prossimo anno, allora potremo fare in modo che i tassi scendano ulteriormente”, ha aggiunto Lane.
Novità, nel frattempo, arrivano dalla Cina, che ha creato il più grande fondo di investimento in semiconduttori del Paese allo scopo di promuovere lo sviluppo dell’industria nazionale dei chip. Secondo Bloomberg, il National Integrated Circuit Industry Investment Fund ha ricevuto una terza iniezione da 47,5 miliardi di dollari dal governo centrale e da alcuni colossi industriali pubblici.
Borse europee in rialzo senza Londra e Wall Street
Sul fronte macro, l’indice Ifo sulla fiducia delle imprese in Germania è rimasto invariato a maggio. L’indicatore si attesta a 89,3 come nel mese precedente e sotto le attese che puntavano su una crescita a 90,4.
In un contesto privo di indicazioni forti le Borse europee procedono in cauto rialzo. Piazza Affari sale dello 0,27% a 34.584 punti, sostenuta dal rimbalzo delle utilities, al centro degli acquisti dopo le vendite della scorsa settimana, e dalla buona performance di Leonardo.
Andamento simile anche a Madrid (+0,23%), mentre Parigi guadagna lo 0,17% e Francoforte lo 0,09%. Amsterdam è l’unica tra le principali Borse europee a viaggiare sotto la parità (-0,07%).
Sull’azionario è da segnalare la performance a Parigi di Alstom (+5,2%), che ha lanciato un aumento di capitale da circa 1 miliardo di euro, quale tappa finale e decisiva del suo piano di riduzione del debito. Al contrario, il produttore di salmone P/F Bakkafrost, guida i ribassi dello Stoxx 600 con -2,6% dopo che in due recinti dell’allevamento A-19 Vágur è stato rintracciato il virus ISA.
In mattinata, le Borse asiatiche hanno chiuso in rialzo, interrompendo quattro seduta di perdite consecutive. L’indice Hang Seng di Hong Kong è balzato dell’1,17% a 18.827,35 punti. Lo Shanghai Composite Index è salito dell’1,14% a 3.124,04 punti, mentre lo Shenzhen Composite Index della seconda borsa cinese ha guadagnato lo 0,75%, pari a 13,04 punti, a 1.747,83.
A Piazza Affari rimbalzano gli energetici, bene Leonardo
Miglior titolo del Ftse Mib è Saipem che a metà mattinata guadagna l’1,87%. Buona performance di Leonardo, in rialzo dell’1,11%, e di Prysmian, che sale dell’1,24%.
Arriva poi la carica delle utility, che dopo le vendite della scorsa settimana, centrano il rimbalzo: Erg (+1,76%), Enel (+1,17%), Terna (+0,87%, Snam (+0,77%).
In positivo Stellantis (+1%) in attesa dell’incontro con i sindacati. Secondo Reuters, nel corso della riuniuone, il gruppo italo francese, proprietario tra gli altri del marchio Fiat, dovrebbe annunciare oggi una versione ibrida della piccola auto elettrica 500e da produrre nello stabilimento di Mirafiori in Italia.
Viaggiano invece in negativo le banche, con Banca Mediolanum (-1%) che indossa la maglia nera di giornata. In ribasso anche Banco Bpm (-0,8%), Pop Sondrio (-0,77%), Intesa Sanpaolo (-0,59%).
Fuori dal paniere principale occorre segnalare la performance di Newlat che balza dell’8,2% dopo aver sottoscritto un accordo per l’acquisizione del 100% del capitale sociale di Princes Limited, storico gruppo alimentare britannico, attualmente di proprietà di Mitsubishi Corporation, per 700 milioni di sterline.
Corre anche WeBuild (+4,7%) dopo le parole pronunciate dall’ad, Pietro Salini, venerdì scorso in occasione della cerimonia di posa del primo cassone della nuova diga foranea di Genova. Il manager ha sottolineato l’andamento positivo dell’azienda e la prospettiva è quella di avere numeri del primo semestre e dell’anno “migliori delle attese”. Secondo gli analisti di Equita “le indicazioni sono supportive sia a livello di andamento operativo che di raccolta ordini”. I broker ricordano che la guidance 2024 prevede un fatturato superiore agli 11 mld rispetto al consensus a 11,2 miliardi.
Gli altri mercati
Sull’obbligazionario lo spread è in leggero ribasso a 129 punti base dai 130 della chiusura di venerdì, mentre il rendimento del BTp decennale benchmark si attesta al 3,88%. Viaggiano invece in leggero rialzo i prezzi del petrolio in attesa della riunione dell’Opec+ in programma domenica prossima, che valuterà il mantenimento dei tagli volontari di produzione per il resto dell’anno. Alle 12 Il Brent luglio è a 82,32 dollari al barile (+0,24%) e il Wti di pari scadenza a 77,01 dollari (+0,24%). Sale di poco il prezzo del gas naturale ad Amsterdam, che si attesta a 34,15 euro al MWh (+0,10%).