Decolla a Piazza Affari il titolo di Mps, che all’inizio del pomeriggio guadagna il 7%, a 0,3103 euro, mettendo a segno uno dei migliori rialzi del Ftse Mib. Questa sera saranno comunicati i risultati degli stress test e la bocciatura dell’istituto senese è praticamente scontata, ma a incoraggiare gli acquisti da parte degli operatori è stata l’entrata in scena di Corrado Passera e di Ubs, che, con il supporto di alcuni grandi fondi americani, hanno proposto un piano alternativo per la ristrutturazione del Monte.
In questo contesto, la Consob ha avviato un monitoraggio sulla “correttezza delle informazioni al pubblico e sull’andamento della quotazione” del titolo Mps.
La differenza principale del progetto di Passera e Ubs rispetto alla proposta targata JP Morgan, Mediobanca e Lazard sarebbe nella modalità di recupero dei 4-5 miliardi che servirebbero per colmare le perdite derivanti dalla cessione degli Npl a un prezzo inferiore a quello di libro e all’aumento delle coperture sui crediti unlikely to pay. L’obiettivo di fondo sarebbe soprattutto di ridurre l’eventuale diluizione degli attuali azionisti con una raccolta di capitale fresco più contenuta.
Stando alle indiscrezioni, il piano prevedrebbe un aumento di capitale da 2,5-3 miliardi (contro i cinque di cui si è parlato finora), cui si aggiungerebbe una parziale conversione in azioni di strumenti obbligazionari subordinati (Additional tier 1) e un’azione di revisione della gestione delle passività (liability management). Nel disegno della banca d’affari svizzera e dell’ex numero uno di Intesa Sanpaolo sarebbe salva la dismissione tramite cartolarizzazione di 27 miliardi di sofferenze lorde (pari a 10 miliardi nette). Previsto anche l’intervento di Atlante.