Alessandro Profumo sarà il nuovo presidente del Monte dei Paschi di Siena e in apertura il titolo in Borsa di Mps guadagna intorno ai due punti, portandosi subito in testa al Ftse Mib. Il rialzo è poi calato nei minuti successivi, ma la Banca mantiene il segno positivo, in controtendenza con l’indice generale, che invece registra una flessione dello 0,4%.
L’ufficialità della decisione è arrivata nella tarda serata di ieri, al termine di una sofferta riunione della Deputazione della Fondazione Mps, che controlla la maggioranza nell’assemblea della Banca. Profumo non è stato votato dal presidente della Fondazione, Gabriello Mancini, che, anzi, ha lasciato la riunione intorno alle 22.30.
Insieme a Profumo la Fondazione indicherà il nome di Fabrizio Viola, attuale direttore generale, quale amministratore delegato, carica finora vacante. Anche gli altri tre consiglieri scelti dalla Fondazione sono nomi nuovi per il cda: Marco Turchi, finora sindaco revisore di Banca Mps, Paola Demartini, Tania Groppi e Angelo Dringoli. Questi ultimi due insegnano all’università di Siena, Demartini a Roma Tre.
Un ribaltone che ha lacerato le varie anime del Pd senese: attorno al nome di Profumo c’è stato ampio consenso, ma l’ex ad di Unicredit ha rischiato di esser risucchiato nello scontento dell’area ex Margherita, di cui è esponente Gabriello Mancini, che assieme al governatore della regione Toscana Enrico Rossi, ha insistito sulla candidatura alternativa di Divo Gronchi. Una scelta tattica per sollecitare la riconferma in cda di Alfredo Monaci, presidente di Biverbanca, fratello del presidente della Regione.
Ora, superati gli scogli della politica locale, Profumo può apprestarsi alla nuova avventura che inizierà dopo l’assemblea del 27 aprile. I propositi sono battaglieri: l’obiettivo è di mettere in cantiere un nuovo modello di banca laboratorio per il sistema del credito.