X

Borsa oggi 2 ottobre: si infiammano petrolio e titoli della difesa sui timori di un’escalation in Medio Oriente

FIRSTonline

L’attenzione degli investitori è per l’accentuarsi delle tensioni in Medio Oriente, dopo che l’Iran ha lanciato circa duecento missili balistici su Israele. L’Iran ha dichiarato che il suo attacco è terminato, salvo ulteriori provocazioni, ma Israele, pienamente sostenuto dagli Stati Uniti, ha promesso una risposta.

Wall Street ieri ha chiuso in leggero calo, interrompando una lunga serie di rialzi, mentre i titoli della defesa sono in netto rialzo. In Asia, con la Cina assente per festività, è Hong Kong la protagonista segnando un forte rialzo guigato dal settore tecnologico, mentre Tokyo è in netto calo dopo l’insediamento del nuovo premier. Sotto pressione è invece il prezzo del petrolio. Le borse europee sono viste aprire in lieve rialzo. Occhi a Brembo, Pirelli e Unicredit.

Wall Street chiude in calo, ma balzano i titoli della difesa

Sono prevalse le vendite in chiusura a Wall Street, con il Dow Jones che archivia la seduta con un calo dello 0,41%, arrestando la serie di tre rialzi consecutivi, avviata giovedì scorso. Vendite diffuse anche sull’S&P-500, che chiude la giornata a 5.709 punti in calo dello 0,9%. Negativi il Nasdaq 100 (-1,43%) e l’S&P 100 (-1,09%). Nel paniere S&P 500 i segni positivi sono per i settori energia (+2,24%) e utilities (+0,81%), mentre i cali più vistosi si trovano nei comparti informatica (-2,66%), finanziario (-0,55%) e beni di consumo secondari (-0,51%). Balzano invece molti titoli della difesa o, meglio, quelli delle aziende che producono armi: Northrop Grumman è arrivata a guadagnare il 4%, Lockheed Martin (+4%) e Bae System (+3%).

Al netto delle tensioni in Medio Oriente, gli investitori negli Usa continuano a cercare segnali che indichino la strada dei tagli dei tassi da parte della Fed. Più tardi oggi avremo anche qualche suggerimento dal rapporto sull’occupazione ADP nel settore privato, ma il dato chiave è quello di venerdì con il non farm payroll che potrebbero essere decisivi per optare per una riduzione dei tassi di 25 o 50 punti base il mese prossimo. Da segnalare il massiccio sciopero dei lavoratori portuali che sta bloccando metà delle spedizioni del paese colpendo tutto, dalle auto al mais e potrebbe costare circa 5 miliardi di dollari al giorno.

Sale il petrolio per gli attacchi di Iran su Israele

ll petrolio è in rialzo dopo che l’Iran ha lanciato circa duecento missili su Israele, che pare che siano stati tutti intercettati dalla contraerea. L’Iran ha dichiarato che il suo attacco è terminato, salvo ulteriori provocazioni. Ma Israele, pienamente sostenuto dagli Stati Uniti, ha promesso una risposta.

Il WTI è arrivato a sfiorare i 72 dollari il barile per poi ritracciare leggermente a 71 dollari al barile in rialzo dell’1,7%, dopo il rally del 2,4% di ieri. In forte rialzo anche i future sul greggio Brent che hanno guadagnato l’1,5% a 74,66 dollari al barile, estendendo l’aumento del 2,5% di ieri.

L’oro oggi è in lieve calo a 2.657 dollari l’oncia, ieri +1%. Bitcoin +1,7% a 62.000 dollari, dopo due sedute di forte calo. L’indice del dollaro, che segue la valuta statunitense rispetto all’euro e ad altri cinque importanti rivali, è rimasto stabile a 101,27 dopo aver toccato un massimo di 101,39 martedì per la prima volta dal 19 settembre. L’euro è rimasto pressoché invariato a 1,1061 dollari, dopo un calo dello 0,6% nella sessione precedente, quando era scesa a 1,1046 dollari per la prima volta dal 12 settembre

Hong Kong +5% grazie ai tech. Tokyo perde il 2,2%

Mentre la Cina resta chiusa per festività, la borsa di Hong Kong rientra da un lungo fine settimana di vacanza con un altro forte rialzo: l’indice Hang Seng sale del 5%, ai massimi dal febbraio 2023, sesta seduta consecutiva in positivo con 75 nomi dell’indice, su un totale di 82 che hanno il segno positivo. In particolare salgono i tech, con l’indice Hang Seng Tech di Hong Kong, che rappresenta le 30 maggiori società tecnologiche quotate in borsa, guadagna circa il 9% tra cui: Bilibili +20%, Meituan +14%. Li Auto +8% e BYD + 5% dopo la pubblicazione dei dati sulle consegne di auto. C’è ancora euforia sui titoli del settore immobiliare: Longfor +18%, China Resources Land +11%.

