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Borsa oggi 23 ottobre, Treasuries Usa ancora sotto pressione, il rifugio in oro e dollaro. Cresce il nervosismo per le presidenziali

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A meno di due settimane dalle elezioni presidenziali Usa del 5 novembre, con in vista anche una raffica di trimestrali, gli investitori si preparano alla volatilità dei mercati. Il crescere della possibilità di una presidenza Trump, a cui si associa un aumento dell’inflazione e una conseguente politica monetaria più restrittiva da parte della Fed, rende nervosi gli investitori e sta portando all’impennata degli asset sicuri come dollaro e oro. Oggi i mercati europei si sveglieranno con l’oro che ha stabilito un altro record, i rendimenti dei titoli del Tesoro al massimo degli ultimi tre mesi e il dollaro al suo massimo dal 2 agosto, spingendo lo yen a quasi 152 per dollaro. Gli investitori vedono da una parte i siti di scommesse che mostrano crescenti probabilità che il candidato repubblicano Donald Trump batta la vicepresidente Kamala Harris, candidata democratica. Dall’altra vedono i sondaggi d’opinione che mostrano che la corsa alla Casa Bianca è ancora troppo serrata per essere pronosticata.

Treasuries Usa, oro e dollaro ancora in rialzo

Il rendimento dei titoli di riferimento statunitensi a 10 anni è salito al 4,234% negli orari asiatici, il livello più alto in tre mesi. Le aspettative di tassi elevati per un tempo più lungo hanno portato il dollaro a salire nelle ultime settimane. L’indice del dollaro, che misura la valuta statunitense rispetto a sei monete concorrenti, ha toccato quota 104,17, il suo massimo dal 2 agosto. Lo yen è sceso al minimo degli ultimi tre mesi a 152,28 per dollaro, mentre l’euro ha toccato 1,0792 dollari, il livello più basso dal 2 agosto.

Per quanto riguarda le materie prime, i prezzi dell’oro hanno raggiunto il massimo storico di 2.750,9 dollari, poiché il conflitto in Medio Oriente, insieme all’incertezza sulle prospettive della Fed e sulle elezioni negli Stati Uniti, alimentano la domanda di asset rifugio. I future sul greggio Brent sono scesi dello 0,14% a 75,93 dollari al barile, mentre i future sul greggio West Texas Intermediate sono scesi dello 0,18% a 71,61 dollari al barile dopo un forte aumento registrato questa settimana.

Wall Street poco mossa, il tech è alla guida

Le azioni statunitensi hanno chiuso in territorio pressoché invariato, ma il Nasdaq è salito leggermente. “Negli ultimi due giorni, il mercato ha cercato di digerire il movimento dei titoli del Tesoro, dato che si è verificato un notevole aumento dei rendimenti”, ha affermato Jack Janasiewicz, gestore di portafoglio presso Natixis Investment Managers Solutions. Il Dow Jones Industrial Average è sceso dello 0,02%, a 42.924,89, l’S&P 500 ha perso lo 0,05%, a 5.851,20 e il Nasdaq Composite ha guadagnato lo 0,18%, a 18.573,13. Quasi la metà dei settori S&P erano in territorio positivo, con i beni di consumo di base in testa al gruppo con un aumento dello 0,92%. Da segnalare GE Aerospace che è crollato del 9% nonostante l’aumento delle sue previsioni di profitto per il 2024, poiché le persistenti limitazioni di fornitura hanno avuto un impatto sui suoi ricavi. Nel complesso il settore tecnologico è aumentato dello 0,15% con Microsoft salito del 2,08%.

