Le Borse europee chiudono in calo, zavorrate dal clima incerto di Wall Street in attesa dei verbali della Fed, che saranno pubblicati alle 20 italiane. Il Ftse Mib limita le perdite (-0,46%) grazie al rally di Stm (+7,92%), mentre Parigi, Francoforte, Madrid, Amsterdam e Londra accusano ribassi più marcati.
Il mercato ha accelerato al ribasso dopo le dichiarazioni di Isabel Schnabel (Bce) al Financial Times, che ha raffreddato le aspettative di tagli precoci ai tassi: “Non ci sono buone ragioni per giustificare tagli precauzionali”. A pesare, anche le tensioni sui dazi, con Donald Trump pronto a imporre tariffe del 25% su auto, semiconduttori e farmaceutica.
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A Piazza Affari, Stm domina la scena, grazie a un report positivo di Jefferies, mentre Recordati soffre pesanti vendite dopo che la controllante Rossini ha venduto il 5% del capitale, riducendo la sua quota al 46,82%. I titoli sono stati collocati a un prezzo di 55,70 euro, ma in Borsa si scambiano appena sopra. Telecom Italia guadagna terreno grazie alle speculazioni su un possibile aumento della partecipazione di Poste Italiane. Prosegue la crescita di Leonardo, favorita dall’incremento delle spese in armamenti. Bene anche le banche.
Il gas ad Amsterdam continua a scendere, ora sotto i 48 euro, mentre il petrolio sale, con il WTI a 72,24 dollari al barile. Il cambio euro/dollaro si attesta poco sopra a 1,04.
Lo spread tra Btp e Bund è in lieve rialzo a 108 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,64%.