Condividi

Borsa: Milano sale, rally Mediaset e Banco Popolare

Mercato prudente in attesa delle riunioni dei board direttivi di Bce e BoE – Spread stabile sotto i 200 punti – Fra le blue chip si mette in evidenza Mediaset, spinta oggi da indiscrezioni su un boom di raccolta in Spagna e sull’interesse di fondi Usa per la pay-Tv – Tra le banche brilla Banco Popolare, sostenuta dal giudizio positivo di Exane.

Borsa: Milano sale, rally Mediaset e Banco Popolare

Il toro prende velocità in Piazza Affari, pungolato dalle banderillas di banche, Fiat e Mediaset. L’azionario europeo veleggi attorno ai massimi da cinque anni e mezzo registrati ieri, in un mercato prudente in attesa delle riunioni dei board direttivi di Bce e BoE. L’euro muove in rialzo. La valuta unica scambia a 142,71 yen e avanza a 1,3608 dollari da 1,3574.

L’indice Ftse Mib sale dello 0,82%, a quota 19.595, affiancato al listino di Madrid +0,8%. In terreno positivo anche Londra (+0,30%), Parigi (+0,21%) e Francoforte (+0,34%).

Lo spread resta stabile sotto quota 200 punti. Oggi sono in programma aste di titoli pubblici francesi e spagnoli. Previsto sempre per oggi il collocamento di una riapertura da 2-2,5 miliardi del sindacato portoghese giugno 2019 coupon 4,75%. 

Fra le blue chip si mette in evidenza Mediaset (+6,39%), spinta oggi da indiscrezioni su un boom di raccolta in Spagna e sull’interesse di fondi Usa per la pay-Tv. La società, in particolare, avrebbe deciso di accelerare sul progetto di creare una società veicolo per le pay tv, conferendo il 100% di Premium e il 22% di D+, per arrivare a una valutazione definitiva entro giugno.

Ma gli analisti iniziano ad essere un po’ scettici sull’impetuosa corsa registrata dal titolo nell’ultimo mese. Il titolo è cresciuto in meno di un mese del 27%, il che significa un aumento della capitalizzazione di 900 milioni: quasi il doppio del fair value degli asset (valutati circa 550 milioni) e della valutazione sulla somma delle parti di 275 milioni. 

“Le attuali quotazioni – scrive Icibpi – sembrano però piuttosto generose, in considerazione della limitata visibilità sull’impatto della separazione delle attività pay sulla redditività delle attività italiane”.

Robusto rimbalzo anche per Fiat (+2,43%). Buon rialzo di Pirelli (+1,35%): in un’intervista alla Frankfurter Allgemeine, il presidente Marco Tronchetti Provera afferma di volersi dimettere nel 2017 ed essere eventualmente disposto a cedere le azioni. Tronchetti Provera ha anche respinto l’idea di mantenere Pirelli come azienda familiare.

Le aziende di grandi dimensioni sono troppo complesse al giorno d’oggi perché siano le famiglie a gestirle, ha spiegato l’imprenditore milanese, affermando inoltre che l’Italia è un Paese troppo complicato e costoso per le imprese e la Germania è solo leggermente migliore.

Tra le banche brilla Banco Popolare (+4,65%), sostenuta dal giudizio positivo di Exane, che conferma il rating outperform sul titolo e il target price a 1,80 euro.Tra le ragioni del buy figura la convinzione che entro il 9 febbraio la banca formalizzerà il riacquisto del bond convertibile da fusione per incorporazione, quale conseguenza dell’incorporazione di Creberg e Italease nella capogruppo. Inoltre, sempre secondo Exane, la banca sta negoziando l’eventuale cessione di una larga parte del portafoglio di crediti in sofferenza.

MontePaschi +0,38%, avanzano Intesa (+0,67%) e Unicredit (+0,68%). S&P Capital alza il target a 6,75 da 6,10 (buy).

Allungano le assicurazioni: Generali +0,86%, UnipolSai +1,77%.

Prosegue la discesa del settore lusso: Ferragamo perde il 2,85%, Tod’s scende del 4,62% dopo la raccomandazione negativa (Underperform) di Bank of America. Moncler -2,4%, Luxottica +0,8%, Cucinelli -1,9%, Yoox +1,75%.

Ben impostato anche il risparmio gestito: Azimut +1,67%, Banca Generali +2,6% e Mediolanum +2,75%.

Ansaldo STS sale del 2,71% sulla scia dell’interesse dei francesi di Thales. In evidenza anche Saipem (+2,07%).

Rallenta StM (-1,97%) dopo il declassamento a Sell da parte di Deutsche Bank.

Commenta