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Borsa oggi 18 ottobre: la strage di Gaza tiene in ansia i mercati. Biden parte in salita. Petrolio, bond e oro salgono

Pixabay

La missione di Joe Biden in Israele inizia nel peggiore dei modi. La carneficina (circa 500 morti) provocata da un missile piombato su un ospedale di Gaza ha spinto la Giordania ad annullare il vertice tra Biden, il presidente palestinese Abu Mazen e il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, inizialmente previsto ad Amman. Un segnale del minor peso della potenza Usa nell’area. Ma stamane è stata annunciata la creazione di una “zona sicura” a sud di Gaza.

I mercati seguono con inquietudine il deterioramento della crisi: sale il petrolio +2,5% sia nella versione Brent che Wti, l’oro si apprezza a 1.935 dollari l’oncia, sui massimi da tre settimane. Ma più che alla delicata situazione di Gaza i mercati guardano alle novità emerse nelle ultime ore.

La Cina torna a crescere: +4,9%, ma il mattone è alla deriva

La Cina, innanzitutto, nel terzo trimestre il Prodotto Interno Lordo del Drago è cresciuto del 4,9% anno su anno, in frenata dal +6,3% del secondo trimestre ma meglio delle aspettative (+4,5%). Il risultato pone la Cina sulla via del raggiungimento di una crescita annuale del 5%, l’obiettivo del governo. I dati sui consumi sono coerenti con questa indicazione ottimistica. Le vendite al dettaglio sono salite in settembre del 5,5% anno su anno, dal +4,6% di agosto: in linea con le aspettative (+4,5%), la produzione industriale.

Questi dati non hanno eccitato più di tanto i mercati: il CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen -0,5%. Hang Seng di Hong Kong -0,2%. E buone indicazioni macro sono compensate dalle nuove note negative sul mercato immobiliare: Country Garden non ha ripagato il bond di 15 milioni di dollari scaduto ieri e si avvia al default. L’indice Nikkei di Tokyo è in ribasso dello 0,3%, il Kospi di Seul è intorno alla parità, così come l’S&P ASX200 di Sidney e il BSE Sensex di Mumbai.

L’economia Usa corre, rischio di nuovi aumenti dei tassi

L’altra nota dominante della mattinata arriva dagli Usa. L’aumento delle vendite al dettaglio a settembre ha provocato un nuovo balzo in avanti dei rendimenti nel timore di un rimbalzo dell’inflazione, rafforzando l’opinione che la Federal Reserve dovrà mantenere i tassi più alti per un periodo più lungo.
Il tasso del Treasury Note a dieci anni a 4,83%, massimo dal 2007. Il biennale è a 5,20% di rendimento, dieci punti base in più del giorno prima.

Nuovi vincoli a Pechino, Nvidia perde colpi

Ieri Wall Street ha chiuso con una variazione di poco conto dei principali indici, S&P500 invariato. Nasdaq in calo dello 0,3% a seguito delle vendite arrivate sul settore dei chip. Ne ha fanno le spese Nvidia arrivata a perdere il 6%.

Goldman Sachs fa flop

Goldman Sachs ha chiuso il terzo trimestre con utili in calo appesantiti dalla svalutazione delle attività fintech di GreenSky e dei suoi investimenti immobiliari. L’utile netto è stato di 2,06 miliardi, o 5,47 dollari per azione, da 3,07 miliardi o 8,25 dollari per azione, registrati nello stesso periodo del 2022. La sfortunata incursione nel settore del consumer banking si è rivelata costosa, con una perdita 3 miliardi di dollari in tre anni. LinkedIn, divisione di Microsoft, ha dichiarato che licenzierà 668 dipendenti, più del 3% dei 20.000 dipendenti, nella seconda tornata di tagli di posti di lavoro quest’anno in un contesto di rallentamento della crescita dei ricavi.

Apertura contrastata in Europa, migliora lo Zew

Contrastati i future sulle piazze europee: -0.2% il dato dell’Eurostoxx.
Anche nell’Eurozona tornano a salire i rendimenti: Bund decennale a 2,88% da 2,78%. BTP decennale a 4,88% da 4,76%. Spread intorno a quota 200. Le borse europee chiudono una seduta altalenante, che alla fine risulta quasi piatta, Milano -0,08% nonostante il rimbalzo di Telecom +3,7%. Germania. A sorpresa, il morale degli investitori tedeschi è migliorato in ottobre oltre le attese, -1,1 punti da -11,4 punti in settembre, attenuando le speranze di un approccio più morbido della Bce.

Tagliati i rating di Campari. Giù anche Cnh.

A Piazza Affari riflettori accesi su Saipem. JP Morgan alza il target price a tre euro.
Campari. Hsbc abbassa il target price a 11,10 euro.
CNH. Barclays taglia il target price da 17,0 a 16,0 dollari
Franchi Umberto Marmi. Intermonte ha avviato la copertura con un Buy e un target price a 9,5 euro, upside +44%.

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