Lusso e media sono più forti delle incertezze sul bilancio Usa. Almeno in Piazza Affari sostenuta dall’Opa su Yoox da parte di Richemont e dai giudizi degli analisti su Mediaset. L’indice Ftse Mib +0,10% a 23. 772 punti è il più tonico del Vecchio Continente. In lieve ribasso Parigi -0,01%, positive Francoforte +0,04 e Londra +0,05%.
A mezzogiorno, ora statunitense (poco dopo la chiusura dei listini europei) il Senato americano voterà un nuovo disegno di legge in grado di autorizzare la ripartenza della spesa pubblica, bloccata da venerdì sera a mezzanotte, a causa del mancato accordo al Congresso. Il nuovo disegno di legge inserisce alcune richieste dei democratici.
In apertura di settimana si assottiglia il premio di rendimento del Btp rispetto alla controparte Bund, in un clima generalmente propenso a premiare i periferici dopo la promozione dei rating sovrani spagnolo e greco. Il rating di Madrid è stato alzato ad A- da BBB+ da Fitch, la raccomandazione di Atene da B- a B da Standard & Poor’s. Lo spread Btp/Bund tratta in leggera contrazione a 137 punti base rispetto ai 139 della chiusura di venerdì. A favorire il clima, a tre giorni dalla riunione della Bce, contribuisce il via libera della Spd alla formazione del governo con Angela Merkel.
L’euro si rafforza su dollaro a 1,226 da 1,222 della seduta di venerdì.
Giornata di gloria per il gruppo Berlusconi. Vola Mediaset +3,9% sull’onda di un entusiastico report di Goldman Sachs che suggerisce un target di 4,50 euro con un potenziale di rialzo del 40% Il broker prevede un forte recupero di redditività mentre i rischi politici e i contrasti con Vivendi sono ormai ampiamente prezzati.
In forte crescita anche Mondadori +3,12%: sabato scorso il quotidiano Les Echos ha rivelato l’esistenza di un’offerta di Reworld Media, un editore digitale francese, per Mondadori France. Retelit +3%,
Altro motore del rialzo è il lusso, esaltato dall’Offerta pubblica di acquisto del colosso Richemont (Cartier e Montblanc) per Ynap +24,12% di cui già controlla il 75,03%. Il prezzo offerto, 38 euro per azione interamente in contanti, comporterà un esborso di 2,69 miliardi di euro +27% il premio sulle quotazioni medie del trimestre). E’ previsto il delisting ma alla guida operativa resterà il fondatore Federico Marchetti che oggi ricorda: ”Da imprenditore, ricordo il duro lavoro e l’emozione per la quotazione di Yoox nel 2009, quando debuttammo in Borsa a poco più di €4 per azione e i nostri ricavi erano di circa 150 milioni euro”.
La notizia si ripercuote sulle società dell’eCommerce, come ePrice +4%.
Per la stessa ragione, sono vivaci alcune società del Lusso. Ferragamo +4%. Moncler +1%. JP Morgan alza il target price a 27,5 euro.
Negli altri listini europei da segnalare il calo di Sanofi -3,5% dopo che il gruppo pharma francese ha annunciato l’acquisto di Bioverativ, specialista in trattamenti di emofilia, per 11,6 miliardi di dollari (troppo per gli analisti).
In calo a Zurigo i titoli di Ubs -2,5% dopo le perdite del trimestre. La Borsa elvetica arretra dello 0,10%.
Poco mosso il prezzo del petrolio: Brent a 68,57 dollari, Wti a 63,35. Il mercato è sostenuto dai commenti dell’Arabia Saudita sulla prosecuzione dei tagli alla produzione anche oltre il 2018. Il comparto energia è positivo: Eni +0,20%, Total e Royal Dutch Shell salgono rispettivamente dell’1% e dello 0,8%.
Si risvegliano anche i titoli bancari grazie ad un report sul settore di Mediobanca Securities:
- Banco Bpm +1,8%. Stamattina Mediobanca ha alzato il prezzo obiettivo a 5,0 euro da 4,80 euro, rafforzando il giudizio Outperform.
- Bper Banca +1,2%. Il titolo ha invertito la tendenza debole iniziale e ora sale dell’1,9% a 4,54 euro. Piazzetta Cuccia ha promosso il target a 6,0 euro da 5,60 euro. L’upside potenziale rispetto alla quotazione è intorno al +30%. Sale anche Ubi Banca +1%.
- Mediobanca ha dato una spinta anche ad Unicredit +1,3% che ha ribaltato il trend negativo dell’inizio. Il broker ha ritoccato il prezzo obiettivo a 23 euro da 21 euro, confermata la raccomandazione Outperform.
- Ancora in calo Creval -4%.
Atlantia -0,3%, ha rivisto alcuni elementi della sua offerta per Abertis, altri miglioramenti potrebbero presto essere annunciati. La holding ha anticipato questa intenzione in una nota diffusa venerdì sera: un’assemblea è stata convocata per il 21 febbraio.