Le Borse europee continuano a recuperare grazie alla leggera schiarita sui dazi. A guidare la volata è Milano seguita dalle altre piazze europee. Più contenuta Parigi, appesantita dal tonfo di Lvmh dopo un trimestre chiuso con ricavi sotto le attese. Intanto Wall Street apre cauta dopo due sedute positive. Banche in evidenza: Citigroup batte le attese con utili a 1,96 dollari per azione, Bank of America segna +11% sugli utili. Attesa per i conti di Netflix, giù Boeing dopo lo stop cinese alle consegne di aerei.
Mentre si attende – domani – il probabile taglio dei tassi della Bce, la sospensione temporanea dei dazi reciproci Usa su smartphone, computer e altri prodotti di elettronica dà linfa ai listini, mentre i mercati attendono ora le prossime mosse del presidente Usa Donald Trump che però ieri ha sottolineato che le tariffe saranno decise “presto”. A trainare le piazze continentali è l’automotive, sugli scudi in scia all’ipotesi che la Casa Bianca possa ridurre alcuni dei dazi del 25% sulle auto per attenuarne l’impatto economico dopo l’allarme lanciato dai principali gruppi automobilistici a stelle e strisce.
E così Milano il titolo migliore è Stellantis, seguita a ruota da Iveco e Pirelli. Sugli scudi anche Leonardo. Positive le banche: Mediobanca, Mps e Unicredit sono in vetta al comparto. Oggi il cda di Banco Bpm si riunisce per decidere sull’ops di Mps per Mediobanca in vista dell’assemblea del 17 aprile. Secondo i pronostici Piazza Meda dovrebbe votare a favore dell’aumento.
Sul Ftse Mib viaggiano in ribasso i titoli del lusso, con Brunello Cucinelli e Moncler in fondo al listino zavorrati da Lvmh. Deboli le utility, Amplifon e Campari. Occhi anche su Telecom Italia, dopo l’accordo con Mef e Retelit per la vendita di Sparkle.
Dall’altra parte dell’oceano, anche Wall Street si prepara a una partenza positiva.
Sugli altri mercati, è in rialzo il petrolio, con il Brent poco sotto i 65 dollari al barile. Il gas riprende a salire, così come l’oro (+0,32% a 3.226 dollari l’oncia). Sul valutario resta debole il dollaro. In rialzo a 118 punti lo spread tra Btp e Bund tedeschi, con il rendimento annuo italiano al 3,73% e quello tedesco al 2,54%.