Le Borse europee aprono con un andamento incerto, dopo il voto tedesco, con gli investitori che esaminano i possibili scenari che si aprono in Germania. Se da un lato l’esclusione dal Parlamento di liberali e Bsw consente la formazione di un governo a due tra conservatori e socialdemocratici, dall’altro i partiti principali (Cdu-Csu, Spd e Verdi) non dispongono – per pochi seggi – della maggioranza dei due terzi necessaria a rivedere i limiti costituzionali alla spesa pubblica, lasciando all’estrema sinistra di Linke e all’Afd una minoranza di blocco. Le elezioni tedesche hanno visto la vittoria dei conservatori di Friedrich Merz, che si affermano come primo partito con il 28,6%, mentre l’ultradestra di AfD, guidata da Alice Weidel, ottiene il 20,8%, diventando la seconda forza politica.
In questo contesto, le Borse europee sono alle prese con un continuo saliscendi. Francoforte ha avviato la seduta con un rialzo dell’1%, salvo poi ripiegare e tornare a salire dello 0,85%. Avvio positivo anche per Milano, che poi è scivolata in negativo e ora è tornata sopra la parità insieme a Madrid e Londra. Restano col segno meno Parigi e Amsterdam, quest’ultima nonostante l’exploit (+53%) di Just Eat dopo l’opa da 4,1 miliardi di Prosus.
La giornata di oggi segna anche il terzo anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che ha dichiarato di essere disposto a rinunciare al suo ruolo se questo potesse portare alla pace, magari in cambio dell’ingresso dell’Ucraina nella Nato, ha ricevuto a Kiev la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. Nel frattempo, i ministri degli Esteri dell’Ue hanno approvato un sedicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia. Da monitorare nelle prossime settimane, inoltre, il vertice straordinario dell’Ue sull’Ucraina, previsto per il 6 marzo. Salgono così i titoli della Difesa come Leonardo.
Sul mercato valutario, l’euro si apprezza, toccando 1,0508 dollari, mentre il prezzo del petrolio mostra una leggera flessione. Il WTI perde lo 0,30%, scendendo a 70,19 dollari al barile, mentre il Brent cala dello 0,23%, fissandosi a 73,88 dollari al barile. Il prezzo del gas, invece, inizia la giornata in forte calo sui mercati di Amsterdam.
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In campo obbligazionario, i rendimenti dei titoli di Stato europei registrano lievi rialzi. Il rendimento del Bund tedesco sale al 2,487%, mentre quello del Btp italiano si attesta al 3,567%, con lo spread stabile a 108 punti base.
A Piazza Affari, l’attenzione è tutta per Saipem, dopo l’annuncio della fusione con la norvegese Subsea 7. Con questa operazione nasce Saipem7, un colosso europeo con ricavi da 20 miliardi e un portafoglio ordini aggregato di 43 miliardi. Il nuovo gruppo, che avrà sede legale a Milano e sarà quotato sia a Piazza Affari che alla Borsa di Oslo, darà lavoro a 45.000 persone, tra cui 9.000 ingegneri.
Sul listino milanese, occhi puntati anche su Tenaris, Poste Italiane, Tim, Inwit e Stellantis. In particolare, Barclays ha alzato il target price di Tenaris da 48 a 50 dollari (rating overweight) e quello di Poste Italiane da 12,7 a 14 euro (rating equal weight). Poste è pronta a consolidare il mercato delle telecomunicazioni in Italia, dopo essere diventata il secondo azionista di Tim grazie allo scambio della propria quota in Nexi con quella detenuta da Cdp nella società di tlc.
In Asia, la maggior parte dei mercati azionari segna un ribasso, ad eccezione di Tokyo, che è chiusa per festività in occasione del compleanno dell’imperatore Naruhito. Questo movimento segue la brusca discesa di Wall Street di venerdì, spinta dalla pubblicazione di dati macroeconomici che indicano un rallentamento dell’economia globale e un’inflazione persistente, soprattutto negli Stati Uniti. A Singapore, l’inflazione core di gennaio è salita dello 0,8% su base annua, ma questa è la lettura più bassa dal giugno 2021, inferiore al 1,5% previsto dagli analisti. Sul fronte azionario, Shenzhen perde lo 0,18%, Shanghai scende dello 0,17%, Hong Kong è in calo dello 0,45%, mentre Seul registra una perdita dello 0,35%. Mumbai segna una discesa più marcata, pari a -1,04%, mentre Sydney è in leggero calo con -0,13%.
Per quanto riguarda le valute, l’euro guadagna uno modesto 0,61% contro lo Yen giapponese e un 0,33% contro lo Yuan cinese, mentre il guadagno nei confronti del dollaro di Hong Kong è più contenuto, con un +0,5%.
Sui titoli di Stato, il rendimento del decennale giapponese si attesta al 1,43%, mentre quello del decennale cinese è pari al 1,79%.
A Wall Street c’è grande attesa per i conti di Nvidia, che saranno pubblicati mercoledì.