Le Borse europee ed i future di Wall Street girano in calo e restano nervosi dopo che la Cina ha rialzato i suoi controdazi sulle importazioni dei beni Usa dall’84% al 125%. Milano sull’altalena. In calo anche Francoforte, Parigi, Madrid e Londra.
Partita positiva, Piazza Affari aveva già invertito la rotta poco dopo l’inizio dell’ultima seduta della settimana, salvo poi limare le perdite: a pesare è la debolezza delle banche. Lo spread è in rialzo sopra 123 punti, nell’attesa del giudizio di S&P sull’Italia (in tarda serata). Gli investitori sono nervosi visto che la situazione internazionale è tutt’altro che chiara, con il presidente americano, Donald Trump, che ha aperto a possibili trattative con la Cina, alla quale però nel frattempo ha alzato i dazi al 145%. Stamani la replica di Pechino con l’appello di Xi Jinping all’Europa. Il tycoon, dal canto suo, ha preannunciato che tratterà con l’Unione europea, “non con i singoli Stati”. Il quadro, ovviamente, rimane del tutto incerto.
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A Milano, dunque, occhi puntati sulle banche, nel giorno in cui Oltreoceano big finanziari del calibro di BlackRock, JP Morgan, Morgan Stanley e Wells Fargo cominceranno a pubblicare i conti trimestrali. Sono ben impostati i titoli della moda e del lusso, dopo l’acquisizione annunciata ieri di Versace da parte di Prada, con una base di enterprise value di 1,25 miliardi di euro. In particolare, guadagnano Moncler e Cucinelli.
In evidenza Stmicroelectronics all’indomani del tavolo al ministero delle Imprese e del Made in Italy per il rilancio dell’azienda italo-francese produttrice di componenti elettronici a semiconduttore. Stm, infatti, ha deciso di ridisegnare la sua struttura produttiva per i prossimi tre anni, e di rivedere le dimensioni della forza lavoro. Risultato: 2.800 uscite volontarie in tutto il mondo, principalmente nel 2026 e nel 2027, numero che salirà con il turnover naturale. Salvi i siti italiani.
In forte discesa Stellantis dopo la pubblicazione delle consegne del primo trimestre a livello mondiale, calate del 9%. Perdono punti anche Amplifon Generali, Azimut e Prysmian, tutte giù.
Sul mercato valutario, l’euro continua a rafforzarsi sul biglietto verde. Sale il prezzo del petrolio: il future maggio sul Wti guadagna l’1% attestandosi a 60,7 dollari al barile. In rialzo anche il gas. Continua la marcia al rialzo dell’oro su livelli da record. Infine va giù il Bitcoin.