Borse cinesi in rialzo, ma Fmi taglia le stime del Pil

La borsa di Hong Kong è in rialzo per la seconda seduta consecutiva, mentre si avvicina l’appuntamento di fine mese con le trimestrali delle 22 blue chip dell’indice Hang Seng, in rialzo dell’1,4%. L’Hang Seng Tech guadagna oltre il 2%. China Unicom ha diffuso stanotte i dati del trimestre: gli utili sono aumentati del 7,9% rispetto all’anno precedente, il titolo è in rialzo del 3,5%. Finora, quattro componenti dell’indice Hang Seng hanno reso noti i risultati del terzo trimestre, la crescita media degli utili è stata del 55%, secondo i dati Bloomberg. China Resources Beverage, un produttore di bevande analcoliche, è in rialzo del 14,5% a 16,60 dollari di Hong Kong nel primo giorno di contrattazioni. La società con sede a Shenzhen ha incassato 5,04 miliardi di dollari di Hong Kong (650 milioni di dollari) dalle vendite in una delle più grandi offerte di quest’anno nella città.

L’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen guadagna lo 0,6%. La Cina dovrebbe emettere 2.000 miliardi di yuan (281 miliardi di dollari) di titoli di Stato speciali per contribuire alla creazione di un fondo di stabilizzazione del mercato. Questo fondo dovrebbe acquistare e vendere azioni blue-chip e fondi negoziati in borsa, ha riferito il quotidiano cinese Paper, citando un comunicato dell’Istituto di finanza e banche dell’Accademia cinese delle scienze sociali. La banca centrale ha già messo a disposizione altri strumenti di stabilizzazione del mercato azionario, quali la fornitura di liquidità da impiegare nell’acquisto, o riacquisto, di titoli.

Ieri il Fondo Monetario Internazionale ha tagliato le previsioni di crescita della Cina per quest’anno al 4,8% dal precedente 5%, citando la debolezza del settore immobiliare e la scarsa fiducia dei consumatori, mentre ha mantenuto le previsioni per il 2025 al 4,5%. Il capo economista del FMI, Pierre-Olivier Gourinchas, ha dichiarato che, sebbene le recenti misure cinesi vadano nella giusta direzione, quelle annunciate dalla PBOC il mese scorso non sono sufficienti a risollevare la crescita in modo sostanziale e le misure più recenti del Ministero delle Finanze non sono ancora state incorporate nelle previsioni dell’agenzia. In Asia, la borsa della Corea del Sud è in rialzo, indice KOSPI +1%. Sulla parità l’indice S&P ASX200 di Sidney. In calo dello 0,8% il TAIEX di Taipei. Il mercato azionario dell’India è in lieve calo, indice BSE Sensex -0,2%. Goldman Sachs ha tagliato le azioni indiane a neutral da overweight, in quanto il rallentamento della crescita economica intacca le prospettive degli utili societari.

Giappone in calo, ma l’Ipo della storica Tokyo Metro fa scintille

Nikkei di Tokyo -1%. Nel listino giapponese, Tokyo Metro debutta col botto: +40%. La domanda dei titoli ha ricevuto una richiesta di 20 volte superiore all’offerta destinata ai risparmiatori locali, riferiscono i media nipponici, del 30% per gli investitori istituzionali esteri. La storia della metro della capitale risale al 1920, con la fondazione della Tokyo Underground Railway Company e l’inaugurazione delle prima linea della metropolitana giapponese sette anni dopo nei quartieri di Asakusa e Ueno, a nord est della città. Il successo della quotazione, secondo gli analisti, è dovuta alla cospicua e stabile capacità dell’operatore di generare liquidità, e l’elevata funzionalità del sistema gestionale.

Borse europee viste in lieve rialzo

Le Borse europee sono attese aprire in leggero rialzo sulla base delle indicazioni dei future sull’Eurostoxx50 a +0,08%. Invece, i futures statunitensi sono negativi (-0,27% quello sul Dow Jone e -0,07% quello sull’S&P500). Ieri il Ftse Mib ha chiuso in rialzo dello 0,6%.

Eni dovrebbe annunciare una revisione delle attività del settore chimico nei prossimi giorni, mentre porta avanti il suo programma di transizione energetica. Lo hanno detto due fonti a conoscenza del piano.

