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Borsa, Milano si scuote ma resta la paura dei contagi

Blitz di fine giornata dopo un inizio in profondo rosso. Piazza Affari chiude positiva con Exor e Nexi come titoli guida. Bene Ferragamo, inversione di rotta delle banche – Europa debole, Wall Street rimane incastrata dai dati Covid

Borsa, Milano si scuote ma resta la paura dei contagi

Blitz di Piazza Affari, che cambia passo nel pomeriggio e riesce a chiudere in progresso (+0,43%, 18.969 punti), una seduta nata sotto i peggiori auspici (-3,% in apertura), a causa della recrudescenza di casi Covid a Pechino e negli Stati Uniti.

A dare gas al listino milanese sono in primo luogo Exor +3,77% e Nexi +3,43%. Ferragamo limita i guadagni al 2,42%, dopo varie sospensioni in asta. La maison fiorentina resta al centro dell’attenzione dopo la riorganizzazione della governance e il ritorno di Michele Norsa, che sta alimentando speculazioni su possibili intenzioni di vendita da parte della famiglia.

Sono sopratutto le banche però a compiere, nell’ultima ora di scambi, una quasi totale inversione di rotta. Alla fine passano in rialzo Intesa +0,28%, che resta sotto i riflettori per la sua offerta di pubblico scambio su Ubi +2,01%. La novità di oggi è l’accordo integrativo siglato da Bper, +0,92%, per portare a casa un numero di sportelli maggiore del previsto, al termine dell’Ops, saranno 532 e non 400-500 come originariamente indicato. Una mossa che dovrebbe servire a rispondere ai rilievi dell’Antitrust. Bene Mediobanca +1,47%, mentre resta in calo Unicredit -0,59%.


L’obbligazionario migliora leggermente: lo spread è praticamente invariato, -0,15%, 184 punti; ma il tasso del Btp 10 anni si riduce rispetto a venerdì a 1,4%. Limitano le perdite nel finale le altre piazze europee: Francoforte -0,39%; Parigi -0,49%; Madrid -0,39%. Londra è la peggiore, -0,73% mentre i tempi stretti per un accordo con la Ue rendono sempre più probabile una hard Brexit, anche se Boris Johnson è ottimista.

Wall Street, dopo una partenza in netto calo, circoscrive i danni ma resta in territorio negativo (DJ- 1,2%), a causa del timore di una seconda ondata di contagi, con 21 Stati che negli ultimi giorni hanno registrato un aumento significativo dei malati. Per il professor William Schaffner della Vanderbilt University School of Medicine “la seconda ondata è già cominciata”.

Euro-dollaro poco mosso, intorno a 1,1273. Si muove in ribasso l’oro, pur restando oltre quota 1726 dollari l’oncia. Il petrolio resta vulnerabile alle cattive notizie epidemiologiche, ma recupera posizioni e al momento tratta contrastato: Brent +0,65%, 39 dollari al barile; peggio il greggio texano, -0,28%, 36,16 dollari. Recuperano i petroliferi di Piazza Affari, Saipem +2,18%; Tenaris +0,1%; Eni -0,08.

Nella top ten dei maggiori rialzi del principale listino milanese si collocano inoltre Recordati +2,44% e Amplifon +2,86%. In progresso le utility, Snam +2,34%; Terna +2,18%; A2a +2,28%. Banca Generali guadagna il 2,05%, con l’indicazione positiva di Ubs, fermandosi in controtendenza rispetto al settore del risparmio gestito, dove Azimut perde lo 0,81%.

I ribassi più consistenti sono quelli di Telecom -1,95%; Campari -1,88%;; Prysmian -1,07%.

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