Arretra, unica in Europa, Piazza Affari. L’indice Ftse Mib scende dello 0,35% mentre Francoforte e Parigi registrano lievi guadagni poco sopra lo 0,2%, al pari di Madrid. Più robusto l’incremento di Londra +0,8%. Pesa sugli umori del mercato la revisione al ribasso, da bullish a neutral, del rating delle tlc europee operata da Nomura dopo la posizione assunta dalla Commissione Ue di ostacolo consolidamento del settore.
Telecom Italia arretra dell’1,3%. Il board della società è alla vigilia della missione in Sud America. Il giorno 20 si terrà a San Paolo l’investor day. E si fa strada l’indiscrezione su possibili acquisti in Brasile che, per la verità, sembrano antitetici alle strategie di Vivendi.
Il Btp conserva il distacco nei confronti del Bonos spagnolo (intorno ai 30 punti). Il decennale italiano giugno 2025 paga l’1,833% contro 2,111% della controparte spagnola, con lo spread Btp/Bund poco sotto 120.
In Europa i settori migliori sono Media (indice Stoxx del settore +0,9%), Materie prime (+0,7%), Automotive (+0,4%). A Milano sono in rosso tutti i comparti.
Fra le banche, Intesa scende dello 0,4%, Unicredit -0,1%, Monte Paschi -1,6%.
Fra gli industriali si spegne il rialzo iniziale di Finmeccanica -0,2% . StM -0,3%, Prysmian +1,1%, scendono Fiat Chrysler – 0,5% nel giorno d’avvio del salone di Francoforte e Cnh Industrial -0,8%.
In ribasso utility ed energetici: Enel -0,2% e A2A -1%. Giù anche Eni -0,6%e Saipem -1,4%.
Arretrano anche i titoli delle costruzioni: Salini Impregilo -2,3%, Astaldi -1,8%
