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Borsa: Milano scivola in apertura, poi recupera ma resta debole

A pochi minuti dall’avvio della seduta, mentre le altre Borse rimanevano stabili poco sotto la parità, il Ftse Mib ha perso di colpo l’1,27% per poi recuperare fino a -0,6% – “Lo spread è fermo, si tratta di vendite sui derivati”, commenta un trader – Unicredit, Intesa Sanpaolo, Mps e Bnl vendono il 59,3% di Sia al Fsi – Telecom: “Non vendiamo in Brasile”.

Borsa: Milano scivola in apertura, poi recupera ma resta debole

La settimana si apre con uno strano scivolone per Piazza Affari. A pochi minuti dall’avvio della seduta, mentre le altre Borse rimanevano stabili poco sotto la parità, il Ftse Mib ha perso di colpo l’1,27%. Nei minuti successivi, tuttavia, la perdita si è ridotta fino al -0,6%.

Gli operatori al momento non riescono a spiegare l’ondata di vendite: “Lo spread è rimasto inchiodato, si tratta di vendite sui derivati – ha commentato un trader –, è come se ci fosse stato un mega basket in avvio sul Ftse Mib. Il Fib ha perso improvvisamente 300 punti, con una sospensione a 18.700, con Enel che perde oltre 3%: per ora non vedo news che spieghino questa improvvisa discesa”.

Quanto alle altre principali piazze Europee, Parigi cede lo 0,3%, Londra lo 0,48% e Madrid lo 0,9%. Positiva solo Francoforte (+0,12%).

A Milano fra i titoli migliori si segnalano Salvatore Ferragamo (+1,57), Diasorin (+0,82%), Mediaset (+0,60%), World Duty Free (+0,58%) e Mediolanum (+0,46%). Bene anche Astaldi (+1,3%), dopo l’annuncio di una commessa da un miliardo di dollari canadesi

In coda al Ftse Mib troviamo Enel (-2,93%), Finmeccanica (-1,77%), Banca Monte Paschi Siena (-1,18%), Gtech (-1,10%) e Luxottica (-1,10%). In ribasso anche Telecom Italia (-0,9%), che stamane ha smentito le voci su una prossima cessione di Tim Brasil.

Sul fronte bancario, Unicredit, Intesa Sanpaolo, Mps e Bnl hanno firmato gli accordi per la vendita del 59,3% del capitale di Sia al Fondo strategico italiano, a F2i Sgr e a Orizzonte Sgr. Lo comunica Piazza Cordusio, sottolineando che al momento il 28,9% del capitale è detenuto da Intesa Sanpaolo, il 20,1% da Unicredit, il 5,8% da Mps e il 4,5% da Bnl. Il prezzo “è stato determinato sulla base di una valutazione del 100% del capitale di Sia pari a 765 milioni di euro”.

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