X

Borsa oggi 19 novembre: risalgono i tech. Balzo di Tesla sulla scommessa self driving. I mercati si interrogano sulle politiche di Trump

Imagoeconomica

I mercati cercano di trovare un assetto dopo gli eccessi del dopo elezioni Usa: i rendimenti dei titoli di Stato statunitensi rientrano, il dollaro scende dai massimi di parecchi mesi, le azioni tecnologiche sono tornate a salire dopo le forti perdite della scorsa settimana. Aggiustate le posizioni, ora si tratta di attendere domani i dati di Nvidia e nei prossimi giorni i dettagli del governo del presidente eletto Donald Trump, cercando di valutare le prospettive di un allentamento monetario da parte della Federal Reserve.

Secondo Cme FedWatch, i mercati hanno ridotto le probabilità di un taglio di un quarto di punto dei tassi di interesse nella prossima riunione della Fed a dicembre a meno del 59%, in calo rispetto al 62% circa del giorno precedente. La spesa fiscale annunciata da Trump, i dazi più elevati e le restrizioni all’immigrazione sono considerati dagli analisti come fattori inflazionistici, potenzialmente in grado di ostacolare i tagli dei tassi da parte della Fed, già ostacolati da una serie di dati economici resilienti.

La scorsa settimana Trump ha iniziato a fare nomine, ricoprendo ruoli nei settori della sanità e della difesa, ma le posizioni chiave per i mercati finanziari (segretario al Tesoro e rappresentante per il commercio) devono ancora essere annunciate.

Wall Street chiude positiva in attesa dei conti di Nvidia domani con Tesla scoppiettante su indiscrezioni che parlano del sostegno del governo Trump allo sviluppo delle auto a guida autonoma. L’Asia ha seguito il buon umore Usa. Le Borse europee sono viste aprire positive.

Wall Street positiva attende Nvidia. Tesla balza del 5,6%

Wall Street archivia la seduta positiva recuperando parte delle perdite subite la settimana scorsa, ma frenata dai commenti della Fed che non ha fretta di tagliare ancora i tassi di interesse. Cautela anche in vista dei risultati di Nvidia. Chiude con una variazione pari a -0,13% il Dow Jones, mentre, al contrario, l’S&P-500 procede a piccoli passi, avanzando a 5.894 punti. Buona la prestazione del Nasdaq 100 (+0,71%); come pure, in moderato rialzo l’S&P 100 (+0,4%).

Le azioni Tesla hanno continuato il loro rally post-elezioni statunitensi e ieri hanno chiuso in rialzo del 5,6%, arrivando a segnare un +35% dal 5 novembre, giorno delle elezioni presidenziali. Intanto, la valutazione della società fondata da Elon Musk ha sorpassato saldamente quota 1 trilione di dollari.

A spingere gli acquisti sul titolo nelle ultime ore è stata una indiscrezione di Bloomberg, secondo cui i membri del team di transizione del presidente eletto Trump hanno detto ai consiglieri che intendono fare rendere il tema dei veicoli a guida autonoma una delle priorità del Dipartimento dei trasporti.

Rendimenti Usa riavvolgono il nastro e scendono dai massimi

I rendimenti dei titoli del Tesoro Usa hanno continuato a scendere durante la notte, con il rendimento a due anni in calo al 4,280% e quello a 10 anni in leggero calo al 4,408%. Ciò ha mantenuto la pressione sul dollaro, che è rimasto vicino al suo minimo notturno rispetto ai principali omologhi. L’indice del dollaro, che traccia la valuta rispetto a un paniere di altre sei, è rimasto pressoché invariato a 106,29, vicino al minimo di lunedì a 106,12. Ha raggiunto il massimo in un anno a 107,07 giovedì. Il dollaro è sceso dello 0,17% a 154,41 yen, rafforzandosi leggermente a 1,0584 dollari per euro.

Il Bitcoin, che la scorsa settimana ha raggiunto il massimo storico di 93.480 dollari in seguito alle scommesse su una regolamentazione più favorevole delle criptovalute sotto Trump, martedì è in rialzo dello 0,5% a 91.801 dollari. L’oro, bene rifugio, ha guadagnato lo 0,4% a 2.623,49 dollari, dopo essere balzato di quasi il 2% lunedì, registrando il più grande rialzo in un giorno da metà agosto, in un contesto di debolezza del dollaro e crescenti preoccupazioni per il conflitto tra Russia e Ucraina.

