Le principali Borse europee iniziano la settimana in modo prudente, complice l’assenza di Wall Street per il Martin Luther King Day e l’attesa per l’insediamento del presidente Donald Trump. Milano si distingue in controtendenza, aprendo in calo e continuando il trend: a metà giornata il Ftse Mib perde lo 0,45%, in una giornata caratterizzata dallo stacco cedole di Snam ed Enel e dal crollo di Tim. Tutti positivi gli altri listini europei, seppur con guadagni minimi.
Lo spread Btp-Bund si amplia a 114 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,65%.
In Asia, i mercati mostrano un tono positivo. Tokyo chiude in rialzo dell’1,16%, sostenuta dalla debolezza dello yen, che favorisce i titoli legati all’export. In Cina, Shanghai chiude sulla parità (+0,08%), mentre Shenzhen avanza dello 0,94%. Hong Kong guida i rialzi con l’indice Hang Seng in crescita dell’1,79%, trainato dal comparto tecnologico e dai colossi come Alibaba (+2,54%) e Meituan (+2,84%).
Sul fronte delle materie prime, l’oro si mantiene stabile a 2.703,9 dollari l’oncia, mentre il petrolio registra un lieve calo, con il Brent e il WTI rispettivamente a 77,58 e 80,69 dollari al barile.
A Piazza Affari, tra i titoli più performanti sono quelli del risiko bancario con Mps e Unicredit in testa. Bene anche Iveco. Sale Leonardo dopo che l’antitrust tedesco ha dato il via libera alla JV Rheinmetall che darà vita a “Leonardo Rheinmetall Military Vehicles”. In calo invece Tim, penalizzata dall’incertezza sul finanziamento per la vendita di Sparkle. Male anche Enel. Non inverte il trend Ferrari nonostante la presentazione e il primo giorno ufficiale a Maranello per Lewis Hamilton.
Intanto, il Bitcoin continua a guadagnare terreno, raggiungendo nuovi record (superati i 108 mila dollari), segno di un crescente interesse degli investitori verso le criptovalute in un anno cruciale per la loro diffusione globale.
LEGGI ANCHE: Borse: Trump si insedia, è l’ora di un ritracciamento?
LEGGI ANCHE Cosa aspettarsi dal primo discorso ufficiale di Trump