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Borsa oggi, 24 maggio: Europa negativa, pesano i timori sui tassi. A Milano banche in rosso, occhi su Unipol e Tim

I timori sulla tempistica del taglio dei tassi da parte di Fed e Bce zavorrano le Borse europee che si avviano a chiudere la settimana in ribasso. Frena ancora il Pil tedesco, mentre i prezzi del petrolio continuano a scendere

Borsa oggi, 24 maggio: Europa negativa, pesano i timori sui tassi. A Milano banche in rosso, occhi su Unipol e Tim

Le Borse si avviano a chiudere in negativo l’ultima seduta della settimana, seppur lontane dai minimi di giornata, in scia al rosso segnato da Wall Street ieri e da Tokyo Stamattina. A pesare sui listini sono ancora una volta i timori degli investitori sulla tempistica del taglio dei tassi da parte delle banche centrali dopo i Pmi Ue e i dati Usa (Pmi e richieste settimanali di disoccupazione), che hanno spinto a una riduzione delle scommesse su portata e tempi dell’allentamento monetario da parte della Bce. I mercati prezzano circa 60 punti base di tagli dei tassi quest’anno – il che implica due riduzioni da 25 punti base, con la probabilità di un terzo taglio vista sotto il 50% – dai 67 di mercoledì. Diverse le aspettative sulla Federal Reserve, dalla quale i mercati si aspettano un solo taglio dei tassi a dicembre e prevedono un allentamento di 36 punti base dopo i solidi dati economici. 

Schnabel (Bce): taglio dei tassi a giugno probabile, ma non bisogna correre troppo

Sulla politica monetaria è Intervenuta anche Isabel Schnabel, membro del consiglio esecutivo Bce, che in un’intervista al media tedesco Tagesschau.de ha affermato che un taglio dei tassi il 6 giugno e’ “probabile” ma non bisogna correre il rischio di ridurre il costo del denaro troppo rapidamente. L’intervista è stata pubblicata oggi sul sito della banca centrale ma effettuata nei giorni scorsi, prima dunque della pubblicazione del dato sulla crescita dei salari oggetto di negoziazione che a sorpresa ha accelerato al 4,7% nel primo trimestre dal 4,5% del quarto trimestre 2023. Le attese degli analisti erano per un ribasso. Schnabel ha ribadito che ogni decisione viene presa nel giorno del meeting e sulla base dei dati a disposizione ma ha sottolineato che “il percorso verso la stabilita’ dei prezzi e’ accidentato”. “Vediamo che alcuni elementi dell’inflazione stanno dimostrando di essere persistenti,in particolare l’inflazione interna e soprattutto quella dei servizi – ha detto -. Stiamo monitorando la situazione da vicino e dobbiamo concederci il tempo necessario. Vorrei mettere in guardia contro il muoversi troppo rapidamente perche’ c’e’ il rischio di ridurre i tassi di interesse troppo velocemente. E dovremmo assolutamente evitare questo rischio”.

Ha parlato di tassi anche Antonio Patuelli, presidente dell’Associazione Bancaria Italiana, che nel suo intervento al Festival dell’Economia di Trento , ha detto: “Il tempo è maturo per la riduzione dei tassi, di quanto lo deciderà la Bce nella riunione di giugno”. 

Frena ancora il Pil della Germania

Sul fronte macro, gli occhi degli investitori si sono concentrati sul pil tedesco che nel primo trimestre è cresciuto dello 0,2% rispetto al quarto trimestre del 2023, mentre ha segnato un ribasso dello 0,2% su base annua. Nel Regno Unito, inoltre, le vendite al dettaglio ad aprile sono scese del 2,3% su base mensile e del 2,7% su base annua.

Borsa oggi, 24 maggio: Europa in rosso ma lontana dai minimi

Alle 12 lo Stoxx 600 è in ribasso dello 0,4%, con il comparto tech, sensibile ai tassi, in calo dello 0,9% dopo i forti guadagni di ieri. Male anche gli indici di utilities e banche, entrambi in ribasso dello 0,6%.

In questo contesto il Ftse Mib, dopo essere arrivato a perdere oltre l’1%, è in rosso dello 0,3% a 34.364 punti. Volatili anche le altre Borse: Le peggiori sono Amsterdam e Madrid, entrambe a -0,6%. Negativa anche Francoforte dopo i dati sul Pil (-0,4%), mentre Parigi limita i danni a -0,2% spinta da Renault che avanza del 3,6% dopo aver annunciato un piano di buyback e sulla scia della promozione di Ubs a ‘neutral’ da ‘sell’. Fuori dall’Ue Londra segna -0,4%.

A Piazza Affari banche in calo, occhi su Unipol e Tim

A zavorrare Milano sono banche e petroliferi con Saipem (-1,64%) e Pop Sondrio (-1,6%) che si contendono lo scettro di peggior titolo della giornata.

