Giornata negativa per le borse europee, influenzate dalla delusione per la Federal Reserve, che ha annunciato solo due tagli dei tassi per il 2025, ben lontano dalle attese di quattro. Di conseguenza, tutte le piazze europee chiudono in rosso, con Milano in cima alla lista dei ribassi, segnando un -1,78% e scivolando sotto i 34.000 punti. Parigi (CAC 40) perde l’1,22%, Francoforte (DAX) scende dell’1,39%, mentre Londra (FTSE 100) cede l’1,17%. Anche le borse di Madrid (IBEX 35) e Amsterdam (AEX) registrano perdite significative.
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A Milano, le peggiori performance sono quelle di Telecom Italia, che cede il 7,86% dopo l’annuncio dell’offerta vincolante da parte di Tesoro-Retelit, e STMicroelectronics, in calo del 6,27% a causa delle vendite nel settore tecnologico, colpito dal tonfo di Micron a Wall Street. Interpump (-4,79%) e Nexi (-3,55%), nonostante l’upgrade del rating da Fitch, segnano ribassi significativi, mentre anche Stellantis (male le immatricolazione a novembre), Unicredit, Mediobanca e Banco BPM scendono tra il 2% e il 3%. Sotto pressione il settore bancario con Unicredit criticata dal governo tedesco per l’aumento della sua partecipazione in Commerzbank, mentre Banco BPM e MPS sono anch’essi in difficoltà.
L’unico lato positivo della giornata arriva da Saipem (+3,44%), grazie a un contratto offshore da 900 milioni di dollari in Nigeria, e da Campari (+1,06%).
Lo spread BTP/BUND sale a 117 punti, con un aumento dello 0,95%.
A Wall Street, invece, si registra un rimbalzo, grazie ai dati sul PIL statunitense, che sono cresciuti più del previsto. Nasdaq guadagna lo 0,85%, S&P 500 cresce dello 0,66% e Dow Jones sale dello 0,62%, recuperando terreno dopo la delusione per la politica monetaria della Fed.
Nel mercato delle criptovalute, Bitcoin scende sotto i 100.000 dollari, segnando il peggior calo dal settembre scorso, mentre il petrolio arretra con il WTI sotto i 70 dollari al barile e il Brent a 73 dollari. In controtendenza, il gas naturale registra un rialzo del 5,47%, toccando i 43,25 euro al MWh ad Amsterdam, dopo la decisione di Kiev di non rinnovare l’accordo per il transito del gas russo.
Infine, l’euro torna sopra 1,04 dollari, a 1,041.
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