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BORSA OGGI 20 OTTOBRE – Tassi e politica pesano sui mercati: l’Economist evoca lo spettro di Britaly

Il Toro si prende una pausa, pesa l’incognita dei tassi ma anche la politica. L’Economist evoca l’effetto Britaly. Musk batte le attese, ma il mercato lo punisce

BORSA OGGI 20 OTTOBRE – Tassi e politica pesano sui mercati: l’Economist evoca lo spettro di Britaly

“Welcome to Britaly”, paese che, spiega il titolo dell’Economist, è “un paese che si distingue per l’instabilità politica, la bassa crescita e la dipendenza dagli umori del mercato obbligazionario”. Non è certo lusinghiero l’accostamento tra il Bel Paese ed il Regno Unito nel giorno dell’avvio delle consultazioni per il nuovo governo. A Londra i bookmakers scommettono che la premier Liz Truss potrebbe non arrivare a sera e l’inflazione supera la barriera del 10%.

Beige Book: l’economia Usa rallenta

Ma, nell’attesa del prossimo aumento dei tassi da parte di Bce e Fed, sui mercati tornano ad intrecciarsi politica e salute finanziaria. In Usa il Beige Book segnala il raffreddamento della congiuntura, la maggior parte degli economisti dà per scontata la recessione. E il rendimento dei Treasury bond è salito al massimo da 14 anni.

Non stupisce in questa cornice che il rimbalzo dei listini si sia per ora esaurito. Gli operatori si sono già adattati all’andamento a zig zag dei listini, caratterizzato da strappi e tonfi improvvisi.

Futures in rosso in Europa e Usa

Wall Street ha chiuso in terreno negativo. S&P -0,67%, Dow Jones -0,33%, Nasdaq -0,85%. I future sono lievemente negativi.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in lieve ribasso, in continuità con il calo Usa, il future dell’indice EuroStoxx50 perde lo 0,3%.

Seduta incerta ieri per i listini europei, dopo quattro giorni di rialzo: Milano perde lo 0,22%, più o meno come Francoforte -0,16%. In controtendenza Amsterdam +0,45% grazie al balzo in avanti del gigante dei chips, Asml +6,7%.

Il Btp riparte da 4,75%, riflettori sul nuovo Governo

Il Btp riparte da 4,75%. Ma sale anche il Bund a 2,36%. Lo spread resta a 238. Ieri pomeriggio l’agenzia La Presse ha pubblicato un audio rubato in cui si sente Berlusconi, di fronte ai suoi deputati, parlare male di Zelensky e giustificare Putin. Replica immediata di Meloni: «O sei con l’Ucraina o non facciamo il governo». 

Tesla volano i ricavi, ma Wall Street frena

A movimentare il quadro, oltre a Berlusconi, ci ha pensato al solito Elon Musk. Nel presentare i conti di Tesla nel dopo Borsa, il tycoon ha detto che: “sono convinto che il valore di Tesla è destinato a superare quello di Apple e di Aramco messe assieme”. Per ora Tesla vale meno di 700 miliardi di dollari, Apple 2.300 ed Aramco 2.100. 

Il colosso dei veicoli elettrici ha chiuso il trimestre con un utile vicino ai 3,3 miliardi di dollari, oltre le attese del consensus. I ricavi sono saliti a 21,5 miliardi, in aumento rispetto ai 13,8 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno ma sotto le attese di Wall Street. Sono a rischio le consegne viste le difficoltà logistiche.

Il titolo ha perso oltre il 5%: il mercato è convinto che Musk dovrà vendere altri titoli per finanziare l’acquisto di Twitter

BoJ in campo per sostenere lo yen

Grande fermento oggi a Tokyo: la Bank of Japan è scesa in campo in forze per evitare che il cambio yen/dollaro superasse quota 150. La debolezza della valuta si riflette nei conti del Sol Levante: Le importazioni in Giappone sono cresciute di oltre il 40% a settembre, raggiungendo il valore più alto mai registrato. L’impennata delle importazioni ha travolto la crescita delle esportazioni, determinando un deficit commerciale di 2 trilioni di yen (13,34 miliardi di dollari).

Precipita Hong Kong, stimoli in arrivo a Seul

Tutte le borse dell’Asia Pacifico scendono questa mattina, quella di Hong Kong tocca i minimi degli ultimi tredici anni, l’Hang Seng perde il 2,5%, l’Hang Seng Tech il 3,5%.

Quel che il responsabile dell’ufficio studi di Kingston Securities a Hong Kong, Dickie Wong, definisce un Panic selling, giunge all’indomani della discesa della caduta dell’indice Nasdaq Golden Dragon sui minimi da marzo.

Mentre è in corso il XX Congresso del Partito Comunista della Cina, l’indice CSI 300 delle borse di Shanghai e Shenzen segna un calo dello 0,1%, dal -0,9% dell’apertura. Taiex di Taipei -2%. Kospi di Seul -1,2%. BSE Sensex -0,4%.

La Financial Services Commission della Corea del Sud ha fatto sapere stanotte che entrerà in azione di nuovo il fondo di stabilizzazione da 1.600 miliardi di won (1,1 miliardi di dollari) messo in piedi nel 2020 in risposta alla pandemia.

Biden libera le riserve di petrolio

Petrolio in rialzo dell’1%, dal +2,6% di ieri. Il presidente Usa, Joe Biden, ha messo nel mirino le compagnie petrolifere statunitensi, alle quali chiede di sospendere i buyback durante la guerra. Annunciato ieri il rilascio di ulteriori 15 milioni di barili di riserve petrolifere strategiche, Biden respinge le accuse dei repubblicani, secondo cui lo sblocco di nuove riserve è legato solo a motivi politici in vista delle elezioni di metà mandato. 

Continua la discesa dei prezzi del gas: 170 euro

Il Gas naturale USA ieri ha chiuso a 5,55 dollari, nuovo minimo da giugno. In Europa ha chiuso a 112,5 euro al Mwh, dopo essere scivolato fino a 107 euro. Oltre ai provvedimenti che la UE dovrebbe prendere a breve per tenere sotto controllo il prezzo, aiutano le temperature più miti della media e il raggiungimento di un livello di scorte molto alto in anticipo sui tempi.

In Piazza Affari salgono i target di Eni, Stellantis e Cucinelli

Citi alza il target price a 12 euro su Eni.

Saipem si è aggiudicata un contratto da Qatargas per un valore di circa 4,5 miliardi di dollari che riguarda due complessi offshore di compressione di gas in Qatar. Stellantis: Bernstein alza il target price.

Enel ha chiesto la garanzia pubblica SACE su una linea di credito da 16 miliardi di euro da utilizzare in caso di richieste di reintegro dei margini call da parte della clearing house. Visto l’ammontare gigantesco, sarebbe stata coinvolta anche la Cassa Depositi e Prestiti. A2A ed altre ex municipalizzate avrebbero presentato domande per qualche centinaio di milioni.

Brunello Cucinelli Jefferies alza il giudizio a Buy, target price a 62 euro. Ieri sera la società ha comunicato i dati preliminari del trimestre, i ricavi sono saliti del 28% anno su anno a 642 milioni di euro.

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