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Borsa: Milano punta al rialzo, lo spread non cede

Imagoeconomica

Dopo tre sedute consecutive in rosso, Milano apre la settimana in maglia rosa. Continua però la pressione sui titoli di Stato italiani, con lo spread che si attesta a 271,5 punti base dai 267 di venerdì e i rendimenti sul decennale che peggiorano al 3,2%.

Piazza Affari, che ha aperto la prima seduta della settimana in rialzo dello 0,3%, consolida i guadagni e si porta a +1,07% in area 21mila punti base guidata da Fca e dai petroliferi, in corsa dopo l’accordo di revisione del Nafta firmato da Usa, Canada e Messico. In rosso Telecom Italia, che cede il 2,37% a 0,511 euro dopo il downgrade di Barclays, che ha rivisto il giudizio da “equal-weight” ad “underweight” portando il target price da 0,7 euro a 0,46 euro. Secondo gli analisti della banca londinese, i record raggiunti dall’asta 5G – dove le offerte sfiorano quota 6 miliardi – potrebbero far lievitare i costi e aumentare il debito di Tim anche se, secondo Moody’s, non dovrebbero crearsi pressioni sul rating.

Ben intonate anche le altre Borse europee, impegnate nei festeggiamenti per l’intesa tra Stati Uniti e Canada con l’ok del Messico per il nuovo trattato di libero scambio Nafta. Washington, in sintesi, rinuncia ai dazi sull’auto e sul legname, mentre Ottawa in cambio apre le porte al latte in arrivo dagli States. Il compromesso rafforza il dollaro (a 1,1579 contro l’euro e spinge al rialzo Francoforte (+0,59%). Positive anche a Parigi (+0,24%) e Madrid (+0,33%). Piatta Londra (+0,05%), incerta Zurigo (+0,1%).

Tornado a Piazza Affari, come detto, il Nafta spinge i petroliferi: Tenaris +3,78%, Saipem +2,34%, Eni +0,76%. Acquisti anche su Leonardo (+2,22%) e Moncler (+2,3%), mentre le banche cercano una direzione, continuando a risentire delle tensioni sullo spread: Bper Banca -0,55%, Banco Bpm (0,05%), Unicredit (+0,49%), Intesa Sanpaolo (+0,68%).

Fiat Chrysler (+2,69%) si gode la promozione di Dbrs, ha alzato il rating della società a BB (high) da BB (low), con prospettive stabili, rivedendo inoltre il recovery rating sul Senior Unsecured Debt a RR3 da RR4, anche in questo caso con prospettive stabili. La scelta spiega l’agenzia, è frutto del solido rapporto tra utile e generazione di cassa e sulla consistente riduzione del debito, che ha rafforzato la sua struttura finanziaria.

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Categories: Finanza e Mercati