Borsa oggi 26 novembre: i listini in Europa aprono in calo dopo le minacce di Trump sui dazi, Londra cede lo 0,3%, Francoforte lo 0,49% e Parigi lo 0,77% con il settore auto dove si concentrano le vendite. Tra gli altri sono messi sotto pressione Stellantis (-5,57%) e Volkswagen (-2,12%) che hanno impianti in Messico. La Borsa di Milano estende le perdite appesantita, appunto, proprio dai titoli del settore auto e industriale: l’Ftse Mib cede l’1,23% a 33.016 punti.
A Piazza Affari, l’attenzione è tutta sulle nozze tra Unicredit e Banco Bpm, con il Cda di quest’ultimo, riunito a Milano, che avvia una prima valutazione dell’offerta pubblica di scambio non concordata lanciata dall’istituto guidato da Andrea Orcel. Mauro Paoloni, consigliere di Banco Bpm, ha definito “ostile” l’offerta, confermando così le preoccupazioni espresse in precedenza. Intanto, Crédit Agricole smentisce le voci circolate, precisando: “Nessuna richiesta alla Bce per superare il 10% in Banco Bpm”. La banca francese cede l’,15% a Parigi, mentre Commerzbanck cerca di ridurre le perdite di ieri con un modesto rialzo dello 0,1%.
Nel frattempo, Amundi, il principale gestore patrimoniale di Unicredit e controllato da Crédit Agricole, sta vivendo una giornata difficile con una perdita di oltre il 4%, alimentata dalle incertezze sui futuri sviluppi. L’integrazione di Banco Bpm potrebbe infatti portare Unicredit a rilevare anche Anima, un altro gestore di fondi in cui Amundi ha investito per conto dei suoi clienti. Inoltre, l’approssimarsi della scadenza del contratto di partnership tra Amundi e Unicredit nel 2027 solleva preoccupazioni sul futuro della collaborazione, contribuendo ad aumentare la volatilità del titolo. La mossa dell’istituto guidato da Orcel s’intreccia anche con il destino di Mps, che oggi sta vivendo una giornata di recupero dopo le perdite di ieri, con una variazione positiva superiore al 2,9%.
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