La settimana inizia con il nuovo record dell’oro e il bitcoin ai massimi di un mese, mentre le borse della Cina festaggiano con un rialzo le attese di un allentamento monetario domani. I mercati si stanno ancora crogiolando negli effetti del taglio di mezzo punto dei tassi da parte della Federal Reserve la scorsa settimana, con i future che indicavano una probabilità del 50% di un altro taglio drastico a novembre. Gli investitori hanno messo da parte qualsiasi timore di recessione negli Usa, mentre il maggior ottimismo fa crescere la propensioone al rischio. E’ chiuso il mercato finanziario del Giappone.
Bitcoin e oro in rialzo dopo la mossa Fed
Il taglio dei tassi negli Stati Uniti, unito ai rendimenti obbligazionari più bassi, ha contribuito a mantenere l’oro al massimo storico di 2.630,93 dollari l’oncia. Il Bitcoin è salito oggi è salito dell’1,8% a 63.954 dollari, oscillando vicino ai massimi di un mese. Ether è salito del 3% a 2.660,30, vicino al suo massimo da fine agosto. Chris Weston, responsabile della ricerca presso Pepperstone, ha affermato che il “contesto macroeconomico favorevole” è il fattore chiave che guida il solido slancio rialzista. “Per ora, questo è un rally che è lì per essere inseguito. Come abbiamo visto negli anni, quando il Bitcoin andava in volata, le tendenze possono essere potenti e la paura di rimanre indietro potrebbe far infiammare i giocatori di criptovalute”
Resta alta l’attenzione sulle prossime mosse della Fed, dopo il primo taglio in 4 anni mercoliedì scorso. Il governatore della Fed Christopher Waller ha dichiarato venerdì che probabilmente sosterrà tagli di un quarto di punto in ciascuna delle prossime due riunioni politiche della banca centrale, a novembre e dicembre, se l’economia si evolverà come previsto. Tuttavia, egli ha affermato che un altro taglio di mezzo punto percentuale potrebbe verificarsi se il mercato del lavoro si indebolisse. Questa settimana interverranno almeno nove esponenti della Fed, tra cui il presidente Jerome Powell, due governatori e il presidente della Fed di New York John Williams.
Molto dipenderà da cosa mostrerà venerdì l’indicatore di inflazione preferito dalla Fed, le spese per consumi personali (PCE) di base. Gli analisti prevedono un aumento dello 0,2% su base mensile, portando il ritmo annuale al 2,7%, mentre l’indice principale dovrebbe rallentare a solo il 2,3%. La prossima settimana sono previste anche indagini sulla produzione manifatturiera globale, sulla fiducia dei consumatori statunitensi e sui beni durevoli.
Altre banche centrali al lavoro
Dopo i tagli dei tassi di Fed e Bce, altre banche centrali devono ancora adeguarsi. La Banca nazionale svizzera si riunirà giovedì e i mercati prevedono pienamente un taglio di un quarto di punto all’1,0%, con una probabilità del 41% che si abbasserà di 50 punti base. La banca centrale svedese si riunirà mercoledì e si prevede che allenterà i tassi di 25 punti base, anche in questo caso con qualche possibilità di rialzo.
La Reserve Bank of Australia (RBA) si riunirà martedì e si ritiene quasi certamente che manterrà il tasso al 4,35%, poiché l’inflazione si dimostra ostinata.
Petrolio in salita sui timori in Medio Oriente
I prezzi del petrolio si sono ulteriormente rafforzati, sostenuti in parte dalle tensioni in Medio Oriente, mentre Israele colpiva gli obiettivi di Hezbollah. Il petrolio è salito di circa il 4% la scorsa settimana, nella speranza che i minori costi di prestito avrebbero sostenuto la crescita economica e la domanda globali.
Il Brent è cresciuto di 60 centesimi, arrivando a 75,09 dollari al barile, mentre il greggio statunitense è aumentato di 63 centesimi, arrivando a 71,63 dollari al barile.
