Dopo un’apertura volatile, le Borse europee si rafforzano a metà seduta e consolidano i massimi raggiunti mercoledì. Gli investitori rimangono focalizzati sulle politiche di Donald Trump, atteso al World Economic Forum di Davos per il suo primo intervento internazionale dopo la rielezione. L’intervento è previsto per le 16:00 ora italiana.
Milano è in rialzo, spinta da una buona performance delle utility e delle banche. Bene anche Francoforte, Parigi e Madrid. In rosso Londra e Amsterdam. Future deboli e in ordine sparso a Wall Street.
Sul listino milanese, tra le migliori blue chip, spiccano Saipem e Snam grazie alle voci su un’offerta vincolante prevista per febbraio sulle attività di CO₂ di Eni. Bene anche Hera dopo la presentazione del nuovo piano industriale al 2028. Acquisti anche per A2a, recuperando il calo di ieri. Il governo mira a presentare un programma per il ritorno al nucleare entro il 2027. Recuperano anche le banche: Bper, Unicredit, Intesa Sanpaolo e Finecobank (grazie all’upgrade di Citi). Fatta eccezione per Banco Bpm.
Tra le peggiori: Ferrari, Inwit e Stellantis (nonostante il nuovo piano Usa).
Lo spread BTp-Bund sale a 111 punti base, con il rendimento del decennale italiano sopra al 3,60%.
Sul valutario, l’euro galleggia sui 1,04 dollari. I prezzi del petrolio sono volatili, mentre il prezzo del gas Ttf ad Amsterdam torna sui 50 euro al MWh.
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