Nonostante le incertezze il Ftse Mib chiude in territorio positivo +0,26% beneficiando dell’allentamento delle tensioni di Fiat, che lima le perdite sul finale di seduta, e il recupero in territorio positivo delle banche. Contrastate le altre Borse europee e più deboli di Milano. Francoforte +0,19%, Londra negativa -0,13% mentre Parigi e Madrid (+0,01%) invariate. Atene -0,32%.
Lo spread Btp-bund dopo essere sceso quasi a 320 punti base chiude in area 326. Continua la corsa dell’euro che sale a quota 1,3149 (+0,55%). Il petrolio Wti scambia in rialzo a 86,44 dollari al barile (+0,64%). L’oro si muove in calo sotto la soglia di 1.700 dollari l’oncia.
Wall Street conferma i ribassi dell’avvio con gli occhi del mercato che guardano all’accordo sul fiscal cliff quanto ormai il tempo sta per finire. Alla chiusura dell’Europa il Dow Jones cedeva lo 0,19% e il Nadaq lo 0,82%. Apple cede il 3,3% e Best Buy crolla di oltre il 10%. In giornata diversi i dati economci: la produzione industriale di novembre è salita dell’1,1% sopra le attese mentre i prezzi al consumo sono scesi dello 0,3%, sotto le stime. Settimana prossima negli Usa sarà una settimana densa di dati. “Le prime indagini di dicembre dovrebbero segnalare stagnazione dell’attività nel manifatturiero – si legge nel Weekly economic monitor di Intesa Sanpaolo – Per novembre, i dati dovrebbero essere modestamente positivi: cantieri, licenze, vendite di case esistenti e vendite al dettaglio dovrebbero essere in rialzo; gli ordini di beni durevoli dovrebbero invece correggere. La terza stima del PIL del 3° trimestre dovrebbe essere rivista ancora verso l’alto in seguito alla revisione dei dati di commercio internazionale”. Ma il focus dei mercati sarà “sull’evoluzione dei negoziati sul fiscal cliff: in settimana potrebbe esserci l’annuncio di un accordo per permettere al Congresso di approvare la legislazione necessaria ad evitare il precipizio fiscale”.
In Europa, invece, dopo il difficile accordo sull’unione bancaria, i lavori di integrazione dell’Unione Economica hanno subito una battuta di arresto: i leader dei 27 Paesi dell’Unione hanno rinviato a giugno le altre tematiche da affrontare per stringere l’integrazione tra i Paesi. Intanto secondo Eurostat torna di segno negativo, nel terzo trimestre 2012, il tasso di occupazione nell’Eurozona e nell’Ue-27: entrambe scendono a -0,2% mentre nel secondo semestre di quest’anno il numero di persone occupate era rimasto stabile nella zona euro ed era aumentato dello 0,1% nell’Ue-27. Anche in Italia il tasso di occupazione è tornato di segno negativo a -0,1% contro +0,6% nel secondo trimestre 2012 e -0,7% nel primo. Nell’Eurozona l’inflazione annuale si conferma in calo a novembre al 2,2% in base ai dati consolidati pubblicati opggi da Eurostata. Italia al 2,6%. Bankitalia ha comunicato che il debito pubblico ha sfondato il tetto di 2.000 miliardi di dollari al livello più alto di sempre.
A Piazza Affari Fiat a ridotto le perdite a -1,94% dopo la smentita da parte dle gruppo di un possibile aumento di capitale. Ma sull’auto pesa continua a pesare lo scenario di difficoltà europeo. I dati Csp del mercato dell’auto nell’Eurozona indicano ”un nuovo tonfo”, con le immatricolazioni che a novembre scendono del 14,1% a 684.631 unità, segnando ”un peggioramento rispetto alla media dei primi 11 mesi dell’anno, in cui il calo era stato del 10,6%”. E continua il testa a testa tra Fiat e Bmw nella Top ten. Il Lingotto è nuovamente sceso in settima posizione, scavalcato dal gruppo tedesco Primo in classifica il gruppo Volkswagen, che oggi ha comunicato un nuovo record di vendite: ha registrato nel periodo gennaio-novembre 2012 vendite record pari a 8,29 mln di unità, registrando un incremento del 10,4% e superando per la prima volta la soglia degli 8 mln di veicoli venduti in questo arco temporale. Nel solo mese di novembre le vendite sono salite dell’11,7% a 794.500 unità.
Sul Ftse Mib cede terreno anche Mediaset -1,07%, Telecom Italia -1,05%, Tenaris -0,93%. Generali sale dello 0,23% dopo l’approvazione da parte del cda nel nuovo piano in Italia con focalizzazione su tre marchi e snellimento operativo. Slitta invece in via Solferino il cda per l’approvazione del nuovo piano e dell’aumento di capitale. L’approvazione del piano Rcs ”nella sua completezza, incluse le informazioni relative alla struttura finanziaria necessaria a supporto del Piano stesso, e la presentazione alla comunità finanziaria saranno effettuate in concomitanza con l’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione dei risultati 2012”, riferisce una nota del gruppo. Il 19 dicembre, data precedentemente fissata per il cda di approvazione, il piano ”verra’ presentato al consiglio per approvazione per quanto riguarda gli obiettivi economici di business”.
In rialzo sul Ftse Mib Diasorin +2,31%, Bpm +1,92%, Pirelli +1,25%, Atlantia +1,23% e Saipem +1,22%. Chiudono positive anche le banche.