X

Borsa oggi 1 ottobre: Wall Street e Tokyo chiudono al rialzo. Sull’Europa inizia a spirare aria di taglio dei tassi

Imagoeconomica

I mercati sono tendenzialmente positivi, anche se le tensioni in Medio Oriente, con le truppe israeliane entrate in Libano, frenano la propensione al rischio. Wall Street ha chiuso in leggero rialzo a nuovi massimi, riducendo però i guadagni rispetto ai picchi intraday dopo le parole del presidente della Fed che ha raffreddato le aspettative sui prossimi tagli dei tassi. In Asia, assente la Cina che è in vacanza per festeggiare la Settimana d’Oro, è il Giappone a dominare la scena con un rimbalzo dopo il calo di ieri, confortato da dati positivi. Le borse europee sono viste aprire in leggero rialzo in attesa dei dati sull’inflazione oggi che dovrebbero ispirare il prossimo taglio dei tassi tra 2 settimane.

Powell: non c’è fretta di abbassare i tassi

Ieri a Wall Street l’indice S&P500 ha chiuso in rialzo dello 0,4%, a un nuovo record, registrando un +2% in un mese e un +5,25% nel trimestre, il quarto trimestre consecutivo in positivo, una serie che non si vedeva dal 2021. Il Dow Jones Industrial Average ha chiuso in rialzo dello 0,04%, a 42.329,95 e il Nasdaq Composite è salito dello 0,38%, a 18.189,17. Si distinguono nel paniere S&P 500 i settori energia (+0,83%), telecomunicazioni (+0,79%) e sanitario (+0,61%). Il settore materiali, con il suo -0,60%, si attesta come peggiore del mercato. Giù i titoli del comparto automobilistico, Ford e GM, dopo il profit warning di Stellantis, Volkswagen e Aston Martin.

Ieri il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha detto che la banca centrale statunitense non ha fretta di abbassare i tassi di interesse e prevede altri due tagli, per un totale di 50 punti base, quest’anno se l’economia si evolverà come previsto. Powell, in occasione di una conferenza della National Association for Business Economics tenutasi a Nashville, nel Tennessee, ha detto inoltre che le recenti revisioni dei dati sulla crescita economica, sui tassi di risparmio e sul reddito personale hanno eliminato alcuni “rischi al ribasso” su cui si era concentrata la Fed. All’inizio di questo mese la Fed ha avviato un nuovo ciclo di allentamento monetario con un forte taglio dei tassi di 50 punti base. Tra i principali rapporti economici in uscita questa settimana ci sono le richieste di disoccupazione e le buste paga mensili. Oggi alle 15:45 in agenda il PMI manifatturiero (atteso 47 punti; preced. 47,9 punti), alle 16:00 ISM manifatturiero (atteso 47,6 punti; preced. 47,2 punti) e Spese costruzioni, mensile (atteso 0,2%; preced. -0,3%).

Giappone in rialzo: il rapporto Tankan mostra ottimismo

Assente la Cina, in vacanza tutta la settimana, è il Giappone a dominare la scena con un buon rialzo sulla scia dei dati resi noti nella notte, rimbalzando dopo il tonfo di ieri sulla scia dell’incertezza legata all’arrivo del nuovo Premier. L’indice Nikkei guadagna circa il 2% nel finale di seduta. Lo yen si indebolisce su dollaro a 144,2, da 143,6 della chiusura.

Dal Rapporto Tankan della Banca del Giappone è emerso stanotte che le grandi imprese giapponesi sono più ottimiste del previsto e la banca centrale potrebbe quindi proseguire sulla via del rialzo dei tassi d’interesse: la seconda stretta monetaria potrebbe essere prima della fine dell’anno o all’inizio del 2025. L’indice di fiducia delle maggiori imprese manifatturiere del Giappone è rimasto fermo a 13 a settembre, secondo il rapporto trimestrale Tankan. L’indicatore per i maggiori produttori non manifatturieri è salito a 34 grazie alla spinta del turismo. Gli economisti si aspettavano un calo a 12 per i produttori e a 32 per il settore dei servizi. Il sondaggio Tankan è uno dei dati chiave pubblicati prima che i membri del consiglio di amministrazione della banca centrale decidano la politica da seguire il 31 ottobre. Sempre stanotte in Giappone, il Ministero del Lavoro ha indicato che il mercato del lavoro in Giappone è rimasto buono in agosto. Il tasso di disoccupazione del Paese è sceso al 2,5% dal 2,7% del mese precedente, mentre il rapporto tra posti di lavoro e candidati è sceso a 1,23 da 1,24, il che significa che c’erano 123 posti di lavoro disponibili per ogni 100 candidati.

