Le Borse europee chiudono in forte rialzo, trainate dall’entusiasmo per l’apertura positiva di Wall Street e da un clima geopolitico più disteso. Gli investitori tornano a sperare in un allentamento delle politiche monetarie, mentre sul fronte geopolitico la tregua in Medio Oriente e la telefonata “positiva” tra Donald Trump e Xi Jinping, come l’ha definita il presidente eletto americano, contribuiscono a rafforzare l’ottimismo. Ancora in calo i rendimenti dei titoli di Stato mentre si riaccendono le speranza per un taglio dei tassi negli Usa, oltre che in Europa, dove diversi esponenti della Bce hanno indicato nell’allentamento monetario il percorso su cui Francoforte è instradata.
Londra guida i mercati con il FTSE 100 che guadagna l’1,35%, raggiungendo un nuovo massimo storico a 8.505,29 punti. Piazza Affari segue a ruota, con il Ftse Mib in rialzo dell’1,35% e ai massimi dal 2008, chiudendo a 36.267 punti. Sul listino milanese brillano i titoli del settore automotive: Iveco segna un +5,72% e Stellantis un +2,8%, beneficiando delle notizie di nuove iniziative Ue a supporto della transizione verso l’elettrico.
Anche gli altri mercati europei mostrano solidi progressi: Francoforte sale dell’1,3%, Parigi dello 0,98%, Amsterdam dello 0,72% e Madrid dello 0,57%.
Il settore minerario europeo si distingue grazie alle voci di una possibile fusione tra i giganti Glencore e Rio Tinto. Sul fronte macroeconomico, l’ottimismo è alimentato da un PIL cinese superiore alle attese, un’inflazione europea in linea con le previsioni e commenti accomodanti di diversi banchieri centrali, che fanno sperare in un imminente taglio dei tassi sia negli Stati Uniti che in Europa.
Sul listino di Piazza Affari, oltre al comparto auto, si mettono in luce titoli come Generali, che sfiora i 30 euro per azione dopo l’annuncio dell’acquisizione di Mgg e in vista dell’accordo con Natixis nell’asset management. In positivo anche Buzzi, Azimut e Nexi. Perdono terreno, invece, Amplifon, Saipem e Mps.
Oltreoceano, Wall Street si muove in rialzo con S&P 500 e Nasdaq che accelerano.
Stabile l’oro dopo i guadagni della giornata precedente. Il petrolio è in moderato ribasso, complice la tregua a Gaza: il Brent per marzo 2025 perde lo 0,75%, scendendo a 80,69 dollari al barile, mentre il WTI tratta a 77,25 dollari (-0,65%).
Spread a 113 punti basi.
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