Borse europee in ribasso, sull’onda di Wall Street e dei listini asiatici, colpiti dalla guerra sui chip spia di Pechino. Piazza Affari ha riconquistato la non invidiabile maglia nera tra le Borse del vecchio Continente: -1,05% attorno a quota 20.400. In rosso anche Parigi -0,40%, già in forte ribasso giovedì. Francoforte -0,6%, Madrid -0,37%.
Diverso stamane i dati positivi dell’eurozona. In Germania gli ordini all’industria sono cresciuti del 2%, contro stime di +0,8%. In Spagna la produzione industriale di agosto è cresciuta dell’1,2%, le aspettative erano ferme a +0,5%. Oggi l’attenzione dei mercati sarà concentrata sui dati del lavoro Usa. Da seguire soprattutto l’andamento delle buste paga.
In Italia le vendite al dettaglio di agosto sono cresciute del 2,2% su base annua, un dato molto superiore al +0,2% previsto dagli economisti. L’economia italiana continuerà nell’attuale fase di rallentamento nei prossimi mesi si legge nella nota sull’andamento dell’economia italiana pubblicata mensilmente da Istat.
Giovedì sera, il governo italiano ha dato le cifre definitive della manovra. Il deficit/Pil passerà dal 2,4% del 2019 al 2,1% del 2020, per chiudere all’1,8% il terzo anno. Il presidente della Bce Mario Draghi ha fatto visita al Quirinale al capo dello Stato, Sergio Mattarella, lunedì scorso e nell’incontro si è parlato dell’imminente legge di bilancio 2019.
Il Btp a dieci anni tratta in rialzo a 3,34%, da 3,32% di ieri. Rendimento del Bund a 0,56%, massimi da maggio, da 0,54% di ieri.
L’euro tratta a 1,150 su dollaro, poco mosso stamattina sulle piazze asiatiche, dal +0,3% della chiusura.
Il petrolio Brent ha chiuso ieri sera in calo del 2%, a 84,6 dollari il barile, Eni +1,6%. Bank of America Merrill Lynch alza il giudizio a Buy. Saipem -3,3%.
Il conflitto sui chip tra gli Usa che accusano Pechino di aver montato chip spia sui prodotti Apple e Amazon che utilizzano componenti asiatiche, pesa anche su Stm -4,2%, il titolo peggiore del listino.
Il lusso, bersaglio delle vendite per l’atteggiamento rigido adottati dai doganieri di Pechino verso i turisti in rientro dalle vacanze, tenta il recupero. Debole Moncler -0,66%. Kepler Cheuvreux alza il giudizio a Buy.
Tod’s -1%. Credit Suisse, nel report che taglia il target price e la raccomandazione, afferma che il processo decisionale è ancora nelle mani del proprietario Diego Della Valle, la riorganizzazione annunciata non si è concretizzata.
Rimbalza Brunello Cucinelli +2,4%. Jefferies alza il giudizio a Buy.
Continua la frana di Safilo-2%, il titolo scivola sui minimi storici.
Debole il comparto bancario. Nella versione finale del DEF c’è un taglio della deducibilità degli interessi passivi, dal 100% all’86%. L’impatto negativo potrebbe essere nell’ordine dei 650 milioni di euro. Ci sono anche misure in grado di favorire lo smaltimento dei crediti problematici.
Analisi spietata in arrivo da Citi. Lo spread sta colpendo gli istituti di credito su due fronti: tagliando la solidità patrimoniale (Cet 1 ratio) e aumentando il premio di rischio sugli Npl, che così valgono meno e sono più difficilmente liquidabili. Molti istituti (tra cui Ubi che ha ceduto il 30% dei Btp in cassa) stanno così vendendo titoli di Stato: finora 17,5 miliardi di euro. Intesa Sanpaolo -3,05%, Ubi Banca -2,17%, Banco Bpm -2,66%, Unicredit, -2,99%.
Lo spread sta colpendo gli istituti di credito su due fronti: tagliando la solidità patrimoniale (Cet 1 ratio) e aumentando il premio di rischio sugli Npl, che così valgono meno e sono più difficilmente liquidabili. Molti istituti stanno così vendendo titoli di Stato, come ha appena fatto Ubi.
Anche Cattolica Assicurazioni -0,1% ha effettuato dei piccoli aggiustamenti del portafoglio Btp sulla parte lunga della curva dei rendimenti e “rimane molto attenta a non aumentare i rischi” ha detto l’Ad Alberto Minali.
Continua il recupero di Astaldi +7,18% dopo il rimbalzo della vigilia (+29%).