Sono chiusi anche i mercati azionari di Hong Kong e della Corea del Sud per festività. L’indice TAIEX di Taiwan è in rialzo dello 0,7%, in calo dello 0,5% l’indice S&P ASX 200 di Sidney.

Petrolio e oro poco variati dopo i massimi, occhi a Medio Oriente

Per quanto riguarda le materie prime, i prezzi del petrolio sono rimasti stabili nelle prime contrattazioni di oggi, poiché la prospettiva di un’offerta aggiuntiva in un contesto di crescita fiacca della domanda globale ha compensato il timore che l’escalation del conflitto in Medio Oriente possa interrompere le esportazioni nella principale regione produttrice. L’Opec+, che raggruppa membri dell’Opec e alleati come la Russia, dovrebbe aumentare la produzione di 180.000 barili al giorno a dicembre. I future sul greggio Brent sono saliti dello 0,11% a 71,78 dollari al barile. I future sul greggio US West Texas Intermediate sono saliti dello 0,07% a 68,22 dollari al barile. L’oro spot è salito dello 0,11% a 2.637,56 dollari l’oncia, non lontano dal massimo storico di 2.685,42 dollari toccato giovedì scorso. L’oro è salito del 13% tra luglio e settembre, la sua migliore performance trimestrale in oltre quattro anni.

Borse europee viste in rialzo. Occhi a inflazione e Germania

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo, future dell’indice EuroStoxx50 +0,2%.

Il governo tedesco è pronto a tagliare le sue previsioni di crescita per la più grande economia europea e ora non si aspetta alcuna espansione quest’anno. Lo scrive Bloomberg, citando persone a conoscenza della questione e aggiungedo che Berlino sarebbe pronta ad abbassare le previsioni di crescita nel 2024 a – nella migliore delle ipotesi – stagnazione, in calo rispetto allo 0,3% precedentemente previsto.

Oggi saranno pubblicati i dati sull’inflazione europea e le attese sono per un calo, il che rafforzerà le stime secondo cui la Banca centrale europea taglierà i tassi di interesse più avanti nel mese. Già questa settimana l’inflazione di settembre in Germania è risultata inferiore alle previsioni e, attestandosi all’1,8% su base annua, è stata la più bassa dal 2021. L’inflazione sta rallentando anche in Francia, Italia e Spagna e i mercati hanno iniziato a valutare pienamente un taglio dei tassi in ottobre dopo che ieri la presidente Christine Lagarde ha dichiarato che questa tendenza sarà presa in considerazione nella prossima riunione politica, che si terrà il 17 ottobre.

Enel. Larry Fink, CEO di BlackRock, avrebbe incontrato l’AD di Enel Flavio Cattaneo prima dell’incontro istituzionale a Palazzo Chigi con Giorgia Meloni, secondo il Messaggero. Oggetto dell’incontro l’interesse di BlackRock per siti di centrali elettriche da dismettere per riconvertirle a data center per l’IA.

Iveco, Leonardo. Secondo Il Fatto, Exor, holding della famiglia Agnelli, chiederebbe almeno 1 miliardo di euro per cedere a Leonardo la controllata Iveco Defence Vehicles, le cui produzioni il gruppo della difesa vorrebbe integrare con quelle di Oto Melara. Leonardo punta a fare fusioni e acquisizioni specifiche su tecnologie avanzate, come le quantum technologies e l’IA, sia per la parte infrastrutture, sia per quella dei servizi, ha detto il manager Massimo Comparini a Il Sole 24 ore.

Brunello Cucinelli fa il suo ingresso nell’indice Ftse Mib, tra le aziende italiane quotate a Piazza Affari a più alta capitalizzazione.

Snam, potrebbe tornare sul mercato dei bond prima della fine dell’anno, anticipando così parte del funding previsto per il 2025, come riportato da MF-Milano Finanza.

Occhi ancora su Stellantis dopo che ieri ha perso il 15% dopo che la società ha rivisto al ribasso la guidance sui risultati del 2024 per riflettere misure più incisive necessarie a far fronte ai problemi di performance in Nord America e al deterioramento nelle dinamiche globali del settore automobilistico europeo.

Raffica di valutazioni oggi

Jfferies alza il target price di bpm, bper, intesa, buy. Moncler: Hsbc alza il target da 65 a 75 euro, resta buy. Prysmian: Jefferies alza il target da 73 a 78 euro, buy. Stellantis: una lunga serie di broker stamattina taglia drasticamente il target price alla luce del warning di lunedì, sell.

Related Post
Categories: Finanza e Mercati