Asia positiva. Prese di profitto su Xiaomi (-4%) dopo conti migliori dette attese

La chiusura in rialzo di Wall Street si è portata dietro quasi tutte le borse dell’Asia Pacifico, l’indice di riferimento dell’area di MSCI guadagna circa lo 0,5%, la metà del rialzo di stanotte. Il Nikkei di Tokyo +0,7%. L’Hang Seng di Hong Kong +0,1%. Xiaomi perde il 4% dopo un avvio di seduta in rialzo: i conti del trimestre presentati ieri sono meglio delle attese e gli operatori parlano di prese di profitto. Il produttore di smartphone ha alzato il suo obiettivo di vendita di veicoli elettrici per il 2024 a 130.000 unità. Gli analisti si aspettano che la redditività dell’azienda sugli smartphone e sugli EV continui a migliorare nel quarto trimestre. Le azioni di Singapore hanno raggiunto il massimo degli ultimi 17 anni, spinte da un rally nei titoli finanziari più importanti dell’indice, mentre la città-stato intensifica gli sforzi per rilanciare il suo mercato azionario.

La borsa di Taipei ha chiuso in rialzo dell’1,2%. Indice S&P ASX 200 di Sidney +0,9%, quarta seduta consecutiva di rialzo. La Reserve Bank of Australia ritiene che l’attuale impostazione di politica monetaria sia appropriata, i tassi d’interesse sugli attuali livelli abbasseranno l’inflazione di base che è ancora “troppo alta”, secondo i verbali della riunione di decisione politica del 5 novembre. Indice KOSPI di Seul +0,2%. Borsa dell’India in rialzo, indice Bse Sensex +1%.

CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen chiudono rispettivamente a +0,67% e +2,19 per cento. George Efstathopoulos, gestore di Fidelity International basato a Singapore, sta incrementando le posizioni sull’azionario della Cina perché ritiene che lo stimolo fiscale possa sostenere l’economia. Efstathopoulos, un money manager con un patrimonio di circa 3 miliardi di dollari, racconta a Bloomberg che la scorsa settimana ha puntato sulle azioni a media capitalizzazione quotate nella Cina continentale, dopo aver preso profitto dalla sua esposizione via Hong Kong durante l’ultimo rimbalzo. La sua attenzione si concentra sull’indice CSI 500, i cui guadagni sono stati inferiori alla performance dell’indice blue-chip CSI 300 quest’anno. Le autorità cinesi hanno “la capacità e faranno ciò che è necessario per assicurarsi che la crescita interna sia decente”, ha dichiarato all’agenzia.

Borse europee viste positive

Le Borse europee sono viste aprire in rialzo dopo la seduta in calo di ieri. Il future dell’indice EuroStoxx 50 è a +0,4%, il future Dax di Francoforte +0,3%. Ieri il FTSEMIB di Milano ha perso l’1,3%, ma si tratta di un effetto tecnico perchè lo stacco dell’acconto/saldo dividendi di oggi incide per l’1,22%.

Amplifon. La rivale Sonova chiude il semestre con Ebitda inferiore alle aspettative.

Enel. All’indomani della presentazione dei conti del trimestre e dell’aggiornamento del piano industriale, Mediobanca alza il target price e Goldman Sachs lo abbassa.

Stellantis. Il processo di successione per il ruolo di Ceo sarà avviato entro la fine dell’anno e proseguirà l’anno prossimo, ha detto l’attuale Ceo Carlos Tavares nel corso di una vista allo stabilimento francese di Rennes. Per Tavares, inoltre, c’è ancora del lavoro da fare per migliorare l’utilizzo della capacità produttiva in Europa, mentre il gruppo si adatterà alle future decisioni del presidente eletto degli Usa, Donald Trump.

Terna ha perfezionato il terzo closing per la cessione della società controllata brasiliana titolare di una linea elettrica in Brasile per complessivi 150 km circa, per un valore (equity value) di circa 79 milioni di euro, in linea con quanto previsto dall’accordo firmato ad aprile 2022.

Telecom Italia. La Lega propone incentivi per le società energivore della telefonia.

Tra le società a minore capitalizzazione focus su FNM, dopo la presentazione del piano industriale per il periodo 2024/2029.

Il vicepresidente della Bce Luis De Guindos ha detto che la banca centrale europea teme “brusche e improvvise correzioni” sui mercati legate anche alle elevate esposizioni verso i colossi Usa e a una possibile bolla nel settore dell’intelligenza artificiale. “La concentrazione della capitalizzazione del mercato azionario e degli utili tra poche società, in particolare negli Usa, è aumentata notevolmente negli ultimi anni, sollevando preoccupazioni sulla possibilità di una bolla dei prezzi degli asset legata all’AI. Data la profonda integrazione dei mercati azionari globali, le sorprese negative specifiche di un’azienda o di un settore potrebbero facilmente diffondersi”.

Related Post