Le Borse europee hanno chiuso in rialzo dopo il cambio di rotta di Wall Street. I mercati europei erano partiti con slancio, sostenuti dal calo dell’inflazione al 2,2% a marzo, che aveva alimentato le aspettative di un possibile taglio dei tassi da parte della Bce. Tuttavia, un avvio debole di Wall Street aveva inizialmente smorzato l’entusiasmo, riportando cautela sui mercati. L’attenzione rimane alta per l’annuncio di domani su un nuovo round di dazi che il presidente Usa Donald Trump, mentre le misure su acciaio, alluminio e automobili entreranno in vigore proprio il 2 aprile. Nel frattempo, Ursula von der Leyen si oppone al protezionismo europeo, definendo le tariffe doganali un “mostro burocratico” che alimenta l’inflazione e ha paventato “contromisure molto decise, se necessario”.
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A Piazza Affari, il settore bancario si è messo in evidenza, con Unicredit (+2,21%) che ha guadagnato terreno, sostenuta dalle aspettative per l’approvazione della Consob all’offerta su Banco Bpm (+1,93%),, prevista entro il 7 aprile. Mps, (+1,84%) invece, ha respinto la bocciatura di ISS sul suo aumento di capitale. Acquisti anche per Bper (+2,11%), e Mediobanca (+1,94%). In vetta al Fste Mib Unipol con un +2,85%. Bene anche Tim (+2,8%) dopo il primo Cda post accordo Poste-Vivendi. Giornata in altalena per Stm (+0,71%) nonostante l’accordo con la cinese Innoscience per sviluppare tecnologia Gan, chiave per data center AI, energie rinnovabili e veicoli elettrici. Chiusura in rosso per Pirelli (-1,35%), Saipem (-1,21%) e Iveco (-0,5%). In calo anche Italgas (-0,9%), nonostante il completamento dell’acquisizione di 2i Rete Gas.
Fuori dal listino principale, Enav chiude in forte rialzo (+3,84%) dopo i conti 2024: i ricavi salgono a 1,037 miliardi (+3,7%), l’utile netto dell’11,5% e il dividendo del 17%.
Lo spread Btp-Bund scende a 111 punti base, con il rendimento del decennale italiano in lieve rialzo al 3,79%.