Le Borse europee chiudono in rialzo, lasciandosi alle spalle le preoccupazioni per la guerra commerciale alimentata dai nuovi dazi imposti da Trump. Nulla di sorprendente, invece, dal discorso del presidente della Fed, Jerome Powell, al Congresso Usa: il numero uno della Banca centrale americana ha confermato che “l’economia è solida nel complesso” e che “l’inflazione sta progressivamente scendendo verso il 2%, ma resta comunque alta”. In merito a futuri interventi sui tassi, ha sottolineato che “non c’è nessuna fretta”.
Il Ftse Mib di Milano (+0,91%) è il migliore d’Europa, seguita da Parigi (+0,54%), Francoforte (+0,32%), Madrid (+0,60%) e Londra (+0,22%). Oltreoceano, Wall Street viaggia in territorio negativo. Spicca Coca-cola dopo i conti 2024 migliori delle attese.
A Piazza Affari a dominare la scena sono ancora le banche: Unicredit perde terreno nonostante un 2024 sopra le attese, a causa delle voci sulla possibile uscita di Delfin dal capitale. Tuttavia, l’Ad Orcel ha sorpreso rivelando di possedere oltre il 5% di Generali. In calo anche Tenaris e Terna (-1,09%). Tra i migliori, Prysmian (+3,3%) e Ferrari (+3,4%) svettano, con Mediobanca (+2,7%) che brilla grazie a conti sopra le attese, toccando i massimi da 18 anni. Fuori dal listino principale, Webuild vola (+16,4%) grazie alle azioni di risparmio. Resiste il lusso, con Moncler (+2,3%) sostenuta da segnali positivi per il settore nonostante il giudizio negativo di Barclays su Kering (+1,3%).
L’oro rallenta dopo aver toccato nuovi record, restando lontano dai 3.000 dollari l’oncia. Il petrolio cresce, spinto dalle preoccupazioni sull’offerta. Il dollaro scivola a 1,034 contro l’euro. Lo spread tra Btp e Bund si mantiene stabile intorno ai 110 punti base, con i rendimenti in leggero rialzo.
Per approfondire: Borse, guerra sull’elettrico tra Tesla e Byd in stile DeepSeek. Atteso oggi Powell. Continua l’impennata dell’oro