Chiusura sulla parità per la Borsa di New York, tranne che per Tesla che sale del 4%, con gli investitori che si trovano a valutare gli interventi dei funzionari della Federal Reserve per avere indizi sul percorso di allentamento della politica monetaria dopo i deludenti dati macro di ieri. L’oro è a un nuovo massimo storico, mentre cede leggermente il petrolio. La Cina potenzia la sua azione di ieri per stimare la sua economia con una nuova mossa, il che spinge al rialzo le borse asiatiche.
Usa chiude poco variata, ma Tesla guadagna il 4%
Non sono piaciuti i dati macro di ieri negli Usa, risultati più deboli delle attese, innescando nuove preoccupazioni per una recessione negli Stati Uniti e rafforzando la tesi della necessità di un secondo taglio dei tassi di interesse di grandi dimensioni alla prossima riunione della Federal Reserve di novembre. La fiducia dei consumatori statunitensi è scesa inaspettatamente a 98,7 questo mese da un 105,6 rivisto al rialzo in agosto. Il calo è stato il più grande da agosto 2021. Gli investitori guardano ora con attenzione agli interventi degli esponenti della Fed per avere lumi sullo stato dell’econmia Usa. Mentre Michelle Bowman continua a considerare l’inflazione “una preoccupazione”, più tardi oggi, il governatore della Fed Adriana Kugler parlerà delle prospettive economiche, mentre domani a parlare sarà il presidente Jay Powell.
Il Dow Jones si attesta a 42.208 punti, mentre, al contrario, l’S&P-500 avanza in maniera frazionale, arrivando a 5.733 punti. In rialzo il Nasdaq 100 (+0,47%) spinto da Nvidia (+4,0%). Analoga direzione, per l’S&P 100 (+0,34%). Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Visa, che ha terminato le contrattazioni a -5,45%.
Cina atto secondo: nuovi stimoli all’economia. Le Borse salgono
In Asia tutta l’attenzione è per la Cina che contina anche oggi il rally di ieri, sostenuta da nuovi stimoli delle autorità, spingendo al rialzo anche gli altri mercati dell’area Asia-pacifico, ma contribuendo anche a prolungare un rally globale delle borse. La Cina ha lanciato un missile balistico intercontinentale, il primo da 44 anni, che trasportava una testata fittizia. Il greggio Brent, dopo essere salito vicino al massimo delle tre settimane, è ridisceso
Se qualcuno pensava che le operazioni di stimolo delle autorità cinesi di ieri non fossero sufficienti, la People’s Bank of China oggi è tornata in campo con un taglio del tasso di interesse sui prestiti a un anno e ha drenato liquidità attraverso uno dei suoi meccanismi di prestito. Lo stimolo di Pechino, il più grande dopo la pandemia, include anche misure per rilanciare il mercato azionario cinese e per sostenere il settore immobiliare in difficoltà.
Le Blue chip della Cina continentale sono in rialzo del 1,97%, riducendo i guadagni iniziali, dopo un balzo del 4,3% nella sessione precedente. L’Hang Seng di Hong Kong è salito del 1,72%, aggiungendosi all’aumento del 4,1% di martedì. Il balzo delle azioni cinesi ha rivitalizzato altri indici regionali, con il benchmark di Taiwan in aumento dell’1,49% e il Kospi della Corea del Sud guadagnando lo 0,1% Il più ampio indice MSCI di azioni Asia-Pacifico al di fuori del Giappone è aumentato dello 0,34%. Il Nikkei del Giappone ha superato la debolezza iniziale salendo dello 0,3%,
L’oro è salito dello 0,2% a 2.662,50 dollari l’oncia, e in precedenza aveva segnato un nuovo picco record a 2.665,10 dollari. I future sul greggio Brent sono scesi di 26 centesimi a 74,28 dollari al barile, ma sono rimasti vicini al massimo di martedì di 75,87 dollari, un livello che non si vedeva dal 3 settembre.
Il greggio statunitense West Texas Intermediate ha perso 35 centesimi, attestandosi a 71,31 dollari al barile.
Borse europee: ancora occhi su Unicredit. Vista apertura in calo
Borse europee attese in calo in avvio di seduta. Il future sull’Eurostoxx50 flette dello 0,50%. In calo anche i futures statunitensi (-0,22% quello sul Dow Jones e -0,14% quello sull’S&P500).
Unicredit ha avviato il processo di internalizzazione delle attività di bancassurance vita in Italia attraverso la disdetta degli accordi con CNP Assurances e Allianz. Questo comporta l’esercizio da parte di Unicredit dei diritti ad acquistare la quota del 51% di CNP UniCredit Vita Spa detenuta da CNP Assurances e la quota del 50% di Unicredit Allianz Vita Spa detenuta da Allianz. Al perfezionamento dell’operazione, UniCredit controllerà il 100% di entrambe le società, CUV e UAV. La mossa arriva pochi giorni dopo che la banca guidata dall’ad Andrea Orcel è salita al 9% di Commerzbank con un blitz e aver rilevato opzioni per arrivare al 21%. Sul fronte Commerzbank, alcuni membri del consiglio di sorveglianza della banca si sono opposti con forza a un’eventuale acquisizione della banca tedesca da parte di UniCredit, attaccando personalmente il Ceo Andrea Orcel e affermando di essere pronti a una lunga lotta. Una portavoce della Commissione Europea ha detto che le fusioni potrebbero consentire alle banche di diventare più resilienti rispetto agli shock e di operare in modo più efficiente, a beneficio dell’economia dell’Unione europea. Commerzbank ha intanto annunciato che Bettina Orlopp assumerà la carica di amministratore delegato.
Banca Generali ha ricevuto adesioni all’opa per una percentuale complessiva pari a circa il 69% del capitale di Intermonte.
Stellantis. I sindacati hanno proclamato uno sciopero di otto ore nel settore automotive il prossimo 18 ottobre.
Eni. Colloqui in corso tra Italia e Giappone per firmare un MoU sulla fornitura di gas naturale liquefatto, in base al quale la società Japan Organization for Metals and Energy Security, controllata dallo Stato, potrebbe acquistare Gnl da Eni con priorità in caso di emergenze. Lo riporta Nhk.
Exor aveva a fine giugno un valore netto delle attività (NAV) si collocava a 38,3 miliardi di dollari, +8% anno su anno, grazie all’andamento di Ferrari e Philips. Lo sconto sul NAV resta molto alto, sopra il 40%.
I dati macro di oggi
Alle 8:45 indice sulla fiducia dei consumatori a settembre (precedente: 92 punti), alle 13 l’indice settimanale sulle richieste di mutui (precedente: +14,2%). Alle 16 le vendite di nuove case ad agosto (precedente: 0,739 milioni di unità; consenso: 0,7 milioni).