Ci si abitua a tutto. Anche alle piroette di Donald Trump che, dopo una giornata di tregua, ha rilanciato la posta sui dazi alzando a 100 miliardi le richieste sull’import di Pechino che ha già promesso “una forte reazione”. I mercati europei, ormai rassegnati ad una lunga ed incerta sfida, reagiscono con un ribasso contenuto dopo l’euforia di giovedì. A Milano l’indice Ftse Mib perde lo 0,17% restando poco sotto i 23 mila punti.
Variazione negativa per il Dax di Francoforte -0,6%, penalizzato anche da un dato sulla produzione industriale tedesca, inferiore alle aspettative. In ribasso il Cac40 di Parigi,-0,4%. Londra -0,2%. Giù anche Madrid-0,3% e Zurigo -0,6%.
Tra i petroliferi Eni -0,17% è in trattative per cedere una porzione di giacimento in Messico, in modo da intascare tra 0,7 e 1,2 miliardi di euro. Tenaris -1,79%. Saipem -1,6%.
Continua a Piazza Affari la corsa di Tim +3,06% a 0,82 euro dopo che Cdp ha reso ufficiale la volontà di acquistare a breve una partecipazione fino al 5% del capitale. La Cassa è intenzionata a sollecitare lo scorporo secco ed immediato della rete, più la conversione delle risparmio +2,71%.
Battuta d’arresto per Fiat Chrysler -0,1% dopo il balzo in avanti della vigilia sull’onda dell’annuncio dello spin-off di Magneti Marelli. Sulla base dei multipli del settore il valore dell’azienda potrebbe essere pari a circa 5,5 miliardi con una capitalizzazione di mercato pari a 4,5 miliardi più un miliardo di debiti. Secondo una simulazione di Banca Imi, lo spin-off potrebbe aggiungere fino a 1,1 euro per azione al target price attuale su Fca a 24,5 euro (rating buy).
Nell’automotive Brembo -0,3%. In netto rialzo Pininfarina +3,27%, dopo una settimana all’insegna della volatilità.
Deboli anche gli altri industriali frenati dai venti di guerra commerciale. Soffrono in particolare Prysmian -3,1% e Cnh – 2,55%.
Grazie anche al nuovo rialzo di Banca Monte Paschi + 4,94% in scia alla richiesta di proscioglimento di Viola e Profumo e premiata da Barclays, il settore bancario +0,2% cresce più della media europea -0,4%.
Unicredit +0,4%. Barclays alza il giudizio a Overweight, target price a 19,50 euro.
Balzo di Creval +3,8% dopo aver stretto un accordo con Algebris per la cessione di un portafoglio di crediti non performing a un prezzo superiore al 43% del valore lordo di libro che ammonta a oltre 245 milioni.