X

Borsa oggi 12 settembre: è il giorno della Bce per il taglio dei tassi. Con Nvidia, Wall Street festeggia il ritorno dei tech

Imagoeconomica

I tech sono tornati a Wall Street. Quello che è stato per mesi il motore dei listini di tutto il mondo e che sembrava essersi inceppato è ripartito ieri nella seconda metà della seduta statunitense al suono del flauto del pifferaio di Cupertino: il Ceo del colosso dei chip Nvidia che ha parlato di una domanda travolgente di chip per l’intelligenza artificiale. Jensen Huang (nella foto, ndr) ha detto che ogni cliente chiede di essere servito per primo e vorrebbe poter aumentare gli ordini. Il titolo della società simbolo dell’intelligenza artificiale ha chiuso in rialzo dell’8,2%. Così il Nasdaq che fino a quel momento della seduta annaspava in un -1,3%, si è subito risollevato e ha segnato in chiusura un rialzo del 2,1%. OpenAI punta a raccogliere almeno 5 miliardi di dollari con una valutazione di 150 miliardi di dollari, dice FT.

Tutto ciò ha contribuito a sbiadire le attese di mezzo punto percentuale da parte della Fed la prossima settimana, ritenuto ora sproporzionato. L’attesissimo rapporto sull’inflazione statunitense pubblicato ieri ha mostrato che l’indice dei prezzi al consumo (CPI) di base è aumentato dello 0,28% ad agosto, leggermente al di sopra di una crescita prevista dello 0,2%, e questo è stato sufficiente per i mercati nervosi per decidere che la Fed si sarebbe accontentata di un taglio dei tassi di 25 punti base mercoledì prossimo. Ciò ha spinto al rialzo i rendimenti a breve termine e ha dato al dollaro una spinta tanto necessaria nei confronti dello yen , che si è ritirato dal massimo del 2024 di 140,71 per dollaro. Nel pomeriggio Usa l’attenzione sarà per i dati richieste di disoccupazione e sui prezzi alla produzione.

Oggi è il giorno della Bce: la banca centrale è attesa tagliare di un altro quarto di punto e offrire indizi su cosa accadrà in futuro. Ma l’evento, più che atteso, potrebbe essere messo in secondo piano dall’euforia scatenata dalla ripresa dei tech.

L’Asia raccoglie l’intonazione di Wall Street: tutti i tech in rialzo. Tokyo +3%. Occhi a Boj

Il forte recupero dei tech di Wall Street ha ispirato stamattina stamattina anche i listini di Asia Pacifico con l’indice di riferimento per l’area, l’MSCI Asia Pacific, che guadagna l’1,5%, la variazione positiva giornaliera più ampia delle ultime quattro settimane.

Corsa in salita anche per l’indice Nikkei di Tokyo che è in rialzo del 3% nel finale di seduta. Si indebolisce lo yen a 142,7 dai minimi di giornata di ieri a 140,7. L’inflazione misurata dai prezzi alla produzione giapponesi è rallentata per la prima volta in otto mesi, grazie al calo del costo delle voci legate all’energia, mentre gli economisti che si aspettavano un aumento. La misura dei prezzi degli input per le imprese giapponesi è aumentata del 2,5% rispetto a un anno prima nel mese di agosto, come ha riferito giovedì la Banca del Giappone. Rispetto al mese precedente, i prezzi sono scesi dello 0,2%, il primo calo in 10 mesi.

Il membro più oltranzista sulla politica monetaria del Consiglio della Banca del Giappone, Naoki Tamura ha detto che la banca centrale del Giappone dovrebbe aumentare il tasso di riferimento in modo più aggressivo di quanto previsto da molti economisti, in quanto il tasso neutrale in Giappone è pari o superiore all’1%. “Ritengo che sia necessario aumentare il tasso a breve termine almeno fino a circa l’1% nella seconda metà del periodo di proiezione della banca fino all’anno fiscale 2026”, ha detto Tamura giovedì in un discorso ai leader aziendali locali a Okayama, nel Giappone occidentale. L’ex dirigente della Semitono Mitsui chiede di aumentare il costo del denaro in modo importante e graduale, non c’è bisogno urgente di procedere su questa via. “Dobbiamo osservare da vicino come l’economia risponde alle variazioni dei tassi d’interesse senza preconcetti”, ha dichiarato.

Si mettono in luce stamattina soprattutto i listini dell’Asia più esposti al tech, ai semiconduttori e all’intelligenza artificiale. Hang Seng di Hong Kong +1%, TAIEX di Taipei +3%, KOSPI di Seul +1,7%. Taiwan Semiconductor Manufacturing +4%, Foxconn +3%, Hynix +8%. L’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen è sulla parità. BSE Sensex di Mumbai +0,3% in avvio di seduta.

