Le Borse europee chiudono la settimana senza troppa energia, mentre l’inflazione rimane protagonista indiscussa, con previsioni che si estendono fino al 2025. I mercati sono fermi in attesa delle festività natalizie, ma l’aria è ancora pesante. Parigi, Francoforte e Madrid chiudono tutte in leggero calo, mentre Londra riesce a tenere la rotta. Milano, molto volatile, chiude con a -0,08%, con Amplifon e Inwit tra i pochi a sorridere. Bene anche Leonardo, spinta dalle voci di un aumento della spesa della Nato. Le banche, invece, non sono in clima festivo e chiudono in rosso. Tra le peggiori blue chip Pirelli e Ferrari, mentre Banca Sistema affonda dopo il divieto di dividendi imposto dalla Banca d’Italia.
Dall’altra parte dell’oceano, anche Wall Street non ha troppo da festeggiare: il Dow Jones perde terreno, ma Nasdaq e S&P 500 cercano di rimanere in pista. Honda è la stella della giornata con il suo +13% grazie alla possibile fusione con Nissan, mentre Qualcomm si bea di una vittoria legale.
L’euro fa un piccolo rimbalzo contro il dollaro, il petrolio scivola e il gas naturale guadagna slancio. Il bitcoin invece continua a scendere, senza regali sotto l’albero. Lo spread Btp-Bund in lieve rialzo a 118 punti.
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