Wall Street chiude in rosso per la terza volta di fila. Ma il Toro è pronto a prendersi la rivincita già stamane, ultimo giorno dell’anno della Tigre, secondo il calendario cinese. Ma la settimana potrebbe, per la prima volta nel 2023, chiudersi con un bilancio in pallido rosso.
Borse asiatiche in salita, Future su in Europa
- Le borse dell’Asia Pacifico salgono nel finale di seduta. Avanza Hong Kong +0,5% assieme all’indice Csi 300 di Shanghai e Shenzhen. Sale anche il Nikkei +0,4%, ma si indebolisce lo yen a 129,2 In Giappone, l’inflazione è arrivata il mese scorso sui livelli del 1981: anno su anno, i prezzi al consumo sono saliti del +4%.
- Dopo la frenata di ieri anche le Borse europee promettono un avvio in rialzo: Eurostoxx +0,3%.
Netflix: più di 230 milioni di clienti per lo streaming
- La svolta è avvenuta ieri sera, dopo la chiusura di Wall Street quando, sorprendendo i mercati, Netflix ha annunciato che a fine anno gli abbonati sono aumentati di 7,66 milioni di unità’, oltre le attese, per un totale di 230,75 milioni di abbonamenti. Il titolo, dopo la chiusura – 3,32%, è arrivato a guadagnare il 6% nel dopoborsa. Il cofondatore Reed Hastings si fa da parte come amministratore delegato dell’azienda che ha guidato per più di due decenni, lasciando la posizione ai suoi due collaboratori di lunga data, Ted Sarandos e Greg Peters. Sarandos, che era già co-ceo, è il volto pubblico dell’azienda a Hollywood, mentre Peters, in precedenza direttore operativo, ha supervisionato lo sviluppo dei prodotti e la spinta verso la pubblicità. Hastings, 62 anni, sarà il presidente esecutivo della società.
- Il rimbalzo della società di streaming, ormai un indice assai seguito della propensione ai consumi delle famiglie, ha così in parte compensato l’effetto Fed. Diversi banchieri, commentando il calo delle richieste dei sussidi di disoccupazione, hanno ribadito ieri la necessità di nuovi aumenti del costo del denaro nei prossimi mesi: di riflesso, Dow Jones e S&P 500 hanno chiuso in rosso dello 0,76%, Nasdaq -0,96%.
- I dati robusti di giovedì sul mercato del lavoro USA hanno contribuito a riportare all’insù i rendimenti di mercato, allontanandoli dai recenti minimi di periodo. Il Treasury Note a dieci anni è risalito a 3,39%, da 3,31%.
Emergenza lavoro: 385 mila dollari per un pilota
- I conti di Netflix, peraltro, offrono una singolare chiave di lettura delle difficoltà ad assumere i dipendenti “giusti” in questo momento. Il Wall Street Journal, nelle pieghe dei conti, ha scoperto che Netflix sta cercando un pilota per l’aereo aziendale. L’offerta è di 385 mila dollari annui, molto superiore agli stipendi di mercato. Intanto Bloomberg rileva che al Ces di Las Vegas Volkswagen ha fatto il pieno di ingegneri licenziati in questi mesi dai colossi di Silicon Valley.
Lagarde: la frenata dell’economia sarà contenuta
Anche in Europa giovedì hanno tenuto banco le dichiarazioni dei banchieri centrali. Piazza Affari, interrompendo la striscia positiva, è arretrata dell’1,75% ha portato a termine il primo ribasso dopo sei rialzi di seguito. Il bilancio settimanale provvisorio è -0,7%, da inizio anno +8%.
Christine Lagarde, parlando a Davos, ha detto che l’inflazione nell’Eurozona è ancora troppo elevata. La Bce è determinata a portarla all’obiettivo del 2% in maniera ordinata, continuando ad aumentare i tassi. Per Lagarde la contrazione dell’economia dell’Eurozona sarà probabilmente “contenuta”.
