Le Borse europee caratterizzate oggi da una seduta tutta sull’altalena. I listini, infatti, nel pomeriggio virano di nuovo al rialzo, sulla scommessa che la Bce a dicembre varerà un taglio del costo del denaro di 50 punti base. In mattinata, va sottolineato, erano stati pubblicati dati macro poco incoraggianti: ragionevole supporre, forse, che la Banca centrale entrerà in gioco al fine di scongiurare una recessione. Intanto, i futures americani preannunciano un avvio stabile per Wall Street. Nel merito dei singoli mercati, va detto che Parigi ha virato al rialzo, Francoforte sale, così come Amsterdam e Londra. Madrid oscilla sulla parità. Milano vira di nuovo e segna un timido progresso nel primo pomeriggio, sebbene siano in deciso ribasso le banche, con Unicredit giù di oltre il 2 per cento. Corrono invece le utility, con Enel e Terna. Prova a rialzare la testa il lusso. Fuori dal paniere principale, Dovalue arretra di oltre il 15%, all’indomani della pubblicazione dei dettagli sull’aumento di capitale.
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Da segnalare: oggi è il giorno della pagella di Moody’s sull’Italia. Nel complesso, i mercati guardano a fattori non solo economici e finanziari ma anche politici e geopolitici, con la Russia che ha abbassato la soglia per l’uso delle sue armi nucleari e ha lanciato un missile balistico ipersonico contro l’Ucraina, rischiando di trasformare la guerra contro Kiev in un conflitto globale.