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Borsa oggi 13 marzo: Europa in ribasso tra dazi e timori per l’economia Usa. Milano frenata dagli industriali – DIRETTA

Imagoeconomica

Le Borse europee viaggiano contrastate nel primo pomeriggio, appesantite dalla debolezza Wall Street, che procede sotto la parità dopo due sedute di rialzi. Il clima di incertezza globale resta dominato dalla questione dei dazi, con Trump che promette di rispondere alle contromisure della Ue contro le sue tariffe su acciaio e alluminio: non solo auto ma anche tariffe del 200% su vino, champagne e altre bevande alcoliche europee se l’Ue non ritirerà le tariffe del 50% sul whisky. Nonostante i dati positivi sulla produzione industriale di gennaio (+0,8%), Milano, Francoforte e Parigi viaggiano in ribasso, Amsterdam e Londra sono sotto la parità, mentre Madrid resiste con guadagni contenuti. Nel frattempo sono arrivati anche gli ultimi dati Usa, con i prezzi alla produzione rimasti invariati a febbraio e richieste di sussidi di disoccupazione sotto le attese.

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A Piazza Affari, Generali è sotto la parità nonostante conti superiori alle attese. Acquisti su Brunello Cucinelli in attesa della pubblicazione dei risultati. Il settore bancario, invece, è contrastato con Banca Popolare di Sondrio in calo dopo il rally di ieri spinta dalla presentazione del nuovo piano e Mps in cima al listino. Occhi su Banco Bpm, che ha ottenuto il via libera per l’Opa su Anima Holding, e Unicredit che avanza nell’acquisizione di Banco Bpm Vita. Amplifon, infine, subisce un abbassamento del target price da parte di Goldman Sachs. In fondo al Ftse Mib: Campari, Stm e Buzzi.

Tra i titoli sotto pressione, Ferrari si prepara ad affrontare gli effetti dei dazi Usa, mentre Recordati potrebbe subire un impatto sul fatturato a causa delle nuove tariffe. Leonardo, invece, guadagna terreno grazie alla copertura positiva di Jefferies e nuovi ordini per 30 elicotteri.

L’euro scende a 1,088 dollari (da 1,092). Il petrolio è poco mosso, con Wti a 67,85 dollari e Brent a 71,14 dollari. Il gas ad Amsterdam sale dello 0,82%, a 42,6 euro al megawattora.

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