Dopo queste dichiarazioni il rendimento del Bund decennale tedesco è salito a 2,06% da 2,02%. BTP decennale a 3,76% da 3,74%, ma lo spread è sceso ancora sotto i 170 punti base per la prima volta da aprile, dato molto positivo in chiave di reputazione del debito pubblico italiano. Ieri c’è stato un avvicendamento di dirigenti al vertice MEF: esce di scena Alessandro Rivera, arriva al suo posto, sulla poltrona di direttore generale, uno dei suoi più stretti collaboratori, Riccardo Barbieri, finora chief economist di via XX Settembre. Il prezzo del future sul BTP 10 anni viaggia verso la terza settimana positiva di seguito: +1,80%. Da inizio anno è cresciuto del 7%. Bilancio settimanale positivo anche per il Bund tedesco e per il Treasury.
Petrolio spinto dalla Cina, gas ancora giù
Petrolio poco mosso in avvio, Brent attorno a 86 dollari. Su questi livelli si chiuderebbe la seconda settimana positiva di seguito (+1,4% il bilancio provvisorio). La domanda cinese di petrolio a novembre è salita al livello più alto da undici mesi, come hanno mostrato i dati della Joint Organizations Data Initiative. L’OPEC ha dichiarato martedì che la domanda di petrolio cinese è destinata a salire quest’anno a causa dell’allentamento dei freni sul COVID-19 del paese trainando la crescita globale.
Il gas europeo giovedì sera ha chiuso in ribasso dell’1,6% a 60,7 euro per mwh, da inizio anno -19,50%. Secondo gli esperti, l’emergenza gas in Europa per questo inverno è ormai scongiurata perché le scorte sono ancora robuste e ormai si guarda alla primavera, quando le temperature si alzeranno, con maggiore ottimismo.
L’oro a 1.927 dollari l’oncia viaggia verso la quinta settimana consecutiva di rialzo, con le quotazioni al top da aprile, +5,7% a gennaio. La scommessa è che il picco dell’inflazione sia ormai alle spalle e che presto o tardi si comincerà a parlare di taglio dei tassi, uno scenario favorevole ai metalli preziosi.
Bitcoin alle stelle. Dimon: “È una frode”
Ancora sugli scudi il Bitcoin a 20.980 dollari +23% in settimana. Per trovare di meglio bisogna risalire al gennaio di due anni fa. Ma Jamie Dimon, Ceo di JPMorgan Chase, è scettico: al World Economic Forum di Davos, in Svizzera, è tornato ad attaccare le criptovalute. “Penso che tutto ciò sia stata una perdita di tempo e il motivo per cui voi ragazzi continuiate a sprecare il fiato su queste cose è per me totalmente incomprensibile. Bitcoin è una frode pubblicizzata”.
Piazza Affari: un buyback per le Generali, commesse per Saipem
Deutsche Bank promuove Credem a Buy e taglia Finecobank a Hold.
Saipem comunica stamattina di aver ricevuto due commesse per opere in ambito off shore. Il totale lavori è 900 milioni di dollari.
Generali annuncia l’avvio all’acquisto di azioni proprie da destinare all’esecuzione del piano di incentivazione a lungo termine approvato dall’assemblea lo scorso 29 aprile nonché di tutti i piani di remunerazione e incentivazione ancora in corso di esecuzione. Il buyback ha ad oggetto l’acquisto di un massimo di 10,5 milioni di azioni e il compimento di atti di disposizione sulle stesse – congiuntamente a quelle precedentemente riacquistate – nell’ambito dei piani di incentivazione. A tal fine, Generali ha sottoscritto un buyback agreement con Hsbc, che procederà in piena indipendenza agli acquisti, che potranno partire domani e si dovranno concludere entro marzo 2023. Il Leone di Trieste detiene azioni proprie pari al 2,5% del capitale.
Leonardo ha firmato con l’Australia un contratto di fornitura di elicotteri da 304 milioni di euro, pari al 2% degli ordini annuali stimati.
Tim dovrebbe annunciare oggi il coupon finale del suo bond da 700 milioni di euro.