X

Borsa, Mps boom (+17,46%) e Piazza Affari vola

Da pecora nera a regina d’Europa: dopo il tonfo di ieri, Piazza Affari rialza la testa e mette a segno la migliore performance europea, chiudendo oggi il Ftse Mib a +2,13%, con Mps addirittura euforica (+17,46%). La fiducia scalda nuovamente il cuore finanziario dell’Italia e lo spread fra decennale italiano e bund tedesco crolla dell‘8,11%, scendendo a 174,4 punti base, con un rendimento sotto la soglia del 2% a 1,98%.

Una boccata d’ossigeno che arriva anche dalle indiscrezioni stampa sul fatto che la Bce sia pronta a utilizzare parte del suo programma da 80 miliardi al mese, per sostenere i bond italiani, in caso d’impennata dei tassi d’interesse dopo il referendum. E dal fronte macro contribuisce la notizia che l’inflazione in Germania segna un modesto +0,1% in novembre e un +0,8% annuo, un dato un po’ stagnante, di cui dovrà tenere conto Eurotower nella riunione del 7 dicembre e nella valutazione sul QE dopo marzo 2017.

Viaggiano invece in ordine sparso gli altri listini del continente: Cac 40 +0,91%; Ibex 35 +0,55%; Dax 30 +0,36%; Ftse 100 -0,40%. Wall Street apre in territorio moderatamente positivo. A imprimere spinte verso l’alto e verso il basso sui listini di NY contribuiscono notizie di segno contrastante. Da un lato l’economia americana gira a pieno ritmo e il pil, del terzo trimestre cresce del 3,2% contro il 2,9% atteso. Dall’altro c’è l’incognita petrolio (-3,98% il Brent) alla vigilia della riunione di Vienna che dovrà decidere o meno su un taglio della produzione. La Russia, paese non Opec, fa sapere che non ci sarà, mentre all’interno del cartello le posizioni, a quanto sembra, restano ancora distanti. Le tensioni sul prezzo del greggio si riversano sui bilanci dei colossi del settore: Lukoil, nel terzo trimestre dell’anno dichiara un utile netto in calo del 70% a 54,8 miliardi di rubli (795 milioni di euro) e ricavi in discesa del 10% a 1,309 trilioni di rubli (18,9 miliardi di euro).

Tornando in Piazza Affari: grande protagonista della giornata è, ancora una volta, Monte dei Paschi di Siena, più esuberante oggi di quanto non fosse disperata ieri e il prezzo per azione torna sopra i 20 euro (20,25). L’ad Marco Morelli ha ripreso anche il roadshow per cercare investitori, mentre, secondo quanto scrivono alcune agenzie di stampa, si attende la firma del fondo sovrano del Qatar che sarebbe disposto a investire circa un miliardo. Con Rocca Salimbeni festeggia tutto il comparto finanziario: Ubi Banca +5,81%; Mediobanca +4,57%; Bper +5,46%; Pop Milano +4,20%; Banco Popolare +4,14%; Intesa San Paolo +4,25%; Unicredit +3,24%, Finecobank +3,38%; Banca Mediolanum +2,36%. Nel comparto assicurativo svettano Unipol +4,19% e Unipolsai +2,49%, mentre Generali, dopo il sì a Mps, festeggia con +2,83%. Giornata positiva per Italgas, +1,26%, anche grazie al giudizio degli analisti di Goldman Sachs, che hanno alzato la raccomandazione sulla società a “buy” da “neutral”, indicando un potenziale upside del 26% rispetto agli attuali corsi di Borsa. 

Effervescenti Ferragamo +4%; Poste 3,97%; Prysmian +3,39%; Telecom +2,78%; Exor +2,73%. L’arresto di Lapo Elkann a New York si riversa invece sulla sua creatura in Borsa: il titolo di Italia Independent, sua azienda di eyewear, arriva a perdere fino a 8 punti percentuali, dopo una sospensione al ribasso in asta di volatilità.

Related Post
Categories: Finanza e Mercati