La borsa di Hong Kong è salita del 23% da quando le autorità di Pechino hanno varato una sequenza di stimoli a vari ambiti dell’economia e la sua capitalizzazione è aumentata di quasi ottocento miliardi di dollari in meno di due settimane.

La borsa di Tokyo è in calo e lo yen si indebolisce all’indomani dell’insediamento del governo del nuovo premier Shigeru Ishiba. L’Indice Nikkei è a -2,18%. Il cross dollaro yen a 144. Stanotte il Ministro per la Rivitalizzazione Economica, Ryosei Akazawa, ha chiarito che il governo Ishiba non è favorevole in modo incondizionato al rialzo dei tassi di interesse avviato dalla banca centrale: prima di procedere contro l’inflazione va infatti chiuso il discorso con la deflazione, a suo avviso non ancora debellata del tutto. Akazawa si augura che Ishiba e il Governatore Kazuo Ueda si incontrino presto per iniziare a cooperare. L’indice di fiducia in Giappone si è attestato a settembre a 36,9 punti dai 36,7 di agosto e sotto le attese degli analisti che erano per una salita fino a 37,1 punti

La borsa di Seul è in ribasso, indice KOSPI -0,7%. Anche in Corea del Sud l’inflazione continua ad abbassarsi e in agosto è tornata sotto i livelli obiettivo della banca centrale del 2%, per la prima volta dal marzo del 2021.

Borse europee viste in leggero rialzo: occhi a Brembo, Pirelli e Unicredit

Le borsa dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo, future dell’indice EuroStoxx 50 +0,14%, mentre i futures statunitensi scendono (-0,32% quello sul Dow jones e -0,31% quello sull’S&P500).

Brembo che concluso con successo la cessione, attraverso una procedura di accelerated bookbuilding, a investitori istituzionali di 55,8 milioni di azioni ordinarie detenute in Pirelli, corrispondenti al 5,58% del capitale sociale del gruppo di pneumatici a un prezzo di 5,07 euro per azione. Il corrispettivo complessivo è, quindi, pari a 282,9 milioni.

Unicredit. L’agenzia di rating Moody’s ha confermato il rating del debito Senior Preferred e dei depositi a lungo termine di UniCredit a “Baa1”, con outlook stabile. Ha anche detto che, “in caso di acquisizione di Commerzbank da parte di UniCredit, prenderà in considerazione la possibilità di migliorare il rating stand-alone della banca attualmente pari a Baa3, a Baa2”, un gradino sopra il rating sovrano dell’Italia. Ciò “comporterebbe un innalzamento del rating anche per il debito senior non privilegiato e junior.

Auto. Prosegue il calo del settore a settembre: secondo quanto comunica il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti le immatricolazioni sono scese del 10,75%, mentre Stellantis ha registrato un calo addirittura triplo: del 33,7%. Sul fronte delle vetture elettriche, grazie soprattutto al contributo degli incentivi, le BEV (Battery Electric Vehicles) crescono le immitricolaziooni in Italia del 29%, raggiungendo una quota di mercato del 5,2%: +1,5 punti percentuali rispetto ad agosto e +1,6 p.p. su settembre 2023. Le PHEV (Plug-in Hybrid Electric Vehicles) rimangono sostanzialmente stabili al 3,4% (-0,1 p.p. su agosto e -0,6 p.p. su settembre 2023), portando la quota totale delle ECV all’8,6% (+1,0 p.p. su settembre 2023).

Eni è tra le major a livello internazionale che hanno partecipato alla gara indetta dalla Guyana per l’assegnazione di un contratto per la commercializzazione delle sue quote di greggio prodotte nel paese.

Oggi sono previsti numerosi interventi da parte di esponenti della Bce, tra cui il vicepresidente Luis de Guindos e l’economista capo Philip Lane, anche se un taglio dei tassi di un quarto di punto questo mese sembra ormai certo, dopo una serie di lievi rilevazioni di inflazione e suggerimenti da parte del presidente della Bce Christine Lagarde.

Related Post
Categories: Finanza e Mercati