E’ una seduta contrastata sui mercati, quella di mercoledì 20 novembre: da un lato, le nuove tensioni commerciali tra Usa e Cina di certo non fanno piacere all’azionariato, dall’altro però – quanto meno sul fronte italiano – una spinta positiva arriva dalla promozione (seppur con riserva) della manovra da parte di Bruxelles e soprattutto con l’exploit di Nexi, che guadagna quasi il 5% e contribuisce a far chiudere Piazza Affari in territorio appena positivo, +0,1% a 23.351,78 punti.
La vicenda Nexi ha scosso la Borsa di Milano sin dalle prime ore del mattino, quando si sono rincorse e via via confermate le indiscrezioni su di una probabile alleanza nel settore dei sistemi di pagamento tra la paytech e Intesa Sanpaolo (-0,11%), che starebbe pensando ad un’alleanza strategica al punto da comprendere il conferimento del ramo di azienda di acquiring della banca, cioè il servizio che consente agli esercenti di accettare i pagamenti dei clienti.
Per il resto sul Ftse Mib vanno molto bene anche Telecom Italia, Recordati e Amplifon, con guadagni superiori al 2%, mentre sprofonda Atlantia -2,2% dopo il ritiro dal piano di salvataggio per Alitalia. Inoltre sulla società che controlla Autostrade arriva un’altra mazzata dall’inchiesta sul Ponte Morandi: un report del 2014 sul rischio crollo è stato per anni ignorato dal Cda, ora la Procura di Genova indaga anche per gli allarmi sottovalutati.
Così così le banche: Unicredit -0,1%, la peggiore è Banco Bpm -1%, Ubi Banca invece rialza la testa +1,8%. Rispetto a Piazza Affari che galleggia, si muovono invece all’insegna del ribasso le altre borse europee, in scia alla cautela della stessa piazza di Wall Street, dove lo S&P 500 in apertura segna un freddo -0,14%: la peggiore è Londra ma chiude in rosso pure Francoforte.
La schiarita sulla legge di bilancio giova anche allo spread Btp-Bund, che scende di qualche punto a 164 punti base. L’euro si scambia con 1.106505 dollari Usa, mentre è una giornata di rialzi per il petrolio: Brent a 62.54 dollari al barile, Wti a 57. Questo scalda gli energetici a Milano: Eni +0,3%, Saipem +1,25%, Tenaris +1,65%. Rallenta la corsa dell’oro, in lieve calo a 1467.87 dollari l’oncia.