Sui prezzi del petrolio soffia l’uragano Francine

I prezzi del petrolio salgono: Wti +0,77% a 67,83 dollari al barile e Brent +0,91% a 71,25 dollari al barile, spinti dalle preoccupazioni per l’impatto dell’uragano Francine sulla produzione negli Stati Uniti, il più grande produttore di greggio al mondo. Entrambi i contratti sono aumentati di oltre 1 dollaro, o più del 2%, nella sessione precedente, in seguito alla chiusura delle piattaforme offshore nel Golfo del Messico e all’interruzione delle attività di raffinazione sulla costa a causa dell’arrivo dell’uragano Francine nel sud della Louisiana.

Borse europee: è il giorno della Bce

L’Europa è pronta a muoversi al rialzo nel giorno più imporante della settimana: la decisione di politica monetaria della Banca Centrale Europea (alle 14:15 la decisione sui tassi, alle 14:45 la conferenza stampa della presidente, Christine Lagarde). I futures Eurostoxx 50 sono balzati dell’1,2% e i futures Ftse hanno guadagnato l’1%. Un taglio di un quarto di punto è pienamente già prezzato, ma resta la domanda se la banca centrale taglierà di nuovo a ottobre e dicembre. I falchi, timorosi dell’inflazione, sono ancora in maggioranza, con i mercati che stimano una mossa il mese prossimo solo a circa il 40%. Lo scenario più probabile è che la presidente della Bce, Christine Lagarde, nel suo briefing post-riunione, si attenga alla recente narrazione secondo cui le decisioni vengono prese riunione per riunione, sulla base dei dati in arrivo.

Bruxelles valuta l’opzione Draghi di estendere fino a 350 miliardi di euro il debito dell’Ue, scrive il Financial Times.

Unicredit. Ieri la banca milanese ha annunciato l’acquisto della tedesca Commerzbank e ha contattato i vertici della banca tedesca con l’obiettivo di esplorare la possibilità di una fusione, scrive Reuters. MF riporta che il governo italiano era stato avvisato qualche giorno fa, il governo tedesco non sapeva nulla. Oggi Morningstar Dbrs sottolinea che “un accordo con Commerzbank potrebbe creare il potenziale per economie di scala e sinergie nei segmenti corporate, Pmi e retail in Germania. La Germania è anche il principale partner economico dell’Italia sia in termini di esportazioni sia di importazioni. Un accordo potrebbe anche sostenere un’ulteriore espansione nell’Europa centrale, attraverso mBank, una delle più grandi banche in Polonia, attualmente controllata da Commerzbank”.

Stellantis investirà oltre 406 milioni di dollari in tre stabilimenti in Michigan a supporto della strategia multi-energia. Lo rende noto il gruppo automobilistico in un comunicato, aggiungendo che gli investimenti sono in linea con il piano strategico ‘Dare Forward 2030’ dell’azienda

Banca Monte Paschi. Secondo indiscrezioni, il governo intende far accelerare la partenza del consolidamento, anche procedendo con un ulteriore collocamento di azioni della banca entro la fine dell’anno. In questo contesto, Unipol potrebbe rilevare una quota del Monte Paschi dal Tesoro e diventare il partner assicurativo della banca.

Eni. Ieri l’assemblea degli azionisti di Ithaca Energy ha approvato a larghissima maggioranza l’assegnazione di circa 638 milioni di nuova emissione alla controllata britannica Eni Uk. L’operazione prevede il conferimento di quasi tutti gli asset upstream di Eni nel Regno Unito in cambio dell’emissione di azioni ordinarie di Ithaca Energy alla sussidiaria Eni Uk, in misura tale che al completamento dell’operazione quest’ultima detenga il 38,6% del capitale azionario ampliato di Ithaca Energy.

DoValue. L’assemblea degli azionisti della società quotata su Euronext Milan e attiva nella gestione e nel recupero di crediti deteriorati, ha approvato le proposte presentate dal cda per l’attuazione dell’acquisizione di Gardant. Inoltre ha approvato la proposta del cda di aumentare il capitale sociale a pagamento per un importo massimo complessivo di 150 milioni di euro, mediante l’emissione di azioni ordinarie prive di valore nominale, con le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, da offrire in opzione agli azionisti. Infine ha approvato l’emissione di un prestito obbligazionario convertibile in azioni ordinarie fino al 20% del capitale sociale di doValue con conseguente aumento del capitale sociale con esclusione del diritto di opzione 

Avio ha chiuso il primo semestre del 2024 con un portafoglio ordini pari a 1.386 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto al 31 dicembre 2023. I ricavi sono risultati pari a 180,6 milioni, in crescita del 14,5% rispetto al primo semestre 2023, l’ebitda adjusted a 10,6 milioni, in linea rispetto al primo semestre 2023, e la perdita netta pari a -1,8 milioni (+2,1 milioni rispetto al primo semestre 2023). Confermata la guidance per l’anno 2024: portafoglio ordini a 1.500-1.600 milioni, ricavi a 370-390 milioni e utile netto a 6-10 milioni.

Related Post