Piazza Affari galleggia attorno alla parità a quota 23.820. In ribasso gli altri listini del Vecchio Continente, in attesa del dato sui nuovi occupati in Usa che verrà reso noto nel primo pomeriggio. Francoforte è sotto dello 0,13%, Parigi -0,09%, Londra -0,04%. Solo Madrid segna +0,05%.
Le previsioni degli economisti indicano in media la creazione di 225mila nuovi posti di lavoro in Usa. L’andamento del mercato del lavoro sarà l’elemento cruciale nell’analisi della Fed, che potrebbe decidere di alzare i tassi di interesse a settembre. Il cambio euro/dollaro è stabile a 1,093.
In Europa spicca il balzo della bilancia commerciale tedesca di giugno: surplus di 24 miliardi contro i 19,5 di maggio. La produzione industriale di Berlino però segna il passo: -1,4%. Giù anche la Francia (-0,1%).
Al centro delle attenzioni di Piazza Affari c’è la performance di Banca Monte Paschi (+8,95, a quota 1,97 euro), che corre su volumi eccezionali dopo aver annunciato i conti del primo semestre, chiuso con un utile di 121 milioni di euro, da una perdita di 179 milioni nel corrispondente periodo del 2014.
Bene anche il rafforzamento del patrimonio: ma gli analisti hanno anche rilevato il peso delle voci straordinarie (vedi plusvalenza su Anima) che hanno sostenuto i conti, oltre al calo dei margini di interesse e l’aumento dei crediti deteriorati. Kepler Chevreux ha alzato il target a hold. Mediobanca Securities sottolinea “che il Cet 1 è stata una sorpresa positiva ma la generazione degli utili resta estremamente debole”.
Fra le altre banche, Mediobanca perde il 2%, Pop.Emilia -1,8%, Pop.Milano +0,8%. Intesa scende dello 0,8%, Unicredit +0,2%. Scendono i titoli del risparmio gestito nonostante i buoni dati sulla raccolta di luglio: Azimut -1,8%, Mediolanum -1,1%.
Prosegue il crollo di Mediaset, che, dopo il -4,2% registrato ieri in chiusura, oggi a metà seduta lascia sul campo un altro 4%.
Poco mossa Telecom Italia (+0,33%) dopo i conti del trimestre. La società registra ricavi in linea con le attese ma in calo del 3,3%, Ebitda in diminuzione del 5%, indebitamento finanziario netto di 27 miliardi circa. Due notizie sostengono però il titolo: la decisione del governo di sbloccare i primi 2,2 miliardi del piano per la banda ultralarga; la fusione tra Wind e 3 che potrebbe avere un impatto positivo sul settore.
In forte rialzo Tenaris (+5%). Dopo i dati deludenti del primo semestre la società del gruppo Rocca ha confermato la previsione di un miglioramento nel quarto trimestre: Ubs ha confermato la raccomandazione Buy. Balzo in avanti anche di Saras (+3,6%) dopo i risultati.
Dopo due sedute di ribasso, il petrolio recupera: Brent a 50 dollari al barile (+0,9%), Wti a 45 dollari (+0,8%). Eni sale dello 0,8%, Saipem +0,8%. Enel segna un lieve calo dello 0,2%.
Tra gli industriali Fca perde lo 0,7%, arretra anche Cnh Industrial (-1,5%). Sono deboli Finmeccanica (-1,1%) e StM (-0,1%). Interpump perde il 4,5% dopo i risultati.
Mattinata difficile per il lusso: Moncler -1%, Tod’s -1,6%.