Cina in rialzo in attesa di allentamenti monetari. India ai massimi storici
Rimbalzano le borse in Cina sulle attese di misure più incisive volte ad allentare la polirica monetaria. Stanotte la banca centrale della Cina ha detto che il governatore Pan Gongsheng presenterà domani un piano di sostegno finanziario allo sviluppo economico nel corso di una conferenza stampa alla quale parteciperanno anche due alti funzionari, Li Yunze dell’Amministrazione Nazionale di Regolazione della Finanza e Wu Qing della Commissione di Regolazione delle azioni della Cina. Sempre stanotte la Banca del Popolo della Cina ha abbassato il tasso di riacquisto inverso a 14 giorni, provvedimento che fa parte delle riduzioni del costo del denaro avviate a luglio. Gli analisti hanno avvertito che la mossa stava solo recuperando il ritardo già registrato nei tassi repo a 7 giorni, ma le azioni hanno comununque festeggiato con un rialzo
Il rendimento dei titoli di Stato cinesi a 10 anni è sceso di un punto base a un nuovo minimo del 2,03%. “E’ probabile che le misure di allentamento siano imminenti, ha dichiarato a Bloomberg Zhiwei Zhang, presidente e capo economista di Pinpoint Asset Management. “Mi aspetto che la PBOC tagli il tasso repo a 7 giorni e il coefficiente di riserva obbligatoria nei prossimi mesi”, ha aggiunto. L’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen +0,4%. Hang Seng di Hong Kong +0,6%. L’indice TAIEX di Taipei è in rialzo dello 0,4%. KOSPI di Seul +0,2%. Straits Times di Singapore +0,5%. Nel settore delle società dei semiconduttori, è in rialzo del 3% la coreana Hynix e sulla parità la taiwanese TSM: sabato il Wall Street Journal ha scritto che Qualcomm ha avvicinato Intel in vista della presentazione di un’offerta.
Le azioni indiane hanno raggiunto massimi storici oggi, spinte dalle aspettative di maggiori afflussi esteri dopo che il taglio dei tassi della Federal Reserve statunitense ha alimentato il sentiment di una propensione al rischio tra gli investitori.
Borse europee viste aprire in rialzo
Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo sulla base delle indicazioni fornite dai futures: l’indice EuroStoxx 50 è +0,4% in scia ai futures Usa positivi (+0,16% quello sul Dow Jones e +0,27% quello sull’S&P500). In Germania alle elezioni regionali i socialdemocratici hanno strappato la vittoria in Brandeburgo, soffiando il primo posto al partito di estrema destra, AfD.
Unicredit. “Il management di Commerzbank ha avvertito il governo tedesco che una potenziale fusione multimiliardaria con UniCredit rappresenta una minaccia per le imprese, che costituiscono la spina dorsale della piu’ grande economia europea”. Lo scrive oggi il Financial Times, spiegando che per i vertici della banca tedesca “un legame con la rivale italiana potrebbe ostacolare i prestiti alle piccole e medie imprese del Mittelstand”, secondo quanto riferito al quotidiano finanziario da “persone a conoscenza delle discussioni interne”. UniCredit ha colto di sorpresa i banchieri e i politici tedeschi quando due settimane fa ha rivelato di aver acquisito una partecipazione del 9% in Commerzbank. Venerdì l’agenzia tedesca per le Finanze ha detto che per ora non venderà altre azioni di Commerzbank e che la strategia della banca è orientata all’indipendenza.
Tim il Tesoro sta finalizzando un’offerta per Sparkle, insieme al fondo Asterion, ha scritto La Repubblica domenica. L’offerta è attesa leggermente superiore a quella da 750 milioni di euro precedentemente presentata dal Tesoro, ma non dovrebbe arrivare in tempo per il prossimo cda di Tim, in agenda questo giovedì.
Auto. Dopo i dati che hanno certificato un calo della produzione in Italia calata del 30% nel primo semestre dell’anno, i sindacati sono sul piede di guerra e annunciano un’iniziativa unitaria di Fim, Fiom e Uilm domani. “Sono a rischio 25mila lavoratori, compreso quelli dell’indotto” hanno detto.
Stellantis. Nell’ambito del procedimento sull’eredità Agnelli, il giudice per le indagini preliminari di Torino ha emesso un decreto di sequestro preventivo per circa 74,8 milioni di euro per cinque persone, tra cui i fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann, per le ipotesi di frode fiscale e truffa a danni dello Stato.
I dati macro di oggi
Alle 11 il Pmi manifatturiero a settembre preliminare dell’Eurozona (precedente: 45,8 punti; consenso: 45,6 punti), il Pmi servizi a settembre preliminare (precedente: 52,9 punti; consenso: 52,4 punti) e il Pmi composito a settembre preliminare (precedente: 51 punti; consenso: 50,6 punti). Alle 14:30 dagli Stati Uniti arriva l’indice Cfnai ad agosto (precedente: -0,34 punti), alle 15:45 il Pmi manifatturiero a settembre preliminare (precedente: 47,9 punti) e il Pmi servizi a settembre preliminare (precedente: 55,7 punti). Inoltre sono attesi interventi da parte di esponenti della Bce (alle 08:45 Elderson, alle 15 Cipollone) e della Fed (alle 14 Bostic, alle 16:15 Goolsbee e alle 19 Kashkari).