Nel comparto bancario arretrano anche Mps (-1,38%), Banca Mediolanum (-1,2%), Banco Bpm (-0,99%) e Intesa Sanpaolo (-0,75%). Tra gli energetici è in territorio negativo anche Eni (-0,95%)

I riflettori sono fissi su Tim (-0,8%) che domani avvierà il processo di dismissione delle prime 62 centrali interamente in rame in base a quanto previsto dal piano di switch off della rete di accesso in rame che stabilisce il progressivo spegnimento di oltre 6.700 centrali, sulle circa 10.500 esistenti, entro il 2028 e il passaggio dei collegamenti attestati su queste centrali (Adsl, Isdn e linee telefoniche Rtg) sulla rete Tim di nuova generazione. Novità sono arrivate anche su Netco. Secondo Reuters, che cita fonti a conoscenza del dossier, Il fondo statunitense Kkr dovrebbe ottenere il via libera incondizionato dell’antitrust Ue all’acquisto della rete fissa di Telecom Italia dopo l’impegno a mantenere gli accordi commerciali con le rivali di Tim. Kkr non ha presentato rimedi ieri, termine ultimo per farlo, secondo un aggiornamento pubblicato oggi sul sito della Commissione europea. 

Viaggia in positivo invece il comparto auto con Iveco (+1,79%), Pirelli (+1,15%) e Stellantis (+0,45%). 

Tra i titoli migliori c’è Unipol (+1,16%), spinta al rialzo dal giudizio positivo di Kepler Chevreux, che ha rivisto al rialzo a ‘Buy’ da ‘Hold’ la raccomandazione sul gruppo, ritoccando del 19% anche il target di prezzo indicato a 10,65 euro. Nei giorni scorsi anche Berenberg aveva alzato il target di prezzo sulle azioni della compagnia a 11,5 euro, dai precedenti 8 euro. La raccomandazione era ovviamente di acquisto. Le Unipol corrono quasi senza sosta dallo scorso dicembre: numeri alla mano hanno vantato una volata dell’80% dallo scorso 20 dicembre, toccando un top a 9,26 euro una settimana fa, proprio prima dello stacco della cedola di 38 centesimi fissato lunedi’ 20 maggio. Un rally favorito anche dall’Opa lanciata dalla holding su UnipolSai, che – in virtù del concambio fissato come alternativa alla liquidazione cash – fissava un valore implicito per la stessa Unipol di 9 euro per azione.

Fuori dal Ftse Mib sono da segnalare le performance di:

  • Maire (+2,9%) dopo la maxi commessa annunciata ieri con Sonatrach dal valore di 2,3 miliardi di dollari, di cui 1,7 miliardi di competenza di Tecnimont. Secondo Banca Akros, “il contratto è grande ed è chiaramente una buona notizia”. Il broker sottolinea che il portafoglio ordini per il primo trimestre è stato intorno a 1,3 miliardi di euro e con questo contratto porta il totale per il 2024 a circa 3 miliardi, “confermando le prospettive promettenti per il settore del gas”.
  • Anima Holding (+1,2%) sull’onda del road show negli Stati Uniti realizzato dall’ad della società, Alessandro Melzi d’Eril.
  • Rai Way (+2,86%) in seguito a Dpcm che consente all’azionista di controllo Rai di cedere una quota nella società delle torri solo se compatibile con l’aggregazione con Ei Towers.
  • Landi Renzo cede invece lo 0,6% dopo essere arrivato a perdere il 4%. Secondo rumors di stampa, Invitalia, probabilmente attraverso il Fondo di salvaguardia, sta studiando l’ingresso nella società e dovrebbe partecipare a un rafforzamento patrimoniale da 40-50 milioni al fianco degli azionisti stabili.

Via libera della Sec all’Etf su Ethereum

Dagli Usa arriva una novità importante sulle criptovalute. La Sec ha dato il via libera emissione di Etf spot su Ether negli Stati Uniti, come già avvenuto a gennaio per gli Etf spot su Bitcoin.- “Una data storica per il mondo delle criptovalute, un traguardo nell’istituzionalizzazione delle criptovalute, con potenziali ripercussioni positive su tutto il settore del web3”, hanno commentato Valeria Portale e Giacomo Vella, Direttori dell’Osservatorio Blockchain & Web3 del Politecnico di Milano, secondo cui “il prossimo grande passo per il settore è l’adozione del regolamento MiCA in Europa. Questo fornirà una base normativa comune per l’intera Unione Europea, rendendola un mercato di assoluta importanza per i crypto-asset e il web3, e facilitando l’adozione di crypto-asset senza dover passare dalla creazione di strumenti finanziari come gli ETF”. 

Gli altri mercati 

Sul valutario, il dollaro registra il maggior rialzo settimanale in un mese e mezzo, grazie a dati economici statunitensi sorprendentemente forti che tengono i mercati con il fiato sospeso sulle prospettive dell’inflazione e dei tassi di interesse negli Stati Uniti. Il biglietto sale di circa l’1% questa settimana rispetto allo yen giapponese, a 157,19 yen, mentre a metà mattinata l’euro è in rialzo dello 0,1% a 1,0826 dollari, ma perde intorno allo 0,5% nella settimana.

Passando all’obbligazionario lo spread è in leggero rialzo a 130 punti base, con il rendimento sul decennale italiano benchmark che si attesta sopra il 3,87%. Tra le materie prime, continua invece il ribasso del prezzo del petrolio, con il brent a 80,75 dollari al barile (-0,75%) e il Wti texano a 76,25 dollari (-0,8%). Infine, il gas naturale ad Amsterdam sale dello 0,3% a 35,36 euro al MWh.

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