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Borsa, Natale rallenta gli scambi. Nexi splende con Intesa

A metà giornata il FtseMib galleggia sulla parità, fiacchi anche gli altri listini – Exor tira il fiato dopo il rally di mercoledì, sale Fca – Guardinghe le banche, Juve in rosso. Governativi sotto pressione, sale lo spread

Borsa, Natale rallenta gli scambi. Nexi splende con Intesa

Sui mercati finanziari aleggia già un’atmosfera natalizia e c’è ancora aria di bonaccia: dopo la seduta poco significativa di ieri, anche oggi Piazza Affari rimane poco più che piatta, confermandosi saldamente sopra i 23.500 punti base. Nexi scatta dopo l’accordo strategico annunciato da Intesa Sanpaolo che entra con il 9,9% nel capitale della società dei pagamenti. Un altro fra i migliori titoli a metà giornata è Moncler +1%, sulla scia delle voci secondo le quali il marchio dei piumini made in Italy (che trascina al rialzo anche Ferragamo +0,9%) starebbe per finire nelle mani del colosso del lusso Kering.

Per il resto occhi ancora puntati sui titoli della galassia Agnelli, all’indomani dell’ufficializzazione della maxi operazione Fca-Psa: oggi Exor tira il fiato dopo l’exploit della seduta precedente e viaggia intorno alla parità. Meglio invece Fca +0,5%. Continua a salire anche Peugeot a Parigi, +0,3%. Anche la Borsa francese comunque è fiacca, così come le altre, tutte intorno alla parità. Va invece in rosso Francoforte, che è la peggiore così come ieri.

A Milano spicca la performance di Leonardo +1%, dopo che il gruppo guidato da Alessandro Profumo ha chiuso un importante accordo coi sindacati sul contratto integrativo, che aumenta il premio di risultato per i dipendenti. Bene anche gli energetici, con Snam e Italgas tra i migliori. Ancora guardinghe, ma orientate al guadagno, le banche: Unicredit +0,2%, Intesa Sanpaolo piatta, Ubi Banca +0,6% dopo l’annuncio del rimborso di un altro miliardo di euro di Tltro2, Banco Bpm +0,3%.

Rosso più marcato per Cattolica Assicurazioni -1,5%, che non vive un periodo sereno dopo la revoca delle deleghe all’ex Ad Alberto Minali, avvenuta un mese e mezzo fa ma che continua ad avere strascichi, anche di natura giudiziaria: ieri le autorità di vigilanza Ivass e Consob hanno disposto l’acquisizione di documentazione sociale presso la sede della compagnia veronese, per verificare la correttezza delle procedure.

Dà qualche preoccupazione lo spread Btp Bund, che improvvisamente sale sopra i 160 punti base, forse per i nuovi dubbi sulla tenuta del Governo, all’indomani dell’annuncio del referendum per il taglio dei parlamentari, che sembra avvicinare le elezioni entro pochi mesi, in modo da andare alle urne eleggendo quasi 1.000 parlamentari, secondo il vecchio sistema che rimane il più gradito alla maggior parte dei partiti.

Il gol pazzesco di Cristiano Ronaldo a Genova, che vale per la Juventus il primato in classifica, influisce meno sull’umore degli azionisti rispetto al corposo aumento di capitale da 300 milioni di euro appena varato: nella seduta di oggi prevalgono le vendite sul titolo bianconero, che viaggia in rosso con un ribasso dello 0,3% a 1,27 euro per azione.

Bollino verde per il petrolio, che inverte la tendenza ribassista di ieri: Brent sopra i 66 dollari al barile, Wti vicino ai 61. Stabile il cambio euro/sterlina, sempre da tenere d’occhio nelle settimane che stanno per portare a una Brexit che potrebbe essere hard: siamo appena sotto lo 0.85, intorno a mezzogiorno. In leggero ribasso anche l’oro, che in queste ultime settimane di 2019 sta in parte rinnegando l’exploit di questa estate, quando aveva toccato i 1.530 dollari l’oncia: adesso è sui 1.474.

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