La Borsa di Milano è in lieve progresso a fine mattinata, in linea con gli altri listini del Vecchio Continente. L’indice Ftse Mib sale dello 0,1%, attorno a quota 22.600 punti. Nel mese di agosto l‘indice destagionalizzato degli ordini all‘industria è salito dell‘8,7% rispetto al +0,4% di luglio (rivisto da +0,2%). Si tratta del livello più alto da giugno 2016.
Stesso andamento a Francoforte, che aggiorna i massimi. L’indice Ifo sul clima per gli affari in Germania è salito in ottobre sui massimi di sempre a 116,7. Meglio Parigi (+0,3%), trascinata al rialzo dagli eccellenti risultati di Kering: +7,5% grazie al boom dei conti di Gucci. Il rally del lusso si estende a Lvmh (+1,2%). In forte calo invece il produttore di penne a sfera e rasoi Bic (-9,3%), dopo aver toccato i minimi da quattro anni: ha riportato vendite nei primi nove mesi sotto le attese.
A Milano Moncler perde lo 0,4% . La società del lusso ha presentato ieri i risultati del terzo trimestre. I ricavi sono saliti del 12,4%, anno su anno, a 329 milioni di euro: +4,1% il canale vendite all’ingrosso, a 151 milioni di euro. Ferragamo -2%, Luxottica -1,4 %.
Il mercato migliore è Madrid, +0,5% alla vigilia del confronto tra il Parlamento catalano e il governo Rajoy. In terreno negativo i listini fuori dall’area euro: Zurigo -0,1%, Londra -0,2%. Balzo inatteso del Pil inglese nel terzo trimestre, salito dello 0,4% su quello precedente, portando la crescita su base annua a +1,5%.
Il rapporto euro/dollaro rimane compreso entro una fascia d‘oscillazione contenuta, tra 1,1754 e 1,1770, riavvicinandosi al massimo di seduta dopo la lettura migliore delle attese dell‘Ifo tedesco di ottobre. Mercato obbligazionario italiano in lieve crescita assieme al Bund alla vigilia del direttorio della Bce. Lo spread è stabile a 158 punti, il decennale scende a 2,04% da 2,06% dell‘ultima chiusura.
Il petrolio Brent tratta a 58,4 dollari il barile, in rialzo dello 0,2%. Eni -0,4%, Saipem -1,8%: Barclays e Société Générale alzano il target price all’indomani della presentazione dei dati del trimestre.
Piazza Affari torna a volare sull’ottovolante di Monte Paschi. Al rientro in Borsa il titolo della banca supera i 5 euro toccando un top a 5,24 euro dopo aver aperto a 4,1 euro. Gli analisti, che sottolineano l’alta volatilità delle azioni, avevano ragionato su un prezzo di avvio di circa 4,3 euro, vicino ai 4,28 euro di valutazione fatta dall’istituto senese in via prudenziale. Gli analisti di Equita hanno un target price a 4,3 euro e vedono un “limitato upside rispetto alle nostre stime dal punto di vista puramente fondamentale”. Anche per Banca Imi il fair value è di 4,3 euro. Va ricordato che il Tesoro per la ricapitalizzazione della banca aveva pagato 6,49 euro.
Gli analisti di Equita riducono mediamente del 9% le stime del settore bancario e abbassano il peso in portafoglio da neutral ad underweight. Secondo gli esperti il consenus sugli 2019 è sovrastimato del 16% e sconta uno scenario troppo ottimistico in termini di costo del credito.
In Piazza Affari avanzano Ubi Banca (+1,3%) e Unicredit (+0,6%). Intesa Sanpaolo +0,6%. Nella prossima legge di Bilancio ci dovrebbe essere una riforma della normativa sulle cartolarizzazioni dei crediti, che dovrebbe aiutare le banche a smaltire gli Npl. Bper -0,5%: Moody’s ha abbassato il rating, outlook negativo.
Sempre tra i finanziari, si mette in luce FinecoBank con un rialzo del 2,2% registrando i massimi assoluti. Stamattina Kepler-Cheuvreux ha alzato il target price a 8,50 euro da 8,20 euro. Giudizio Buy confermato. Generali +0,1%. Barclays e Société Générale alzano il target price.
Frena la crescita della raccolta del risparmio gestito. A settembre ci sono stato flussi per 3,56 miliardi contro 8,6 di agosto, Il totale dei primi nove mesi è di 79,4 miliardi. Il patrimonio dell’industria aggiorna il massimo a 2.046 miliardi.
Mediaset è la migliore blue chip con un rialzo del 2,5%. Mediobanca Securities ha alzato la raccomandazione a Outperform (da neutral) in un report dal titolo “È giunto il momento”, anche se il target price è stato limato da 3,63 euro a 3,61 euro. Per la Banca d’affari l’accordo con Vivendi si piò trovare con una compensazione nell’ordine di 700 milioni. Il gruppo pubblicherà i risultati del terzo trimestre 2017 il prossimo 7 novembre. Fiat Chrysler -1,5%.