Enel. Secondo Expansion, il governo spagnolo sta progettando di ridisegnare la cosiddetta tassa sui profitti energetici. La proposta di modifica estenderebbe l’imposta, che attualmente si applica solo ai grandi gruppi, all’intero settore o a una gamma più ampia di società. Nel dicembre 2023 il Primo Ministro Pedro Sánchez aveva annunciato che l’imposta sulle plusvalenze per le banche e le società energetiche sarebbe stata estesa anche al 2024. Per le banche, l’imposta – introdotta nel 2022 – impone un prelievo del 4,8% sulle entrate derivanti da interessi e commissioni, mentre per le società energetiche comporta un’imposta dell’1,2% sulle entrate. Complessivamente, si prevede che l’imposta abbia raccolto circa 3 miliardi di euro nel 2023. La maggior parte delle società interessate ha presentato ricorso contro l’imposta presso l’Alta Corte Nazionale spagnola e l’ha impugnata direttamente presso l’Agenzia delle Entrate spagnola dopo aver effettuato i pagamenti iniziali.

Leonardo. Il Cfo di Thales, Pascal Bouchiat, non ha commentato le indiscrezioni di stampa di trattative di fusione che riguardano le attività spaziali di Airbus, Thales e Leonardo a fronte della crescente concorrenza privata a basso costo.

Poste italiane . Il collocamento di una nuova tranche di Poste potrebbe avvenire tra il 20 novembre e la prima decade di dicembre, l’ultima finestra disponibile dell’anno. Lo scrive Il Corriere della Sera. Secondo il quotidiano, sul mercato si fa anche strada l’ipotesi che l’operazione possa essere rinviata al 2025.
Le fondazioni italiane sarebbero disponibili a investire circa 150-200 milioni, coprendo così il 6-8% dell’offerta.

StM Texas Instruments ha comunicato ieri sera che le vendite nel trimestre in corso saranno comprese tra i 3,7 e i 4 miliardi di dollari. Gli analisti, in media, avevano stimato 4,08 miliardi di dollari. L’utile sarà compreso tra 1,07 e 1,29 dollari per azione, rispetto a una proiezione media di 1,35 dollari. Nel corso della conference call di presentazione dei risultati, l’amministratore delegato Haviv Ilan ha dichiarato che i clienti stanno smaltendo le scorte in eccesso e che i tempi sono maturi per una ripresa degli ordini dopo otto trimestri consecutivi di calo dei ricavi. Il titolo ha girato al rialzo nell’after hour.

Tim . La seconda udienza sulla causa civile intentata da Vivendi contro la decisione di vendere la rete fissa di accesso è stata posticipata al 14 novembre dal 5 novembre precedentemente indicato.

Unicredit . Il via libera della Bce per salire fino al 29,9% di Commerzbank è atteso non prima di gennaio. Successivamente, nel giro di qualche settimana, dovrebbe arrivare il lancio di un Ops sulla banca tedesca da parte di Unicredit, scrive La Repubblica.

Saipem riunisce il cda sui conti del terzo trimestre del 2024. Intanto ha annunciato che il progetto di cattura della CO2 con Hera è stato selezionato per ricevere quasi 24 milioni di euro di finanziamento dall’Eu Innovation Fund.

Fincantieri ha firmato con Viking contratti per la costruzione di due navi da crociera, che saranno consegnate nel 2030. Secondo una nota, il valore dell’accordo è compreso fra 500 milioni e un miliardo di euro. Le due società hanno inoltre raggiunto un’intesa per ulteriori quattro navi in opzione con consegne previste fra il 2031 e 2032. Fincantieri ha anche firmato un Memorandum of Understanding (MoU) con Barzan Holdings, posseduta al 100% dal ministero della Difesa del Qatar, per lo sviluppo congiunto del programma radar Omega360, sensore centrale per il sistema anti-drone nazionale del Qatar.

Webuild ha definito il pricing di nuove obbligazioni per 500 milioni di euro con scadenza 5,5 anni. I proventi netti, si legge in una nota, saranno destinati al rimborso dell’indebitamento esistente della società, anche attraverso il riacquisto delle obbligazioni 2025 aventi un valore nominale complessivo attualmente in essere pari a 247.556.000 euro e parte delle obbligazioni 2026 aventi un valore nominale complessivo attualmente in essere pari a 400 mln ai sensi di un’offerta di acquisto lanciata dalla società lunedì, e per scopi generali del gruppo Webuild.

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