La matricola dell’anno è pronta a fare il salto di qualità. Il prossimo 24 giugno Nexi entrerà a far parte del Ftse Mib a soli due mesi dal suo debutto in Borsa, avvenuto il 16 aprile tramite la più grande Ipo europea del 2019.
La variazione, spiega il Ftse Russell, la società che gestisce i benchmark di Piazza Affari, nella revisione trimestrale degli indici, diventerà effettiva “dopo la chiusura delle negoziazioni di venerdì 21 giugno 2019, vale a dire, da lunedì 24 giugno 2019“.
Sono dunque maturate le condizione perché il gruppo guidato da Paolo Bertoluzzo faccia il suo debutto tra le big di Piazza Affari, aziende scelte sulla base di un algoritmo che prende in considerazione la capitalizzazione di Borsa, il flottante e liquidità (dell’ultimo semestre) ogni tre mesi.
Nexi ha una capitalizzazione pari a 5,6 miliardi di euro e un flottante del 35,6%. Il titolo è risalito sopra il prezzo dell’ipo di 9 euro (oggi +1,6% a 9,095 euro) dopo aver toccato il minimo di 7,83 euro il 2 maggio. Nell’ultimo mese, le azioni hanno fatto segnare un rialzo dell’11,3%.
Le regole però sono dure. Se una società entra nel Ftse Mib, un’altra deve uscire. A lasciare il paniere principale per cedere il posto al gruppo di Bertoluzzo sarà Banca Generali, quotata dal 2006, nel Ftse Mib dal 2017, e che oggi ha capitalizzazione di 2,7 miliardi e che da inizio anno ha raccolto 2,431 miliardi di euro. Da inizio anno il titolo ha guadagnato il 29% del suo valore. L’istituto guidato da Gian Maria Mossa passerà al Ftse Mid Cap, l’indice delle medie capitalizzazioni di Piazza Affari, insieme a Illimity Bank, la banca fondata da Corrado Passera che si occupa di npl. Entrambe saranno inoltre inserite negli indici Pir (Ftse Italia Pir Pmi All Index, Ftse Italia Pir Mid Small Cap Index, Ftse Italia Pir Mid Cap Index e Ftse Italia Pir Pmi Plus Index) creati da Ftse Russell per la costruzione dei portafogli degli Etf e dei fondi Pir compliant.
Si salva invece la Juventus, approdata sul Ftse Mib lo scorso 27 dicembre. Il titolo bianconero ha una capitalizzazione pari a 1,56 miliardi di euro, dunque inferiore sia a Nexi che a Banca Generali, ma da inizio anno è diventata una delle protagoniste più effervescenti del Ftse mib. Negli ultimi mesi le azioni hanno guadagnato il 152% del loro valore, mentre la performance da inizio anno segna +42,7% nonostante le difficoltà vissute dopo l’eliminazione dalla Champions League contro l’Ajax.
Il Ftse Russell ha aggiornato anche la lista di riserva del Ftse Mib, cioè dei titoli che potrebbero subentrare in prossime revisioni. Nell’elenco figurano: Interpump, Brembo, Banca Mediolanum e la stessa Banca Generali.
Per quanto riguarda invece il Ftse Mid Cap, l’ingresso dell’istituto milanese e di Illimity determina la fuoriuscita di Aquafil e Piovan che a loro volta entreranno nel Ftse Italia Small Cap, l’indice delle piccole capitalizzazioni, dal quale uscirà il titolo Acsm-Agam.